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Carlos VITALE


foto de ana portnoy
Nato nel 1953 a Buenos Aires (Argentina). E' laureato in Lettere (Filologia spagnola ed italiana). Ha pubblicato Códigos (1981), Noción de realidad (1987), Confabulaciones (Premio di Poesia "Ciudad de Zaragoza", 1992), raccolti in Unidad de lugar (2000), Descortesía del suicida (Premio di Narrativa Breve "Villa de Chiva", 1997; seconda edizione ampliata: 2001), Selección poética / Selected Poems (traduzione inglese di Verónica Miranda, 1998), Vistas al mar (2000) ed Autoritratti / Autorretratos (Premio di Poesia "Venafro", 2001; prefazione di Gerardo Vacana e traduzione italiana di Teresa Albasini Legaz). Ha anche tradotto molti libri di poeti italiani e catalani, tra gli altri: Dino Campana, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Pietro Civitareale, Umberto Saba, Gerardo Vacana, Nicola Napolitano, Francesco De Napoli, Andrea Zanzotto, Emilio Paolo Taormina, Rita Baldassarri, Andrea Rompianesi, Ferdinando Banchini, Antonella La Monica, Giuseppe Napolitano, Jesús Aumatell, Amerigo Iannacone, Sergio Corazzini, Antonia Izzi Rufo, Carme Morera, Antoni Clapés, Josep-Ramon Bach, Joan Brossa. Ha ricevuto il Premio "Ultimo Novecento" (Pisa, 1986) per la traduzione di un'antologia dei Canti orfici di Dino Campana, successivamente tradotti per intero. Vive a Barcellona (Spagna) da 1981.


da  "UNITÀ DI LUOGO"
Traduzione di Teresa Albasini Legaz
Unidad de lugar, Plaza & Janés, Barcellona, 2000.

CODICI
(1976-1981)
1
Con quale codice
sceglierai il tuo sole
il buon seme
il giorno piú sano
   2
2
Aria di mare
cielo del Sud
pioggia di me
3
La memoria dell'umiliato
rimane
la memoria dell'umiliato
non vende la sua memoria
 
4
Come
un vecchio dolore
tace
ed aspetta
La morte
è un sogno
che mi sogna
 
5
Guardo in dentro
per non vedere
Occhi di cieco
mi guardano
 
6
Attraverso la mia voce parla il silenzio
Con la sua propria voce
 
7
Dico
e contraddico
Solo
assicuro
il sogno
e la sconfitta
 
8
Morte in lontananza
Canto diffuso
Una sola nota basterà
9
Fuoco
sopra
fuoco
il falò dei miei giorni
10
Io chiedevo aiuto
io stendevo le braccia al nulla
io chiedevo aiuto
io gridavo e gridavo
io chiedevo
11
Dalle mie mani
limitato
al ritmo dei miei piedi
faccio e rifaccio
il mio destino possibile
Dalle mie mani
             limitato
                     dalle mie mani
12
Come un cieco
cerco il marciapiede del sole
senz'altro riparo
che un bastone in fiamme

da  "UNITÀ DI LUOGO"
Traduzione di Teresa Albasini Legaz
Unidad de lugar, Plaza & Janés, Barcellona, 2000.

NOZIONE DI REALTÀ
 (1981-1985)
Il cacciatore si apposta
Misura tempo e distanza
Il bersaglio succede alla morte
ed è la morte
Il cacciatore si apposta
Il cacciatore è la sua preda

1
Gli occhi del delirio
amano la propria realtà
Io amo la mia
Nessuna sostiene il mio passo dubbioso
Cuore disabitato  
l'angolo modella la visione dell'oggetto
Monotona voce
Riflessi di riflessi mi accompagnano
Non c'è più luogo che alberghi tanto duolo

INCORONAZIONE
Seduta su una sedia
che le sopravvivrà
la donna osserva
i cortili interni   
Circoli inquietano
la superficie dell'acqua
Il balcone è un mondo
infimo e sicuro
e lei fissa in sé
lo sguardo infinito
La solitudine non riconosce limiti

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