un diavolo per marito // Un duavul par mari
UN DIAVOLO PER MARITO ovvero UN’INCHIESTA INFERNALE
Scherzo in tre atti
Di GIULIANO MANGANO
Carattere e trama della Commedia
Come viene specificato nel sottotitolo, si tratta di uno scherzo. In questa ottica, vengono ripresi alcuni modi della Commedia dell'arte (senza comunque volerla riproporre) alcune battute cabarettistiche, alcuni colpi di scena tradizionali.
Ecco la trama. Lucifero si accorge che le donne in questo periodo non giungono più all'inferno in gran quantità, come ai bei tempi del medioevo (con le streghe) o ai primi del secolo (con le femministe).
Decide quindi di fare un'inchiesta (di questi tempi vanno di moda i sondaggi anche lì) e invia sulla terra Belzebù. Il quale però per poter svolgere il suo lavoro ha bisogno di "adoperare" il corpo di qualche uomo. A tale scopo si rivolge ad un giovane, che si sta suicidando per amore, proponendogli un patto: se questi lo farà entrare nel suo corpo, la donna di cui è innamorato sarà sua per sempre. Il giovane dopo un po' di titubanze, ci sta. E da qui in avanti l'inchiesta procede parallela con la vita del protagonista, attorno al quale gireranno amici veri e amici falsi, donne sincere e donne fraudolenti, con litigi, paci, imbrogli e assoluzioni. Quando il sondaggio-inchiesta sarà terminato, Belzebù se ne ritornerà nel suo inferno riportando a Lucifero le proprie impressioni.
La scena rappresenterà per tutti e tre gli atti un salotto di modesta eleganza di una famiglia piccolo-borghese. Nel fondo la comune ed una finestra, sul lato opposto alla finestra una credenza, sotto la finestra un divano, al centro un tavolo e un paio di seggiole. Da un lato ci sarà la porta che conduce nel salotto.
DRAMATIS PERSONAE
Paolino Moiola, lo sposo
Franca, la moglie
Myriam, la sorella
Rina, la suocera
Joseph Franz Kustly, professore di psichiatria
Don Sante Dragone, chiaroveggente, pranoterapista, cerusico
Lalli, un'amica
Luigi, un amico
Svetlana, domestica ucraina
Belzebu', diavolo di seconda categoria
ATTO I
Scena prima
BELZEBÙ – (dal fondo) Oh! Quanta bella gente! Sono qui tutti per me? E quante, come si chiama, belle donne! Va’ che bella, come si chiama, bionda! (tuono) Sì, sì… ho capito! E’ il richiamo, come si chiama, della foresta! Anch’io ho, come si chiama, una missione da compiere! (sale sul palco) Innanzitutto: Buonasera! Mi presento… Sono Belzebù, come si chiama, diavolo infernale, sia pur di seconda categoria… Sono qui, come si chiama, per raccontarvi quello che mi è successo poco tempo fa… Dunque… io ero giù all’inferno, come si chiama, bel tranquillo, nel girone degli amanti… , come si chiama, quello di Paolo e Francesca…. L’avete presente? Quello raccontato dal, come si chiama, Dante Alighieri… Quando sento, come si chiama, una voce che mi chiama… Belzebù, Belzebù … era, come si chiama, il mio capo, … che mi dice… sai Belzebuietto bello, da un po’ di tempo a questa parte il mio Inferno non si riempie più come una volta. … Sarà la crisi, come si chiama, demografica, dico io. Tasso di natalità sottozero. Non credo dice lui. Anche perchè gli uomini, i maschi, voglio dire, vengono giù a frotte. E allora di che cosa ti, come si chiama, lamenti, dico io? Sono le donne che non si fanno più vedere, dice lui. Diminuiscono in continuazione. Una crisi di , come si chiama, vocazioni, insomma…. Sono passati quei bei tempi del medioevo, quando avevo la supremazia sulla maggioranza delle donne… Già. Poi è arrivata, come si chiama, l'inquisizione e te le ha bruciate tutte. Streghe e non streghe…. Nel secolo scorso dice lui quando con l’avvento delle femministe le donne hanno cominciato a ridiscendere a frotte mi stavo prendendo una bella rivincita con quello lassù (tuono)… mi sembrava di rifarmi di tutti i torti subiti. E invece ... Oggi, i sondaggi dicono che la mia personalità ha avuto presso le donne un calo del 40%. Ehi! Dico! Del 40%!! Certo che se si va avanti così non c’è da stare allegri! Calma, ci faccio io… quali sondaggi? Quelli della, come si chiama, mannaimer inferno o quelli della, come si chiama, pagnottelli inferno… Di tutte e due, risponde… e la cosa mi preoccupa assai… Per questo ho pensato a te. Mi fido solo di te… Tu sei amico di tutti i professoroni di informatica... e perciò sei pratico di numeri... e poi hai una certa esperienza, se non mi sbaglio, di donne e di cose amorose... Che devo, come si chiama, fare? Dico io… Vai sulla terra, dice lui, prendi un bel ragazzo... di quelli che stanno sempre dietro alle donne e per le donne hanno sempre in testa di ammazzarsi. Promettigli tutto quello che vuole e cerca, attraverso di lui, di fare una bella inchiesta... coi fiocchi, mi raccomando. Così potrò finalmente sapere perché ho perso così tante simpatie presso le donne... E adesso va’. Non perdere tempo … Così, come si chiama, eccomi qui… e adesso, come si chiama, vedrete cosa è successo…. (scompare in mezzo ai fumi)
Scena seconda
(Paolino entra in scena rincorso dalla madre e dalla sorella. Compie due o tre volte il giro del tavolo).
MYRIAM - No! Paolino no! Per amore di tua sorella!
PAOLINO - Sì! Paolino, sì! Per amore di Franca!
MYRIAM - Ma sei diventato matto? Ho un fratello matto!
PAOLINO - Via! Via! Ho deciso! Lasciami stare! (cercando di divincolarsi) Devo suicidarmi.
MYRIAM - Solo perchè Franca ti ha piantato?
PAOLINO - Come solo? Non è sufficiente?
MYRIAM - No!!
PAOLINO - Via! Altrimenti faccio fuori anche te! (punta la rivoltella verso di lei)
MYRIAM - (spaventata) Ah! (tenta di togliergli l'arma dalle mani. Poi nuovo inseguimento)
PAOLINO - Basta! Ho deciso (punta l'arma alla tempia)
MYRIAM - Ma su ragiona!
PAOLINO - (tragico) Non è più il tempo dei ragionamenti, questo. Ci vogliono i fatti. Un fatto!
MYRIAM - Possibile che una sottana ti abbia cambiato tanto?!
PAOLINO - Tu non riesci a capire quello che provo! Quello che ho in cuore! Mi sembra che non sai cosa vuol dire l’amore!
MYRIAM - A me invece sembra che l’amore ti abbia annacquato il cervello
PAOLINO Sì: Va là! Annacquato il cervello...! Dovresti capire invece cosa provo dentro me dopo che la Franca per l’ennesima volta mi ha respinto… Non mi vuole, non mi vuole… … mi sembra di rivedere la scena… stavamo aspettando la circolare, quella che passa dal Cimitero Maggiore… che coincidenza … eravamo lì, vicini, vis à vi… come due fidanzatini… io le dico: senti Franca, sono cotto di te ...E lei che mi risponde: o Dio, Paolino, cosa facciamo? No , guarda, è meglio che rimaniamo amici e basta...non posso impegnarmi con te... (sconsolato) Sapessi, cara sorella, il mio cuore come è andato subito su di girI! Tanto che, guarda, è conciato e sbattuto peggio di uno zabaglione...
MYRIAM - A me sembra che non sia il caso di prendersela poi tanto. Esistono migliaia e migliaia di uomini a questo mondo che sono stati rifiutati dalle rispettive donne ...
PAOLINO - Franca, Franca, perchè non mi vuoi? Perchè? Lo so che ora te la fai con Franco... solo perchè lui è più bello, più forte, più ricco ...
MYRIAM - Via! Non c'è una Franca sola, a questo mondo! Dicono le statistiche che ogni uomo ha a sua disposizione nientedimeno che sette donne
PAOLINO - Menzogne. Sono tutte menzogne le statistiche! Evidentemente io sono l'eccezione che conferma la regola...
MYRIAM - Le donne sono come i taxi: ne perdi una, arriva subito quell'altra. Non lo sai?
PAOLINO - Se è per quello io son sempre arrivato a casa a piedi. (tenta di rubargli l'arma. Non riesce il tentativo. Altra colluttazione, altro giro sulla scena)
MYRIAM – Metti via quell’arma che ti puoi far male…. Vorrà dire che sulla sua tomba faremo scrivere questo epitaffio: qui giace Paolìno Moiola, che invan seguendo una sottana, s'è sparato un colpo di pistola, dimostrando a voce e per iscritto d'essersi del tutto rimbambito!
PAOLINO - E' inutile! Se non mi lasciate libero di suicidarmi, vorrà dire che farò uno sproposito più grosso!
MYRIAM - Quale?
PAOLINO - Ammazzo anche te, ammazzo! (con gli occhi allucinati) Ammazzo tutti! (punta la pistola sul pubblico) (La sorella approfitta di un momento di distrazione e cerca di strappargli definitivamente l'arma. Con un colpo, riesce a fargli cadere la pistola dalle mani e subitamente la raccatta.) Ridammi la pistola!
MYRIAM- No!
PAOLINO - Ridammi la pistola!
MYRIAM - No!
PAOLINO - Ridammi la pistola!
MYRIAM – Sei tu un pistola!
(Mentre Myriam sta deponendo in un cassetto l'arma, Paolino dopo un po' di colluttazione riesce nuovamente a impadronirsi della pistola. Ancora giro attorno al tavolo con grida a soggetto. Ma improvvisamente parte un colpo. Urla. La scena si fa buia. Quando ritorna la luce appare Belzebù)
Scena terza
(Il dialogo si svolge solo tra Belzebù e Paolino. Myriam rimane immobile per tutto il tempo, come svenuta)
PAOLINO - O Signore !? Sei già qui a prendermi? (si rianima un po’) ma io non sono ancora morto
BELZEBÙ – Lo so che non sei ancora morto… del resto qui è casa tua, non la palude stigia…
PAOLINO – (si guarda attorno ebete) è vero … lì ci sono i miei quadri… mia sorella…
BELZEBÙ – Dunque, veniamo a noi: tu ti domanderai come mai Belzebù in persona si sia scomodato a venire da te…
PAOLINO - (ancora un po' ebete) Mi domanderò... come mai...
BELZEBÙ - La mia presenza qui, in casa tua, vuole essere, come si chiama, una visita di affari, di interesse... di interesse in affari...
PAOLINO - (inizia a riaversi) Oh bella! Ma che interesse può avere un demonio come te per la mia persona? Non riesco a capacitarmi... E poi... io sono un ragazzo religioso... ho persino fatto il chierichetto da piccolo… !
BELZEBÙ – Comprendo il tuo sbigottimento iniziale… in effetti non è di tutti i giorni trovarsi in casa un come si chiama demonio come me..
PAOLINO - Infatti...Infatti... Ho bisogno di un attimo di ripensamento. Aspetta che prendo qualcosa di forte per rimettermi in sesto... ( si alza ) Ho un amaro che è la fine del mondo! Ne vuoi un po' anche tu? E' fatto dai frati, ma scommetto che lo apprezzeresti ugualmente!
BELZEBÙ - Portamelo che lo assaggio... anche se in, come si chiama, servizio non potrei bere. Roba di come si chiama poi ....
PAOLINO - Non ti può far male! Io non so i frati come facciano a produrlo! Quando lo mandi giù sembra che insieme al liquore ti entri nello stomaco il demonio....Oh! Scusa, senza offesa... del resto si sa… i frati e le donne ne sanno una più del diavolo…
BELZEBÙ - (tra il divertito e il risentito) Ora vedo che ti è passato completamente lo spavento…
PAOLINO - Senza offesa... si capisce! Tanto per dire due parole! (beve avidamente e con rumore) Adesso che mi sono rimesso dallo spavento, spiegati meglio, per favore, voglio ben capire il motivo della tua visita.
BELZEBÙ - Il mio come si chiama interessamento alla tua persona dipende dal fatto singolare che ti ha portato sull'orlo del come si chiama ...
PAOLINO - Suicidio ....(sospirando ) Eh! (pausa)
BELZEBÙ - Le traversie, i conflitti come si chiama intestini, i tuoi travagli intimi, amorosi...
PAOLINO - (al pubblico) Come parla bene: ascoltate, gente! Sembra un avvocato, questo demonio qui! Un politico, talmente ti incanta...! Adesso però ...quasi quasi mi è passata la voglia di suicidarmi...
BELZEBÙ - (secco) E no, caro mio! Il colpo di rivoltella è partito! E se non ci stai al come si chiama... patto.... che ti sto per proporre addio! Sei bell'e che morto! Altro che! Non mi faccio mica turlupinare da uno come te! Tanto c'è sempre qualcuno sulla terra che vorrà suicidarsi per amore. Andrò da lui...Non è molto difficile! Il mondo è pieno di come si chiama ... Jacopo Ortis e Werter, genìa di matti!
PAOLINO - No, no! Un momento! Dicevo così! Vediamo prima di che patto si tratta. Visto che ti sei scomodato non voglio averti fatto venir qui da me per nulla
BELZEBÙ - Bravo! Così mi piaci!
PAOLINO - Gli affari sono affari... si sa....
BELZEBÙ - Dunque arriviamo ai nostri di affari! la mia venuta qui in casa tua dipende appunto da un affare, come si chiama, da una specie di patto, fra me e te...
PAOLINO - Calma, signor demonio! I patti col diavolo mi sanno tanto di bruciato... A me pare, caro il mio Belzebù, che con tutti i tuoi "come si chiama" mi stai imbrogliando per bene... Innanzitutto, la faccenda del patto è una cosa vecchia come Carlo Cudiga... Cosa deve dire tutta questa gente? E’ venuta qui credendo di vedere una bella novità e invece si ritrova nel piatto una minestra super riscaldata... In secondo luogo, se non erro, la faccenda del patto, come stavi dicendo, è una tragedia e non una commedia... C’è una bella differenza morire in un fiume di lacrime - che ti escono a fiotti quando assisti a una tragedia - piuttosto che morire in un mare di risate che non riesci a trattenere davanti alle commedie brillanti. Sicchè, ci mancherebbe ancora di far morire fra le lacrime tutta sta gente …. allora sì che andremmo all'inferno... e senza bisogno di fare patti di nessun genere…
BELZEBÙ - Ma se non mi lasci finire di parlare, non ci spieghiamo più, benedetto ragazzo… Adesso capisco, sia detto tra parentesi, come mai le come si chiama donne non ti vogliono… Sfido io... con tutto il tuo bla bla bla gli rubi il mestiere...
PAOLINO - Taccio… parla tu!
BELZEBÙ – Bene! Il patto di cui ti parlavo, prima che mi interrompessi col tuo sproloquio non è di quelli che pensi tu… il patto consiste in questo: io vengo dentro al tuo corpo, e tu... tu potrai avere in primo luogo salva la come si chiama vita, ed in secondo luogo potrai goderti la tua Franca, per la quale poco prima ti stavi suicidando
PAOLINO - Ma in cambio cosa ti dovrò dare io? La mia anima forse?
BELZEBÙ - No! L'anima di uno stupido che si suicida per amore non mi interessa.
PAOLINO - E allora?
BELZEBÙ - Devo usare il tuo corpo per svolgere un come si chiama sondaggio
PAOLINO - (preoccupato) E ci starai tanto nel mio corpo?
BELZEBÙ - Il tempo necessario, fin quando avrò risolto il mio come si chiama scopo... Per quanto riguarda il resto non ti devi minimamente preoccupare...
PAOLINO - Come si chiama, come si chiama, come si chiama ... Eh no! Non vorrei un domani ritrovarmi con una mano davanti ed una di dietro....Caro il mio diavoletto bello!
BELZEBÙ - Belzebù... per essere nel giusto! E poca confidenza!
PAOLINO - Belzebù senza confidenza, va bene così? Ma credi di farmi trottare come vuoi tu? Solo perchè sei un angelo - sia pure de seconda categoria, e infernale per giunta - e io invece sono solo un povero innamorato senza speranza e sconsolato...
BELZEBÙ - (risentito) Basta! Me ne vado! Chi comanda qui sono io, non tu! Le leggi le detto io, questo solo deve essere come si chiama chiaro!
PAOLINO - Se devo fare un patto però, voglio mettere in chiaro alcune cose. Insomma... Devi capirmi. Non mi è mai capitato di parlare ad un demonio....
BELZEBÙ - Ma lo sai che sei un bel tipo?! Cosa credi? Che sono venuto qui per imbrogliarti? Non ti fidi di me?
PAOLINO - Insomma...
BELZEBÙ - D’accordo, non ho una fama, come si chiama, di onesto, però mi sembra che stai esagerando… via!
PAOLINO - Mi devi capire…
BELZEBÙ - Ti perdono! Ma che sia l'ultima volta, però!
PAOLINO - Grazie (con inchino esagerato) Naturalmente, la Franca sarà tutta mia...e...per sempre!
BELZEBÙ - Naturalmente!
PAOLINO - Allora ci sto ….
BELZEBÙ - Adesso distenditi sul divano che faccio come si chiama il trapasso
PAOLINO – Calma, calma…. Come distenditi? In che modo avviene (imitando) il come si chiama trapasso
BELZEBÙ - attraverso, come si chiama, una penetrazione
PAOLINO - una penetrazione?
BELZEBÙ - del tutto spirituale, se è questo che ti preoccupa.. e indolore
PAOLINO - Mi preoccupa sì...
BELZEBÙ - Ma si tratta di una cosa del tutto platonica... di pura spirito, come afferma il grande Aristotele, imitato poi anche dall’Alighieri Dante, che al riguardo di fantasia non gliene mancava proprio...
PAOLINO - Ma siamo sicuri? Mica dopo di trovarmi una qualche sorpresa?
BELZEBÙ - (spazientito) Dai,dai! Parola de Belzebù...
PAOLINO - Sai, a me piacciono le cose tradizionali…..
BELZEBÙ - Dai, dai! Distenditi ( spazientito )
PAOLINO – Guarda l’amore cosa ti fa fare!
BELZEBÙ -. Taci ora, altrimenti l'operazione fallisce. Concentrati! Sei capace di concentrarti?
PAOLINO - Sì...(incerto)...Sì...
BELZEBÙ - (prende la rivoltella e spara contro Paolino) Così non mi potrai sfuggire più!
(S'ode un botto ed un urlo. Si spengono le luci. Quando si riaccendono Belzebù è scomparso, si risveglia anche la sorella)
Mi sembra di aver fatto un brutto sogno… stavo lì con la rivoltella in mano… ma è stato un sogno o la realtà? … un sogno certamente… ti puoi immaginare se un diavolo in persona si scomoda per me, per aiutarmi, per consolarmi … in amore per giunta… eppure … era un sogno ma poteva anche essere la realtà… no, no: era un sogno! Però ho una specie di sensazione… una cosa… come spiegarmi? Dentro qui, nel mio corpo.. O signore, sta’ attento che non era un sogno… ma Belzebù in persona, tale e quale… Ma no, dai… cosa sto dicendo? Speriamo che non mi abbia sentito nessuno… altrimenti mi portano dritto dritto al manicomio (rivolto al pubblico) Voi fate finta di non aver sentito una scemenza simile.. cancellate, cancellate tutto quello che ho detto (fa il gesto del cancellare) Povero Paolino, come sei conciato! ...Che razza di scherzi fa l'amore! Fa diventar matti anche i santi! Eppure… eppure sento ancora la mia pancia sotto sopra, come se avessi dentro un gran fuoco, un fuoco infernale... O mamma! (spaventato) adesso ricordo, ricordo bene! Sì!...Non è stato un sogno, porca miseria! Roba da sbattere la testa contro il muro! Ma che scemata ho fatto? Ma via! Non incominciare...! è stato solo un sogno, dai! Anche questi signori...(al pubblico) possono confermare ...che è stato un... non confermano niente! ...anzi... sembrano spaventati anche loro come me... peggio di me, dunque!?... Calma, calma e gesso! Vediamo un po’ di ricapitolare tutta quanta la storia! Io ero qui...No qui...! Ecco, così! bene!... Con una rivoltella in mano......( si guarda in giro e scopre che il revolver è ancora posato sul tavolo, come dimenticato) Eccola, eccola! Il corpo del reato! ... e mia sorella mi diceva… e mi inseguiva.... Improvvisamente un colpo di rivoltella, sì di rivoltella... e mi si para davanti un diavolo... in tutta la sua maestà, in tutta la sua possanza, in tutta la sua pompa magna... con il tridente in mano... una puzza di arrosto bruciato... e...e... mi parlava d'un patto... a me... Paolino Moiola... d'una proposta... d'un affare... d'una penetrazione...e in cambio... in cambio... Oh! Signore?! E’ mai possibile? E’ la verità!? Cosa ho mai fatto? Paolino dimmi che non è vero… dimmi… purtroppo è vero…
(si riaccendono le luci)
Scena quarta
MYRIAM - Ehi! Paolino! Che cosa stai facendo con la rivoltella fra le mani?
PAOLINO - (stordito) Niente... Niente...
MYRIAM - E allora rimettila al suo posto. Ti potresti far del male
PAOLINO - (ripone la rivoltella nel cassetto) Hai ragione. Ecco fatto! Sei contenta?
MYRIAM - Adesso sì! sono più tranquilla. Ma che spavento mi hai fatto prendere! Pensa che avevo sognato che ti fossi suicidato
PAOLINO - Non posso suicidarmi! Ho un appuntamento!
MYRIAM - E con chi?
PAOLINO - Ma con Franca, no?
MYRIAM - Con Franca?
PAOLINO - Sì, perchè?
MYRIAM - Ma se Franca sta con Franco. Scusa non voglio rivangare il tuo dolore... ne sei sicuro?
PAOLINO - Sicurissimo!
MYRIAM - Non mi sembri del tutto sano, fratello mio!
PAOLINO - Me l'ha detto il come si chiama...
MYRIAM - Il come si chiama...?
PAOLINO - Niente... So io e basta!
MYRIAM - E' matto! Matto! L'amore gli ha dato alla testa! (campanello )
Scena quinta
PAOLINO - (mentre la sorella si rimette in sesto come per fare toilette, Paolino si guarda allo specchio. Suona di nuovo il campanello ) Ma non vai ad aprire?
MYRIAM - Beh!? Il tempo di mettermi un po' in ordine!
PAOLINO - E poi dà del matto a me! Ma guardatela lì! Per aprire ad uno sconosciuto deve fare la toilette! (Compie la mossa per andare ad aprire, ma la sorella lo precede)
MYRIAM - Chi è?
LUIGI - (da fuori) Sono Luigi.
PAOLINO - Che Belzebù abbia sbagliato persona? Io aspetto Franca, non Luigi. (Entra Luigi).
LUIGI - Buongiorno!
MYRIAM - Buongiorno Luigi.
LUIGI - Oh Paolino come sono contento di vederti!
PAOLINO - (a parte) Io a dire la verità no!
LUIGI - Sono venuto per proporti un affare.
PAOLINO - Sarebbe il secondo oggi
LUIGI - Cosa hai detto?
PAOLINO - Niente..! Parlavo da solo...Ma... si tratta di affari dove si prende o dove si dà via? Perchè io di dar via...basta... sono stufo!
LUIGI - Beh….. come tutte le cose…..Prender e dar via nello stesso tempo...
PAOLINO - E no! Non è possibile! O prendo o do via! O sono qui o sono là! Non posso trovarmi qui e là nel medesimo tempo! Non ho mica il dono della come si chiama obliquità. Oh… volevo dire dell'ubiquità! Mi sembra che non sia una bella proposta la tua...
MYRIAM - Ma lascialo parlare!
LUIGI - Si tratta di costituire una società senza fini di lucro, almeno sulla carta… in seguito, però potrebbero arrivare anche dei guadagni...
MYRIAM - Spiegati meglio
LUIGI - Si tratta di una società destinata alla divulgazione e volgarizzazione della psicanalisi in genere e della psichiatria in specie...
PAOLINO - E perchè hai pensato proprio a noi? Hai scambiato la nostra casa per un manicomio?
MYRIAM - Però pare che sia arrivato al momento giusto
LUIGI - Ma no! Dai! E' una società non un ospedale psichiatrico! Tu, Paolino cosa ne dici?
PAOLINO - Ma... in questo momento non saprei... devo pensarci
LUIGI - Sei sempre titubante... Questo è un vero affare... dai!
PAOLINO – Ma, insomma, è meglio rimandare la questione, prova fra un paio di mesi, forse
LUIGI - Se hai ancora dei dubbi, vorrà dire che andrò a chiamare il presidente della società. Così costaterai coi tuoi occhi, toccherai con le tue mani... Come san Tommaso ... e ti convincerai dello scopo benefico e divulgativo della società... Va bene così?
PAOLINO - Va bene
MYRIAM - (Piano a Luigi) Adesso il Paolino è un po’ fuori di testa
LUIGI - Mi sono accorto! Bene, arrivederci! Torno col professore (via con Myriam)
PAOLINO - Arrivederci... fra un paio di mesi
Scena sesta
PAOLINO - (rimasto solo in scena) Speriamo che sia vero quello che m'ha detto Belzebù. Ma non avrò sognato?…. No, no. Impossibile. Eppure gli effetti del patto ancora non si fanno sentire. Anzi. Ora mi scambiano anche per matto, per il fatto che ho iniziato anche a parlare da solo... (campanello. Paolino esita, poi va ad aprire)
FRANCA - Meno male che sei ancora vivo, Paolino! In carne ed ossa! Pensa che avevo sognato che ti eri suicidato per me! (lo abbraccia e bacia )
PAOLINO - Sono ancora vivo, in carne ed ossa...è vero... Ma se aspettavi ancora un po' ad arrivare mi avresti trovato all'obitorio!
FRANCA - Ma ora sono qui ed è questo che conta. Perdonami, Paolino, se ti ho lasciato. Se ti ho fatto soffrire. E' stato tutto uno sbaglio. Un errore. Mi sono lasciata ingannare dai lustrini, dalle Mercedes, dalle ville a Montecarlo, dalla Costa Azzurra... Ma ora eccomi tornata. E per sempre. Mi rivuoi? Vuoi ancora la tua Franca?
PAOLINO - E come no?! Ho fatto tutto un popò
FRANCA - Che cosa hai fatto?
PAOLINO - Un popò
FRANCA - Cioè?
PAOLINO -... un bailamme, una macello, una confusione, un chiasso ...
FRANCA - Un casino
PAOLINO - Sssttt....Non si dicono queste parole.
FRANCA - Non fare il casto, con me. So che saresti capace anche di vendere l'anima al diavolo
PAOLINO - Chi te l'ha detto?
FRANCA - Che cosa?
PAOLINO - Che ho venduto l'anima al diavolo
FRANCA - Ma nessuno, no? Sono frasi fatte
PAOLINO - Meno male. (al pubblico) Anche perchè io ho venduto solo il corpo al diavolo. Mica sono scemo!
FRANCA - Cosa hai da borbottare?
PAOLINO - Niente! Parlo da solo. Ogni tanto mi piace parlare da solo.
FRANCA - Ora ci sono io. Puoi parlare con me. Non mi vuoi più?
PAOLINO - Certo che ti voglio. Ma andiamo di là, che qui ci sentono e ci vedono tutti, e io sono un ragazzo, come si chiama, vergognoso. (via)
Scena settima
(campanello, Myriam va ad aprire)
LUIGI - Visto che siete come San Tommaso, vi ho portato direttamente dall’Austria il professor, dottor, Joseph Franz Kustly, laureato in psichiatria e psicanalisi, membro effettivo della Reale Accademia Viennese di Scienze Naturali, Umanistiche e...
MYRIAM - Ho capito. Fermati qui altrimenti facciamo le ore piccole!
KUSTLY - Molto onoraten di faaare fostra conoscienzia, iaaa! (batte i tacchi sull'attenti)
MYRIAM - Onoraten anch’io me .. Ja!Ja!
KUSTLY - Main segretarien ecquiì Luigi Cossa
LUIGI - Cosa, Cosa, con una esse sola, professore.
KUSTLY - Cosa, con una esse sola, dire che festra inlustrissima sighnorìa folere conoscere bien fondazionem societatem nuestram Psico-Psica, und folieren pieigationissime subitissimamente, etceteràààà, etceterààà...
MYRIAM - Insomma...Lei che è un luminare della scienza, che mi illumini un poco…
KUSTLY - Per exemplium?
MYRIAM - Non ho molto chiara la storia della psichiatria, mi scusi. Voglia favorire allora una spiegazione, razionale, analitica, sufficiente...
KUSTLY - Nuestra societatem essere grandimissimamiente importantem ja, daten il casso,ja
LUIGI - Il caso, il caso, con una esse sola, professore.
KUSTLY - Daten il caso, con una esse sola, dicebam, d'un vissuten quotidianum chi est tantum freneticum quantum stressantem, ja!
MYRIAM - Ja, ja!
KUSTLY - In cvesto frankente mio segretarien und nobis raccoglierìem fondi di denari par la divulgazionem...
MYRIAM - E quanto viene a costare la raccolta dei fondi?
KUSLTY - Mille eurem a cranium...
MYRIAM - Poffarbacco! Per me non sono affari questi!
KUSTLY - Ma si tratta...trattaresen de sociiii fondatorem
MYRIAM - Più fondati di così...!
KUSTLY - Ma per il...il penem dell'umanitààààààà......
MYRIAM - Per quanto riguarda il bene dell'umanità non posso che essere d'accordo... Mi sembra però che certuni scambino il bene dell'umanità per il bene proprio. Il fatto è che per il momento in questa casa, povera casa, non ci sono euro da buttare via... Amici come prima, illustrissimo profezzorem
LUIGI - Ma il Paolino non c’è? Magari lui...
MYRIAM - Lascia perdere mio fratello che in questo momento non ha più la testa
KUSTLY - (visibilmente risentito) Se vuestria sighnorìa non foleren concluderen ien andarìan: und abuere àlteri impegni più impurtanti. Addio! (via )
LUIGI - (rincorrendo) Ma professore, permetta, non vada via così... Si è arrabbiato ... Mi dispiace che non hai voluto concludere in maniera positiva.
MYRIAM - Siamo senza un centesimo, caro il mio Luigi
PAOLINO - (entrando) Ho sentito parlare di affari... Ne avrei anch'io uno da proporvi ...
MYRIAM - Quale?
PAOLINO - State qui e sentite (esce un secondo e ritorna con Franca) Ecco qui l'affare! (stupore e meraviglia) Ve l'avevo ben detto prima che avevo un appuntamento importante. Questo è il mio appuntamento e il mio affare!
LUIGI - A quando i confetti?
MYRIAM - Adesso cerca di non correre
PAOLINO - Questo è giusto... ma intanto possiamo festeggiare l'avvenimento...
FRANCA - Paolino!
PAOLINO - Franca!
MYRIAM - (al pubblico) Però che bella coppia di colombi! E come tubano bene!(campanello) (La sorella va ad aprire, mentre i due continuano a soggetto nelle loro effusioni)
Scena ottava
RINA - (entrando di furia) Ah! Ti ho trovata finalmente! E in che posto sei finita, figlia mia! Ma come? Adesso non ascolti più nemmeno i consigli di tua madre? Quante volte t'ho detto di non frequentare certa gentaglia? Certi pidocchi diseredati?
FRANCA - Ma...
RINA - Ma cosa? Non vorrai mica dirmi che sei innamorata di uno spiantato simile? (Franca sta per rispondere,viene interrotta) Non parlare! Non cercare scuse! Lo so già quello che vuoi dìrmi... Oggi mi hai dato un grande dispiacere, un grandissimo dolore. E' un affanno che mi porta dritto alla tomba!
PAOLINO - (a parte) Magari!!!!!
RINA - L'ultimo chiodo della mia bara è stato conficcato per bene! Ora posso morire, tanto non mi è rimasto più nulla sulla terra: nemmeno una figlia (si accascia desolata su di una sedia )
MYRIAM - Via! La nostra sarà una povera casa, ma dignitosa! E ne andiamo superbi!
PAOLINO - Il mio è un amore vero, signora, glielo giuro!
RINA - Amore vero? Quale amore ? Non giurare il falso!
FRANCA - Sì! Non è come tu credi, non voglio assolutamente darti un dispiacere: è l'ultima cosa che ho in testa. Io amo Paolino, l'amo veramente e pure lui...
PAOLINO - Ricambio sinceramente...
FRANCA - Dunque partecipa anche tu della nostra gioia, della nostra felicità...
RINA - Ma che gioia! Ma che felicità!
LUIGI - Signora, mi scusi se m'intrometto... Ma vorrei associarmi alle parole di Paolino e di sua figlia Franca ... Non vedo nulla di disonesto nel loro amore...
MYRIAM - Bravo!
RINA - Lei taccia!
FRANCA - Dai mamma!
RINA - Guarda in che pasticcio ti sei messa! Ma non ti accorgi dell'imbroglio in cui sei cascata?
PAOLINO - O il mondo gira sottosopra o io sono matto veramente. Adesso l'amore lo chiamano imbroglio!
RINA - Sì! Imbroglio! E impedirò il matrimonio con tutte le mie forze...Voi quattro vi farò finire in galera e lei (a Franca) lei la manderò in un ospedale psichiatrico...
PAOLINO - Se giungeva un attimo fa trovava il presidente...
FRANCA - Dai mamma! Mi sembra che esageri!
MYRIAM - Non posso sentire queste cose, e in casa mia! Sarò io che mando in galera lei! Per oltraggio!
RINA - A imbroglio si aggiunge altro imbroglio
PAOLINO - Lei può dire quello che vuole, ma noi non abbiamo mai imbrogliato nessuno!
RINA - Ah no?! Allora mi assicura che l'amore che lei nutre per mia figlia è sincero? Senza altri fini? Senza nessun altro interesse??
PAOLINO - Certamente!
RINA - Ma che non mi faccia ridere per piacere, almeno davanti ad una donna di esperienza come sono io!
LUIGI - Per essere esperta, lo è di sicuro, la signora Rina! Dopo che è rimasta vedova per ben cinque volte! Ehi: dico: cinque volte, eh!
RINA - Quattro, prego!
LUIGI - Ah! già! Dimenticavo!...Il quinto marito non è morto...è scappato….dalla disperazione!
RINA - Perso dietro alle sottane d'un'entreneuse
PAOLINO - Oh! Questa non la sapevo! Mi permette che anch'io mi informi sul suo conto, dopo che lei ha avuto la gentilezza di informarsi sul mio? Luigi, ragguagliami.
LUIGI - Il suo primo marito fu un tale di nome Pierino Loperso: dopo tre anni che era sposato ...
PAOLINO - Si è perso
LUIGI - No! L'hanno trovato morto in un torrente...
PAOLINO - Fuori uno!
LUIGI - Il secondo marito si chiamava, se non mi sbaglio, Serafino... Il cognome….. Mah?! Non me lo ricordo... Fatto sta che questo poveretto ha resistito solo cinque anni. ...Morto d'infarto fulmineo!
PAOLINO - Fuori due!
LUIGI - Il terzo fu Gennaro Esposito...commerciante in pizza surgelata…..detto Gennarino Pizza….Lui ha battuto il record della resistenza: l'ha sopportata per sette lunghi anni. Povero Gennarino Pizza!
PAOLINO - Chissà che pizza!
LUIGI - Dopo di che... requiem è passato all'aldilà...
PAOLINO - Fuori tre!
LUIGI - Il quarto l'avete conosciuto tutti: e sarebbe poi il padre di Franca...
PAOLINO - Fuori quattro!
LUIGI - Il quinto, certo Battista Poggi, visto la mal parata, ha pensato bene di andare ad appoggiarsi da un'altra parte...
RINA - Con una sgualdrina di teatro...
LUIGI - Comunque è scappato!
PAOLINO - E questa sarebbe la sua esperienza? Congratulazioni signora! Se ci fossero le olimpiadi del matrimonio lei arriverebbe prima certamente! E batterebbe anche il record del mondo.
RINA - Ho accumulato tanta esperienza che sono in grado di capire quando si vuol nascondere sotto la parola amore altri tipi di interessi...
PAOLINO - Allora non ha capito nulla!
RINA - Ah sì!?
FRANCA - Paolino non ha nessun altro interesse nei miei confronti, se non il suo amore
RINA - Non ti sei accorta che sono le tue proprietà edilizie che gli fanno gola, e non i tuoi occhioni, bella mia!?
PAOLINO - Ma se non sapevo nemmeno delle sue proprietà, io! E non ne voglio sapere!
FRANCA - L'amore non guarda i denari
MYRIAM - Brava!
RINA -Ma la vita sì! Voglio vedervi quando dovrete pagare e questo e quello e quell'altro!
PAOLINO - L'amore fa superare ogni ostacolo
RINA - Comunque, questo matrimonio non s'ha da fare. Od io non mi chiamo più Rina Bordone! Chi vivrà vedrà! Addio! (via)
FRANCA - C'è sempre qualche ostacolo! Quando credi di aver raggiunto un po' di tranquillità, ecco: le uova ti si guastano nel paniere... e la felicità appena raggiunta ti scivola via, come una saponetta bagnata
MYRIAM - Ma io credo che un qualche rimedio lo si possa trovare
PAOLINO E FRANCA - (all'unisono ) E quale sarebbe?
MYRIAM - Chi vivrà vedrà! Voi intanto andate avanti a tubare, dove eravate rimasti prima che arrivasse l'arpia! Al resto ci penso io.
TELA
ATTO II
Scena prima
LALLI - Non riesci a capire come hai fatto a sposare Paolino? Ma cosa dici mai, Franca? Mi sembra veramente strano, incomprensibile.
FRANCA - Non so. E' avvenuto tutto in modo così veloce. Come se una forza diabolica si fosse impossessata della sua e anche della mia volontà
LALLI - Ma stai scherzando?
FRANCA - Guarda, non so rendermene conto nemmeno io. Ogni volta che vedo Paolino, che sto con lui, è come se ....
LALLI - E' come se?
FRANCA - Non so. Ci deve essere qualcosa in lui di... di... come dire… infernale. Ecco, sì: infernale. Pensa che gli ho consigliato un ritiro spirituale.
LALLI - Ma va!? Non dirmelo. (pausa) Dimmi, dimmi...
FRANCA - Vedi, mio marito non è che ..
LALLI - Non dirmelo... (pausa) Dimmi, dimmi...
FRANCA - Paolino è un bravo..
LALLI - Non dirmelo (pausa) Dimmi, dimmi...
FRANCA - Ferma! Ti dico o non ti dico?
LALLI - Dimmi, dimmi...
FRANCA - Oh! Dunque! Ti stavo dicendo che Paolino ha un atteggiamento...
LALLI - Un atteggiamento?
FRANCA - Un atteggiamento, come dire, non del tutto normale. Come se fossimo fratello e sorella... Ecco!
LALLI – Non vorrai mica dire che il matrimonio... (gesto significativo) ratto e non consumato!?
FRANCA - Voglio dire sì… voglio dire proprio quella cosa lì…
LALLI - Ma va!? Il Paolino mi se sembrava un ragazzo così a posto... e innamorato della sua Franca!
FRANCA - Innamorato, sì...anche smanioso ...ma...ma ci fermiamo lì... gli ho perfino consigliato una visita specialistica, non si sa mai, potrebbe essere un fattore psicologico... è così emotivo questo povero ragazzo...!
LALLI - E lui cos'ha risposto?
FRANCA - Non glielo avessi mai proposto. Ha inscenato una tal pantomima che, guarda, mi sono persino pentita di essermi messa con lui.
LALLI – Ma va? Dopo tutto quello che hai fatto per poterlo sposare… adesso vuoi dar ragione a tua mamma?
FRANCA - guarda non mi aspettavo per niente una cosa simile! Devo ammettere che forse mia mamma un po’ di ragione ce l’aveva... Io credevo che parlasse a vanvera... senza cognizione di causa... Invece ...ecco qui! ... un po’ di ragione ce l’aveva... Non tutta neh!?... Non tutta!... Solo che, vedi, lei insisteva sul fatto dei soldi... pensava che il Paolino volesse i miei soldi… invece
LALLI Invece?
FRANCA - Invece da quel lato lì è a posto... non ha proprio nessun difetto.... mi lascia fare quello che voglio, spendere e spandere... mi compera tutto ciò di cui ho bisogno... anche la luna, se la volessi.... Mi ha fatto arrivare un domestico dalle Filippine che mi dia un piccolo aiuto nelle faccende domestiche
LALLI Oh! Allora tienitelo ben stretto, non fartelo scappare... è raro un uomo che usa tutti questi vizi a sua moglie
FRANCA ma io non ho mai detto che lo voglio buttare… anzi.. non sono una voltaggabana… mi lamento solo delle sue stranezze, del suo comportamento non del tutto normale
LALLI E tu portalo da uno specialista... ma senza farti accorgere
FRANCA - E come posso fare?
LALLI - Dai Franca! Un po' di fantasia! A noi donne non manca. Dice il proverbio che ne sappiamo una più del diavolo, no?
FRANCA - Ma!
LALLI - Ora che ci penso. Io conosco un pranoterapista, chiaroveggente, forse lui può scoprire qualcosa. Se pensi che ci sia di mezzo il demonio.
FRANCA - Non l'ho mai detto. E ti prego di non tirare certe conclusioni. Comunque che tipo è questo chiaroveggente?
LALLI - E' un cerusico di Napoli. Ma è bravo. Vedrai. E non si spende nemmeno tanto.
FRANCA - Se è per quello non mi interessa quanto si spende. Basta ritrovare il Paolino di prima.
LALLI - Nel frattempo fagli mangiare tanto aglio e cipolle. Dicono che scaccino gli spiriti maligni e rinforzano il coito
FRANCA - Eh! Ho provato anche questo! Ma non funziona. Anzi una sera che forse avevo un attimo esagerato rincarando un po' più del necessario la dose, l'ho sentito tutta notte girarsi e rigirarsi nel letto. E deve aver fatto anche un brutto sogno, perchè sentivo che nel sonno parlava e chiamava 'Belzebù, Belzebù'.... e se non sbaglio ho sentito parlare anche di un patto... di affari.
Scena seconda
LALLI - Sento dei passi, forse sta rincasando Paolino... Tolgo il disturbo
FRANCA - Puoi anche restare, se vuoi
LALLI - No...Devo ancora fare shopping
PAOLINO - (entrando) Buongiorno Lalli, come stai?
LALLI . Non male! e... (lo guarda stranamente) e tu?
PAOLINO - Oh! Benone! Mi sento vispo come un gallo e sano come un pesce… come se fossi un galletto ruspante
LALLI - (al pubblico) Potrebbe dire un cappone che è meglio! (a Paolino) Volevo ben dire!
PAOLINO - Perchè?
LALLI - Oh niente...niente...
PAOLINO - (al pubblico) Mi pareva che avesse fatto una faccia strana nei miei confronti
LALLI - Io scappo, allora .... Arrivederci a tutti e due
PAOLINO - Arrivederci!
FRANCA - Arrivederci... (Lalli via )
PAOLINO - Hai notato la faccia che ha fatto nel vedermi?
FRANCA - Che faccia vuoi che abbia fatto... Era la sua
PAOLINO - No,no! Non era la sua solita faccia: sembrava quella di una che si prende gioco delle persone...
FRANCA - Ti sbagli
PAOLINO - Vorrei proprio sbagliarmi.... Perchè a me certe manie che voi donne avete di confidarvi, come si chiama, i segreti più intimi, più famigliari, non mi va molto a genio
FRANCA - E che cosa avrei confidato di tanto intimo? Sentiamo
PAOLINO - Chiedevo.... Non si può chiedere?
FRANCA - Si può chiedere se le domande sono giudiziose
PAOLINO - Perchè? La mia ti pareva senza giudizio?
FRANCA - Mi sembrava una domanda di un uomo sospettoso
PAOLINO - C'è altro che avere dei sospetti dopo quello che mi hai fatto passare in questi mesi
FRANCA - Ah! E' mia la colpa, allora
PAOLINO - Non si tratta di colpa... si tratta di saper aspettare un momentino… un ratito come dice Manolo
FRANCA – Ehi bello! Sono più di due mesi che aspetto, altro che ratito
PAOLINO – è questione di giorni
FRANCA – son due mesi e mezzo che vai avanti con questa tiritera.. mi pare che non hai ben in testa la nozione del tempo
PAOLINO - E tu dammelo del tempo
FRANCA - No! Ti do del bamba!
PAOLINO - Beh! Lasciamo perdere... Anche perchè ora mi è venuto un po’ d’appetito
FRANCA - Un bel piattino di cipolle in umido?
PAOLINO - Questa sì che è una novità! Da quando siamo sposati non ho provato nient'altro che cipolle in umido
FRANCA - E stuzzichini d'aglio
PAOLINO - Via! Un po’ di fantasia nel matrimonio e in cucina non guasta
FRANCA – Mi sembra che sia tu quello scarso di fantasia … nel letto, soprattutto
PAOLINO – Ricominciamo. Eh!? Non parlare così, non farmi andare in bestia! (più calmo) Il bello poi è che hai insegnato a Manolo a cucinare solo questi due piatti.... A proposito... Manolo! (Manolo entra) Tieni. (gli dà un libro) Ti ho comperato un libro di ricette. Mi raccomando seguilo in tutti i dettagli. E' scritto anche in spagnolo, così lo capisci bene. E soprattutto non ci sono ricette con aglio e cipolle.
MANOLO - (inchino esagerato e poi via) grasie, segnora, segnore
FRANCA - E' bravo. Però non ha ancora imparato l'italiano.
PAOLINO - E tu insegnaglielo
Scena terza
RINA - (entrando) Buongiorno ragazzi
PAOLINO - Addio! E' finita la tranquillità! Ma... Non si usa più suonare il campanello o bussare alla porta prima d'entrare in casa d'altri? Chiedere con educazione: 'è permesso? Si può? Posso Venire avanti? Eccetera... E forse era già lì da un po' di tempo dietro l'uscio, ad ascoltare quello che stavamo dicendo
RINA - Non stavo ascoltando... Ero solo passata per caso, e per caso ho incontrato la signora Lalli che per caso mi ha riferito certe cose, e per caso vi ho sentito litigare e per caso...
PAOLINO - E per caso che vada a farsi benedire che è ora!
RINA - Come? E' in questa maniera che si riceve la tua seconda mamma?
PAOLINO - Che non faccia la sentimentale, adesso! Di mamma ne ho una sola. E avanza!
RINA - (a Manolo che è rientrato) Buongiorno Manolo. Non ti avevo visto
MANOLO - (inchino esagerato poi rimane in scena spolverando)
PAOLINO - La vista è sempre la prima ad invecchiare
RINA - Cosa hai detto?
PAOLINO - Niente. Parlavo da solo.
RINA - Non mi sembra il caso che tu mi insulti davanti al tuo nuovo domestico, che potrebbe scandalizzarsi. Chissà cosa potrà pensare di noi
FRANCA - Oh! Non capisce ancora l'italiano!
PAOLINO - Così potrò dirle tutte le male parole che mi vengono in mente guardando la sua brutta faccia!
FRANCA - Non esagerare
RINA - Ehi! Non offendere, sai?!
FRANCA - Via! Calmatevi!
PAOLINO - Mi calmo, solo a un patto (al pubblico) adesso i patti li conduco io…..
FRANCA - Sentiamo...
PAOLINO - Voglio sapere che cosa hai rivelato a Lalli di così importante nei miei confronti
FRANCA - E cosa posso avergli detto?
RINA - La verità!
PAOLINO - Sarebbe a dire?
RINA - Le tue manie, i tuoi vizi, le tue pazzie, insomma... le diavolerie che hai in corpo
FRANCA - Mamma!?
PAOLINO - Allora il mio sospetto era giusto! Ecco perchè mi guardava in quel modo! Adesso tutto il paese lo saprà in un battibaleno. Sono rovinato!
RINA - Se è solo per questo eri rovinato già prima
PAOLINO - (rivolto al pubblico, dimenticando completamente le due donne che una regia di luci dovrebbe far rimanere nell'oscurità ) Sono rovinato! Mi pareva di saperlo che con i suoi "come si chiama" Belzebù mi avrebbe rovinato... Altro che! Maledico quel giorno che t'ho incontrata (a Franca, che rimarrà impassibile, mentre un fascio di luce la illuminerà un istante) E maledico quel giorno che ho fatto il patto col demonio credendo di fare un affare! Questo imbroglione d'un Belzebù è entrato dentro di me e non si è fatto più sentire. Ha agito come certi amici che si fanno prestare fior di quattrini e se la svignano, senza dirti nè bè e nè tè!... Lui però, Belzebù, si è fatto prestare il mio corpo e, cittus muci, ha usato la tattica del silenzio stampa… Ehi! Nemmeno una parola, nemmeno un cenno, nemmeno un piccolo starnuto! Niente! Come se non fosse nemmeno dentro me… Intanto, io son rimasto fregato! Eh già! Credevo di fregare la Franca facendo il patto col demonio e invece.. il fregato sono rimasto io! Insomma… non è una cosa facile da dire nè tanto meno da spiegare… ma io, con la scusa che nel mio corpo c’è il signor demonio, ho una paura tremenda… una stramaledetta paura! Se per sbaglio al posto di mettere al mondo un bel bambino faccio nascere un brutto demonio? Come la mettiamo? mi sono fidato una volta… la seconda… ciao Peppa! Non mi fido più!... se Belzebù è ancora dentro me, è capace di giocarmi qualche scherzetto… e nel frattempo, senza se e senza ma, quel brutto demonio sarebbe capace di mettere incinta mia moglie al posto mio… Avete capito adesso? E’ chiaro che non posso mica dare alla Franca una spiegazione del genere… né tanto meno a quell’arpia della suocera …Che Dio mi scampi!... Così, Belzebù ha deciso di prolungare il suo silenzio stampa ed io mi ritrovo nel casino… Sì ma prima o poi devo finire questa questione, perché caro il mio demonio bello, il Paolino tiene testa anche a Belzebù in persona, se non lo sai… e se non lo sapevi adesso lo sai… Tè, tè e tè...! (gestacci a piacere)
(Si riaccendono tutte le luci - l'azione ritorna regolare) (Paolino brontolando si avvia verso l'attaccapanni da dove acchiappa la giacca e il berretto.)
FRANCA - Dove vai?
PAOLINO - Esco!
FRANCA - Guarda che fa freddo, oggi, rimani in casa
PAOLINO - Ho necessità di prendere una boccata d'aria
FRANCA - Non star molto in giro
PAOLINO - Vedrò, non si sa mai! (calcandosi la coppola sugli occhi) Speriamo che nessuno mi riconosca! (via)
Scena quarta
FRANCA - Mi è capitata grossa, Dio che croce!
RINA - Un'altra volta ascolterai tua madre!
FRANCA - Dico la verità: tutti i torti forse non li avevi... No! Però non è nemmeno giusto contraddirlo in quella maniera! Anche perchè per il resto è un ragazzo d'oro... Non mi lasci mancare nulla ... Mi ha persino dato la possibilità di avere un domestico...
RINA - Sì, capisco, però... Con quelle diavolerie in corpo chissà poi come si comporta, di sera, quando siete in intimità, nel fare il... come si chiama …
FRANCA - Ssst! Non pronunciare questa parola davanti a Manolo!
RINA ma se non conosce ancora l’italiano?
FRANCA - sì, ma il come si chiama ha imparato subito cosa vuol dire (inchino da parte di Manolo)(campanello con insistenza)
FRANCA - Un attimo! Arrivo! Che premura!
LUIGI - (entrando) Permesso?
FRANCA - Accomodati pure
LUIGI - Buongiorno!
RINA - (freddamente ) Buongiorno...
LUIGI - Dovevo incontrare tuo marito Paolino... Mi ha telefonato dicendomi che si trattava di una cosa urgente.... così sono corso subito pensando.... Ma... non lo vedo... Non è in casa?
FRANCA - E' appena uscito. Possibile che non l'hai visto?
LUIGI - No! Ho incontrato un mezzo delinquente che aveva un berrettino sugli occhi... Un tipo strano... sembrava un mafioso: mi ha messo persino paura... Tra di me ho pensato... questo o è appena scappato dalla galera, o ha appena ucciso la suocera...
RINA - (scongiuri) Tiè!
FRANCA - E com'era vestito questo tizio?
LUIGI - Aveva una giacca di velluto, marrone, se non mi sbaglio...
FRANCA - E il berretto?
LUIGI - Un colore vomitevole....Aveva anche, mi pare, una sciarpa rossa
FRANCA - Ma allora era il mio Paolino... Come mai non l'hai riconosciuto?(campanello)
LUIGI - Veramente non mi sembrava che fosse Paolino (campanello) Ma non va nessuno ad aprire?
FRANCA - Manolo... (Manolo va ad aprire)
LUIGI - (tra sè) Questa è bella: non l’ho riconosciuto...
Scena quinta
LALLI - Buongiorno a tutti!
RINA (e presenti a soggetto) - Buongiorno
LALLI - Ho visto Paolino con una piva addosso... abbacchiato come un cane bastonato.
LUIGI - Ma si può sapere che cosa gli sia successo?
LALLI - Non sa ancora niente? (guardandosi intorno circospetta) Non conosce tutta la storia?
LUIGI - Quale storia? Si spieghi... Non mi lasci col fiato sospeso
FRANCA - Via, Lalli non è il caso....
LALLI - Per me è il caso. Venga qui che le racconto tutto (prende in disparte Luigi e racconta tutto sottovoce. Scene di esclamazioni, di meraviglia, di sorrisetti...)
RINA - (a Franca) Disperati! Hai visto che cosa ti capita a non ascoltare tua madre?
FRANCA - (scuote la testa, poi va ad abbracciare la madre) O mamma, mamma!
Scena sesta
(Paolino rientra bianco in volto, attorcigliato su se stesso, le mani se le passa in continuazione sullo stomaco e sulla pancia)
FRANCA - Meno male che sei rientrato.
PAOLINO - Mi sembra d'avere nello stomaco un terremoto, uno sconquasso
FRANCA - Eppure non hai mangiato niente di strano, oggi
PAOLINO - Saranno quelle tue cipolle in umido che mi hai obbligato a trangugiare per due mesi e mezzo di fila
LUIGI - Sei molto pallido. Ti sei forse spaventato per qualcosa?
PAOLINO - E' solo un po' di mal di stomaco. Passerà.
LALLI - Fagli un po' di riso in bianco che restringe
PAOLINO - Non ho fame...
LALLI - Del the al limone..
LUIGI - O una bella limonata calda... Non c'è come il limone per combattere il demonio che uno si sente in corpo...
PAOLINO - Il demonio? Il demonio? (come in delirio) E già! Me n'ero scordato! Belzebù in persona... nel mio corpo...!
LUIGI - Cosa sta blaterando?
PAOLINO - (uscendo arrotolato su se stesso) Il demonio...il demonio...
FRANCA - (Franca lo segue ) Manolo, vieni con me.( Manolo via)
LUIGI - Non pensavo mai più che un piccolo mal di pancia potesse creare certi danni (fa segno la testa)
LALLI - Speriamo che non sia niente di serio...
RINA - No, no! Di serio in Paolino non ci può essere proprio niente. E' il demonio che gli spasseggia nel cervello, ecco cos'è
LUIGI - La signora se non scaglia qualche sasso non è contenta
LALLI - Beh! Io devo andare...Tolgo il disturbo e scappo...Caso mai passerò più tardi.. a vedere come sta il moribondo... (via)
LUIGI - Macchè moribondo! Per un po' di mal di stomaco!... Beh! Scappo anch’io (affacciandosi alla porta della camera) Se ci fosse bisogno chiamatemi! (via)
Scena settima
FRANCA - (rientrando con Manolo) Si è calmato un attimo
RINA - Adesso calmati anche tu. Non agitarti per nulla.... E non stare in pensiero per un animale simile...! Guarirà...e più in fretta di quello che credi...
PAOLINO - (rientrando un po' curvo) Mi sento meglio, decisamente...
FRANCA - Dovevi rimanertene a letto, così prendi freddo per niente
PAOLINO - Non è necessario ...
RINA - Io vado, arrivederci.
PAOLINO - Era ora!
RINA - Vedi che non capisci nulla? Io sarei rimasta per il tuo bene
PAOLINO - Sì! Il mio bene! Vada, vada! (Rina via)
FRANCA - Ciao, mamma!
PAOLINO - Addio! (guarda nella credenza) Ora che tua mamma se n'è andata mi è venuto un po' d'appetito.
FRANCA - Buon segno.
PAOLINO - Già. ...C'è qualcosa da mettere sotto i denti?
FRANCA - Se è per quello avevo preparato delle cipolle in umido ....
PAOLINO - Per favore no! Non ricordarmele nemmeno!
FRANCA - Vuol dire che scenderò insieme con Manolo a prenderti qualcosa... Che cosa gradiresti? Gorgonzola, pancetta, robiola, salame?... Parla...
PAOLINO - Guarda tu quello che c'è....
FRANCA - Ho capito... Allora scendo, ma... non uscire tu, eh? E se risenti i dolori chiama la mia amica Lalli che abita vicino al dottor Zola... potrebbe aiutarti (Franca sta per andarsene, ritorna sui suoi passi) Dimeticavo! Il numero di Lalli è sulla rubrica verde, sotto il nome Camperini...
PAOLINO - Caprini...
FRANCA - Camperini, Camperini...! Non Caprini! ( via )
Scena ottava
BELZEBÙ - Sono andati via tutti?
PAOLINO - Sì!
BELZEBÙ - Meno male... potremo parlare più liberamente...
PAOLINO - Ehi! Ma cosa mi hai combinato, diavolo bestia!?
BELZEBÙ - Non gridare! Che ho già sentito le mie da chi di dovere!
PAOLINO - Ed io cosa devo dire allora?
BELZEBÙ - Basta che non dici le solite come si chiama scemate, parla pure liberamente! Come se fossi mio fratello...
PAOLINO - Piano con la parentela! Ancora non sono all'inferno!
BELZEBÙ - Si fa per dire...
PAOLINO - Ma spiegami come mai in tutto questo tempo non mi hai mai risposto, con tutto il chiamarti che ho fatto! Dico io: questi sono scherzi da preti, non da demonio!
BELZEBÙ - Non è uno scherzo... il fatto è che come si chiama mi sono addormentato...
PAOLINO - E dovevi addormentarti proprio dentro di me? Non avevi qualche parente più vicino?
BELZEBÙ - E' stato il pranzo del tuo sposalizio... Troppa roba... Troppi vini, troppo come si chiama spumante... troppi liquori...e tutto quanto mescolato insieme... è stato più potente di un sonnifero! Hai preparato un pranzo degno d'un re! Che dico? D'un papa!... e che Lucifero mi perdoni!
PAOLINO - Sfido io! Mi è costato lira di Dio... Ma... dovevi proprio dormire due mesi e mezzo di fila?
BELZEBÙ - A questa seconda domanda è difficile dare una come si chiama risposta.... Non riesco bene a rendermi conto, infatti dopo un paio di giorni stavo effettivamente risvegliandomi quando..... non so una specie di come si chiama gas mortifero mi ha perforato le narici, i polmoni, e mi ha riaddormentato di nuovo!... Ho persino pensato d'essere finito nell'Olona ... Non so cosa può essere successo
PAOLINO - Un gas mortifero hai detto?... Erano le cipolle in umido, sono sicuro!
BELZEBÙ - Ma hai solo quelle schifezze da mangiare?
PAOLINO - Era mia moglie che mi dava quelle porcherie
BELZEBÙ - E perchè mai?
PAOLINO - Questo te lo spiegherò in privato... (si sentono dei passi)
BELZEBÙ - Ho sentito sbattere la porta ...sarà come si chiama tua moglie...
PAOLINO - Via, via! Scappa! Che se ti trova ricominciano i guai per me... (Belzebù via)
Scena nona
FRANCA - Con chi parlavi?
PAOLINO - Parlavo da solo
FRANCA - Ricominci a parlar da solo? O Signore! Con chi mi sono mai sposata!?
PAOLINO - Ti lamenti dopo tutto quello che tu, e sottolineo tu, mi hai fatto passare....?
FRANCA - Mi pare d'aver il diritto di lamentarmi, dato i tuoi, e sottolineo tuoi, atteggiamenti...
PAOLINO - Basta! Lasciamo stare i miei atteggiamenti... Che cosa hai comperato che voglio fare un buon desinare...
FRANCA - Il pane era finito, t'ho comprato del salame, del prosciutto e una focaccina ....
PAOLINO - Liscia...
FRANCA - Con le cipolle...
PAOLINO - (in escandescenza) Basta! Basta! Non voglio nemmeno sentirle nominare le cipolle!
FRANCA - Lascia perdere la focaccia allora...
PAOLINO - Lascio perdere tutto... Mi è passata la fame....
FRANCA – Mentre pensi se mangiare o saltare il pasto, io vado di là a rifare il letto… chissà che stasera…
PAOLINO – Basta, ho detto! Con questa storia…
FRANCA - Ih! Che caratterino! (via)
Scena decima
PAOLINO - (mentre Belzebù si affaccia dal fondo, guardandosi attorno, quasi circospetto) Hai sentito? Mi ha detto: che caratterino! Questa è bella! Dopo tutte le sue scalmane d'oggi!
BELZEBÙ - A me pare che comunque non abbia tutti i torti
PAOLINO - Ehi!? Da che parte stai: con me o con lei? Vuoi fare anche tu come certi politici? Due parti in commedia?
BELZEBÙ - I doveri coniugali
PAOLINO – Ma quali doveri coniugali? E se dopo con te nella mia pancia mi nasceva qualche demonietto simile a te?
BELZEBÙ - T'ho già spiegato … una cosa simile, come si chiama non è possibile che si verifichi… io ero dentro te solo con lo spirito... Del resto, se mi vedi, come si chiama in carne ed ossa, è solo per semplificare le cose... io non sono fatto di carne come un povero mortale… Sono un angelo, io, sia pure scacciato all'inferno... e come si chiama di seconda categoria...!
PAOLINO - Sarà...
BELZEBÙ - Ma veniamo a cose più serie
PAOLINO - Ecco, a cose più serie
BELZEBÙ - Da laggiù mi hanno fatto capire che, se voglio essere perdonato per il mio lungo silenzio, devo allargare l'inchiesta sulle donne. Nel frattempo ho conosciuto tua moglie, ma non è sufficiente. Avrei bisogno di fare la come si chiama conoscenza di qualche altra donna...
PAOLINO - Mia suocera, mi pare, fa al caso tuo!
BELZEBÙ - Bene! Ma...è necessario chiamarla...
PAOLINO - Eh no! E' un sacrificio troppo grande! Mi è sempre tra i piedi! E poi non è necessario chiamarla...
BELZEBÙ - Perchè?
PAOLINO - Si intrufola sempre in casa mia quando meno me l'aspetto,.e ...quando mi dà più fastidio...
BELZEBÙ - Beh! Speriamo che capiti qui presto... così finirò in fretta la come si chiama inchiesta... Prima mi libero da queste donne meglio è!
PAOLINO - Ora sì che parli bene
BELZEBÙ - Ma se facevi talmente il matto fino a tentare il suicidio per poterne avere una?
PAOLINO - Non sapevo ancora che cosa volesse dire... Ero senza esperienza...
BELZEBÙ - Bravo! Ma potevi rifletterci prima, però
PAOLINO - Avevo un cattivo consigliere: il cuore (campanello)
BELZEBÙ - Forse è tua suocera...
PAOLINO - Lo posso escludere certamente! Lei non suona mai! (campanello)
Scena undecima
PAOLINO - Ma non sparisci dalla scena?
BELZEBÙ - No.Tanto la gente comune non mi vede. Solo tu hai questo come si chiama privilegio (campanello) E (al pubblico) Loro
PAOLINO - Ne sei sicuro? Non combinarmi qualche altro scherzo!
FRANCA - (rientrando di corsa irata) Ma non senti che stanno suonando alla porta? Te ne stai lì come uno stupido, e parli da solo! Ma che cosa hai in corpo, il diavolo?!
LALLI - (entrando) Sento gridare... allora significa che Paolino sta meglio!
FRANCA - Sta meglio sì... ma mi pare sempre come sotto choc, stordito dal dolore...
LALLI - Ma va?
FRANCA - Si comporta ancor in uno strano modo...
LALLI - E somministragli qualche ricostituente...
PAOLINO - Basta che non sappia di cipolle... (il diavolo intanto tiratosi da parte annota tutto quanto)
LALLI - Tra l'altro, sempre per rimanere in argomento, ho già parlato con quel tale, pranoterapista, amico mio, ... in via del tutto eccezionale potrebbe fargli una visitina specializzata....
PAOLINO - Non bisogna nemmeno parlare di queste cose! (il diavolo a cenni lo convince ad accettare)
LALLI - Ma è un ottimo cerusico, uno dei primi nel settore del paranormale
FRANCA - Hai capito?
PAOLINO - Paranormale, certo
LALLI – Allora, hai sentito?
PAOLINO – Non sono mica sordo… Ma... insomma... vedremo.. (il diavolo gli dà una scrollata alle spalle) Va bene!
FRANCA - Ma costa tanto la visita?
LALLI - Se è per quello non devi preoccuparti... E' onesto... Un vero specialista... Anzi, ti confiderò, ma non andare in giro a dirlo, è pure stato il mio amante (il diavolo si frega le mani soddisfatto)
FRANCA - Dici davvero? E ... tuo marito?
LALLI - Mio marito niente! Rientra nel contratto sociale! Oh! Mi raccomando: zitta! Per un cornetto su e giù non è la fine del mondo!
PAOLINO - (a Belzebù) Guarda che roba! Tanto e tanto non è la fine del mondo, un qualche cornetto su e giù...! (a Lalli) Tuo marito dovrebbe essere contento... gli sono spuntate le corna in testa, ma sono corna del tutto paranormali! E soprattutto specializzate!
Scena dodicesima
RINA - (entrando) E' permesso? Posso entrare?
PAOLINO - Non è necessario chiedere permesso. Questa ormai è casa sua
RINA - Buondì a tutti!
PAOLINO - Contraccambio con riverenza!
RINA - Come sta il moribondo?
FRANCA - Sta meglio, grazie a Dio!
PAOLINO - Fino a poco fa stava meglio... Da quando è entrata lei il moribondo ha iniziato a peggiorare... E adesso gli si rivolta lo stomaco sotto sopra
FRANCA - Potresti essere un po' più gentile con mia madre
PAOLINO - E' tua mamma, non la mia... Non sono stato così sfortunato... e poi la Bibbia ha raccomandato di rispettare i propri genitori, non quelli della moglie! Anzi..... Sai perché san Pietro ha tradito il Signore?
FRANCA No… perché?
PAOLINO perché gli ha guarito la suocera… (al demonio) E tu segna, non lasciar scappare nemmeno una virgola: mi raccomando! Qui la materia c'è... e come!
FRANCA - Ma cosa continui a parlare da solo?
LALLI - Sta invecchiando prima del tempo
RINA - Più che invecchiare, sta diventando matto, se già non lo è
PAOLINO - Senti chi parla!... E poi... un uomo che parla da solo, non è vecchio, nè matto... è onesto! Lo dice anche il Manzoni che la sapeva lunga! (al demonio) Intanto gli ho dato anche dell'ignorante!
LALLI - Cambiando discorso... posso telefonare al mio amico cerusico? Ti assicuro che è uno specialista!
PAOLINO - Se è bravo come nell'incornare i mariti, si può rischiare!
FRANCA - Allora è deciso, lo chiamiamo, Paolino?
PAOLINO - E fallo chiamare!
FRANCA - Sicuro? Non cambi idea dopo?
PAOLINO - Sicuro! Caso mai non ti bastassero i soldi, la signora Lalli gli farà un po' di moine in più, un qualche bacetto, tanto per rimbambirlo un attimino... E se non bastasse nemmeno questo, abbiamo sempre pronta tua madre che con la sua esperienza...!
RINA - Oh! Guarda che io non sono disposta a pagare per te!
PAOLINO - Io non intendevo cercarle i denari... Intendevo solo liberarmi di lei... dandola in pegno, come ricompensa, al cerusico...!
LALLI - Allora restiamo intesi così... Mi faccio premura di chiamarlo... Arrivederci... (via)
PAOLINO - (con un profondo inchino e mostrando le corna) Ar-ri-ve-der-ce-la!
FRANCA - Non fare il pagliaccio, per favore!
PAOLINO - A casa mia mi comporto come fa comodo a me! E poi alle pagliacciate si risponde da pagliaccio...
RINA - Ogni volta che entro in questa casa trovo sempre delle novità...
PAOLINO - E lei che si risparmi la fatica di venire qui, così le novità non le incontrerà mai più!
RINA - Scappo perchè non posso più sopportarlo! (via)
PAOLINO - E' una cosa reciproca! Ma io non scappo, perchè qui è casa mia! (affacciandosi alla comune) Che non corra troppo, che è vecchia! E rischia di cadere... Attenzione alle scale che sono ripide! (rientra)
FRANCA - Ma perchè continui a trattare male mia madre?
PAOLINO - E' lei che mi incita!
FRANCA - Sei troppo maleducato nei suoi confronti, dai! Cerca di trattenerti!
PAOLINO - (alzando le spalle) Beh! Forse hai ragione! Forse! Ma ogni tanto, certe donne, è necessario strapazzarle un po'! Altrimenti si rischia di far la fine di quel mio amico di Porta Cicca che gridava, gridava, gridava come un matto..."se non si fa così con le donne!...se non si fa così con le donne!"... e mentre gridava, le stava buscando di sana pianta, e proprio da sua moglie! Altro che!
TELA
ATTO III
Scena prima
PAOLINO - (mettendo una mano all'orecchio) Sta arrivando mia moglie... sento i suoi passi... Se mi becca a parlare con te, dopo mi rinfaccia di parlare da solo...!
BELZEBÙ - E tu lascia che ti rinfacci... tanto non è la verità ..(Franca si affaccia scuotendo la testa)
PAOLINO - Ma... sai come son fatte le donne, che carattere hanno
BELZEBÙ - Alle donne la verità non bisogna mai dirla... tanto e tanto, come si chiama, non ti crederanno ugualmente...
PAOLINO - Questo è vero!... Una volta che ho le confessato d'essere stato a ballare con un’amica, non mi ha creduto... Ed era la verità!... Un'altra volta che le ho detto d'aver fatto tardi perchè mi s'era bucata una gomma della macchina,... ed era la verità... mi ha accusato d'esser rimasto in giro a far bisboccia dopo aver raccolto una ragazzina in autostop...! Pensa un po'!?
FRANCA - Cosa continui sempre a biascicare, il rosario?
PAOLINO - Non sono religioso come pensi
FRANCA - E dovresti esserlo invece!... Almeno ti passerebbero tutte le stranezze che ti ritrovi, tutti i diavoli che hai in corpo...
PAOLINO - (al diavolo) Usciamo che si parla meglio (via lui e Belzebù)
FRANCA - Mi dà delle grandi preoccupazioni, mio marito! Se non ne fossi innamorata l'avrei già lasciato da un pezzo.... Adesso poi, al posto di migliorare, peggiora: e parla, parla da solo in continuazione...! Non so da chi abbia preso.... Il fatto è che non riesco nemmeno a capire quello che dice... se fossi capace di partecipare ai discorsi che blatera, magari riuscirei anche a farlo smettere... Invece... niente! Come se tra me e lui ci fosse una parete, o una persona... una qualche diavoleria, insomma, della quale non riesco a capacitarmi...! (Paolino entra canticchiando con gioia) Canti? Sei allegro??
PAOLINO - Non posso?
FRANCA - Te ne chiedevo il motivo
PAOLINO - Il motivo è che son contento!
FRANCA - Meno male che sei contento! Mi si rinfranca il cuore... fosse sempre così!
PAOLINO - Sarà sempre così... vedrai (via canticchiando)
FRANCA - Non riesco più a capirlo! Ora è arrabbiato come una vipera, ora è allegro come un fringuello… (campanello)
Scena seconda
(Belzebù entra in scena e sparisce a suo piacimento, sempre con un calepino tra le mani sul quale segna in continuazione)
FRANCA - Che sia già qui il medico? (campanello) Vengo... Che fretta! ...Ah! Sei tu?
LUIGI - In persona! Non c'è Paolino?
FRANCA - Sì, sì! Stava cantando poco fa come un fringuello talmente era contento...
LUIGI - Ehi! Paolino! Dove sei? Esci che devo parlarti! Si tratta di un affare importante!
PAOLINO - (da fuori) Se si tratta di affari sono pronto in un baleno!Voilà!
LUIGI - Oh! Parli anche francese adesso?
PAOLINO - Francese, inglese, bosino, turco! Tutte le lingue della terra... Del resto, basta seguire un po' più da vicini le donne e la lingua impari subito a farla andare!... E molto bene!
LUIGI - Noto che sei in vena di scherzare! E se un uomo è in vena di scherzare significa che sta bene... nel morale e nel corpo...
PAOLINO - Hai esternato una grande novità! Non la conoscevo! Me la segnerò sul diario, così domani quando la dirò anch'io, farò bella figura... Vuoi per caso i diritti d'autore?
LUIGI - Tienili pure, non mi interessano!
PAOLINO - Meno male! Perchè costano un occhio della testa.
LUIGI - Per farla breve... ti dirò... Ti ricordi di quella benedetta società per la divulgazione della psicanalisi...? Te ne avevamo parlato prima del tuo matrimonio, rammenti? Ecco: abbiamo bisogno subito di una risposta... (Belzebù che nel frattempo è entrato fa cenno di sì)
PAOLINO - Aspetta un momento... (si avvicina al diavolo) Ma... sei sicuro che non sia un imbroglio, io mica mi fido tanto....
BELZEBÙ - Sicuro al cento per cento no! Ma lo faremo diventare sicuro, come si chiama, l'affare!
FRANCA - Quando si tratta di prendere una decisione importante mio marito ha preso l'abitudine di boffonchiare da solo!
LUIGI - Lascialo boffonchiare... Lo guariremo presto!
PAOLINO - Bene! Allora ci sto! Hai detto che la spesa iniziale... la quota associativa è...
LUIGI - Mille euro...
PAOLINO - (consultandosi con Belzebù) Ma io non possiedo euro da buttare così al vento!
BELZEBÙ - Fatteli prestare dalla suocera...
PAOLINO - Sì! Hai scovato la persona giusta!
BELZEBÙ - Vedrai che li tira fuori. Scommettiamo!?
PAOLINO - Tentar non nuoce! Pari è mio, dispari è tuo.... Bim bum bam.... Dispari, mi hai fregato un'altra volta!
LUIGI - Allora?! Hai deciso sì o no?!?
PAOLINO - Ho deciso... Va bene!... Bene inteso (guardando fisso la moglie) se riesco a trovare il contante...
LUIGI - Bene! Allora posso andare a prendere il contratto. Te lo porto qui subito... e... e così sei sistemato!
PAOLINO - Sono proprio sistemato!
LUIGI - Torno immediatamente! Non uscire è questione di un paio di minuti... aspettami qui! (via)
Scena terza
RINA - Ho trovato aperto... e sono entrata...
PAOLINO - (a Belzebù) Anche se avesse trovato chiuso…..
RINA - (a Franca) Ho visto andar via Luigi... Che cosa voleva quel ruffiano?
FRANCA - Sono venuti per una certa società da proporre a Paolino...
RINA - Eh, già! A nessun altro potrebbe rivolgersi quello lì! Nessuno lo ascolta... Solo il tuo Paolino ne subisce il fascino...!
PAOLINO - E' proprio fuori strada, signora! Non sa nemmeno di cosa si tratta…
RINA - Non serve sentire! Quando le proposte vengono da una determinata parte sono sempre da scartare! Punto e basta!
PAOLINO - O diavolo! (a Belzebù) Rifacciamo il bim bum bam!
BELZEBÙ - Aspetta, non fare l'asino! E goditi la scena!
RINA - (a Franca) Che affari ha poi proposto il ruffiano?
FRANCA - Ma!?... Non ho ben capito!... So che parlavano di euro...
RINA - Oh!Allora si è arricchito quel pezzente! E... Di cosa parlava?
FRANCA - Luigi parlava d'uno psichiatrico e... e di volgarità...
PAOLINO - Ma che psichiatrico! Che volgarità! Si trattava di costituire una società per promuovere, divulgare, volgarizzare... cioè: spiegare alla gente... la psicanalisi e la psichiatria! Voi donne capite sempre Roma per Toma... Siete irrecuperabili!
RINA - Comunque... questo affare, se davvero è come ha spiegato Paolino, non è del tutto da buttare.... Anzi, ti dirò: potrebbe interessare anche a me...!
FRANCA - Eh!?
BELZEBÙ - Cosa ti ho detto?
PAOLINO - E allora perchè prima ha insultato in quel modo il mio amico Luigi??
RINA - Mi sono sbagliata... Non posso sbagliarmi?
PAOLINO - (a Belzebù) Segna, segna! Prendi un registratore se è necessario! E' un avvenimento storico questo!
BELZEBÙ - Taci! So qual è il mio mestiere! Non ho bisogno di come si chiama un aiuto diavolo... Va là!
PAOLINO - Manolo prendi un paio di bicchieri, io porterò un vinello speciale per festeggiare l'avvenimento...
RINA - Quale avvenimento? L'affare?
PAOLINO - No! Il fatto che lei ha riconosciuto d'aver sbagliato!...
RINA - Ma...
PAOLINO - Manolo! Contrordine...! La suocera si ritira...!
RINA - Chi l'ha mai detto...?
PAOLINO - Mi sembrava, visto che comunque bisogna versare qualche centinaia di euro….
RINA - In questo caso è necessario andare con i piedi di piombo
PAOLINO - Ecco perchè striscia sempre le zampe quando cammina
RINA - Innanzitutto voglio vedere chiaro, in modo più dettagliato...
PAOLINO - Questo è giusto! Però io vorrei brindare lo stesso! Manolo porta tre bicchieri!
FRANCA - Manolo, portane quattro di bicchieri...
PAOLINO - Allora già che ci sei, portane cinque!
FRANCA - Ma siamo solo in quattro, con Manolo
RINA - Povera me! Nemmeno i conti sa fare!!
PAOLINO - Son cose tra me e me! Manolo, cinque bicchieri! (Manolo va avanti e indietro con i bicchieri)
RINA - Ma fatti curare! Ragazzo mio!
PAOLINO - Sono sano come un pesce
RINA - Nel cervello non mi sembra proprio
PAOLINO - Bene! Se non volete brindare in cinque, io me ne vado, così brindo in cinque, in sei, in dieci, e chi più ne ha più ne metta...
FRANCA - Luigi ti ha raccomandato di non uscire!
PAOLINO - Io esco ugualmente!... In barba a te, a lei e anche a Luigi! (rientra Manolo) Manolo, riporta indietro i bicchieri, non si brinda più! (via dopo aver buttato all’aria i bicchieri)
Scena quarta
FRANCA -Ci sono momenti in cui non lo capisco!
RINA -E' matto come un cavallo da corsa!
FRANCA - Ma tu, adesso, con tranquillità, spiegami che cosa hai visto di buono nella Società di psichiatria...
RINA - Non li leggi i giornali? Non sai che la psichiatria e la psicanalisi sono argomenti d'alta borghesia? Ed io non voglio rimaner fuori dal giro!...Tra l'altro, a dirti la verità, non so spiegarmi come una cosa del genere sia capitata tra le mani di quel pezzente.... comunque... staremo a vedere... Sto sul chi va là...! (campanello)
FRANCA - Manolo! Vai tu ad aprire? (Manolo esegue) (entra Luigi) Stavamo proprio parlando di te! Vieni, vieni avanti, accomodati! Paolino è uscito un attimo, ma torna presto...
LUIGI - E' uscito? Oh che testa! Gli ho anchesì detto di non uscire che tornavo immediatamente col contratto!
RINA - Senta giovanotto, mi faccia dare anche a me un'occhiatina al contratto... Vediamo cosa comporta... (prende il foglio e legge) Interessante... oh!... veramente... oh! Certo... manca... interessante... sì! L'ho sempre sostenuto pure io...! Ci vuole uno stimolo... mica male... (a Luigi) Si potrebbe averne una copia ? Mi interessa...
LUIGI - Sono più che compiaciuto di un simile interessamento... Mi farò in quattro per farglielo avere... Anzi... se proprio insiste le potrò prestare il mio...
RINA - E il denaro?
LUIGI - Per quello, prima c’è meglio è, signora Rina... ci sono tante persone interessate al riguardo… sa come dice il proverbio… chi prima si accomoda…
RINA - Perdoni la mia curiosità, ma come ha potuto avere tra le mani un affare del genere? (campanello. Manolo va ad aprire)
LUIGI - Sarebbe una cosa troppo lunga da spiegare.... Faremmo notte.... Un'altra volta, magari... in un'altra occasione... Magari quando ci incontreremo davanti al notaio, prima di mettere la firma...
Scena quinta
LALLI - Non è in casa Paolino?
RINA - Vede bene che non è qui!
LALLI - Ma fra un po' arriverà il cerusico, don Sante Dragone, viene nientemeno che da Napoli... Oei! Non facciamolo arrivare per nulla?! Dopo bisogna pagarlo ugualmente! E' una personalità, non può scomodarsi salvo buon fine!!
LUIGI - Sarà anche una personalità, ma può attendere un momento come del resto stiamo facendo noi
FRANCA - Le persone importanti si fanno sempre aspettare!
RINA - Non vorrai forse insinuare che tuo marito sia una persona importante?
FRANCA - Per me è più importante del medico
LALLI - Ma don Sante Dragone ha fatto il giro del mondo, lo sai?
LUIGI - In ottanta giorni, scommetto! Andata e ritorno!
LALLI - Non c'è nulla da scherzare! E poi... e poi... vedrete che sapienza... che... comportamento... che... che...dignità....che andatura...
RINA - Calma, calma!
FRANCA - Ma verso che ora ha detto che arriverà questo santone?
LALLI - Di preciso non l'ha detto... Ma di solito arriva verso l'ora di cena...
RINA - Non è poi tanto stupido, eh!?
LUIGI - E mi dica, signora Lalli, il cibo è compreso nel prezzo o è a parte?
LALLI - Quello dipende dalle conoscenze...
RINA - Allora, conoscendo lei, possiamo star tranquilli... la cena è compresa! Manolo, prepara due piatti in più.
LALLI - Penso che non dovrebbe lamentarsi ...se il cibo è di suo gradimento...
FRANCA - Oh! Se è solo per questo, penso io a cucinare una pietanza coi fiocchi per non scontentare il dottore...
LUIGI - E la dottoressa!
LALLI - Vado ad attenderlo in casa mia... l'appuntamento era lì... (via)
RINA - Vada pure! Noi di qui non ci muoviamo
LUIGI - Mi sono ricordata, signora Rina, a proposito del contratto, che sarebbe opportuno contattare un notaio... Così prima si risolve la faccenda, meglio è...
RINA - Non vedo tutta questa fretta... però se non sta più nella pelle, vada pure a chiamarlo questo benedetto notaio... Ho proprio sotto mano un libretto di assegni... firmerò... e quel che è fatto è fatto...
LUIGI - Ben detto! Oh, che brava! Lei sì che ha il senso degli affari...Torno subito... Arrivederci...(via)
Scena sesta
FRANCA - Mi sembra che hai avuto un po' troppa fretta per combinare un simile affare... Non ti ho mai vista prima d'ora così
RINA - Non voglio farmelo scappare! Si tratta di entrare nel giro dell'alta borghesia milanese... Capisci? Salotti, incontri, cultura, arte e soprattutto.... politici....
FRANCA - Te li raccomando quelli!
RINA - Non si può mai sapere! Intanto tu vai ad aiutare Manolo a preparare cena, ai soldi ci penso io!
FRANCA - Bene! Vado... Se Paolino ritorna, non essere scorbutica, come al solito... Trattalo bene, mi raccomando! Non comportarti da classica suocera!
RINA - Non ho bisogno di consigli, e tanto meno da te!
Scena settima
(Rientrano Belzebù e Paolino. Gli altri via, tranne Rina)
PAOLINO - Hai capito? Carissimo Belzebù? Scusa se ti do del carissimo! Hai capito come ragionano le donne?
BELZEBÙ - Ti confiderò che non mi aspettavo da parte delle donne tanta malizia... tanti sotterfugi... E per contro tanta, come si chiama, ingenuità, quasi santa, da parte degli uomini!
PAOLINO - Senti che odorino! (a Manolo, nel frattempo rientrata) Cosa sta facendo di buono mia moglie?
MANOLO – No entiendo
PAOLINO - Entiendo che cosa?
RINA – No entiendo. E' un cibo tipico filippino, ignorante
BELZEBÙ - (a Paolino) No entiendo vuol dire che non ha capito
PAOLINO - Ah! E poi sarei io l'ignorante! (a Rina) Ma mi faccia il piacere!
RINA - Perchè...?
PAOLINO – No entiendo vuol dire non ho capito! Capito?
RINA - (alzando le spalle) Che cosa devo sapere io!
PAOLINO - Almeno saprà perchè ci sono tutti questi preparativi
RINA - Deve arrivare il cerusico, medico, chiaroveggente
PAOLINO - E poi che cosa?
RINA - Pranoterapista, di Napoli
PAOLINO - Ho capito... Il viaggio gli ha messo appetito
RINA - Si dice che sia un grandissimo specialista...
PAOLINO - Nel mangiare?
RINA - Macchè! Nel visitare la gente!
PAOLINO - E nella parcella? E'specialista pure in quella?
RINA - Non saprei... Però, dato le conoscenze, assicura Lalli che si può accontentare di una cenetta...
PAOLINO - Scommetto che per contorno non gli dispiacerebbero dei cornetti...
RINA - Lalli assicura che è un grand'uomo!
PAOLINO - Nel mettere le corna, appunto! Poi se lo dice Lalli…. Lei lo conosce proprio bene…. biblicamente! (campanello)
Scena ottava
PAOLINO - Avanti... è aperto!
LUIGI - (entrando) Ah! Finalmente, sei tornato! Ma adesso l'affare te l'ha soffiato la suocera!
PAOLINO - Non fa niente! Resta sempre in famiglia!
RINA - E il notaio?
LUIGI - Sarà qui a momenti! Per di più sono riuscito a scovare il presidente della società costituenda... Se volesse farne conoscenza... Posso presentarglielo?
PAOLINO - Presenta, presenta! Tanto un piatto in più o in meno è uguale... quando si tratta di mangiare va bene tutto! Tranne le cipolle in umido, quelle no!
LUIGI - Allora vado a chiamarlo! (via)
PAOLINO - Bravo, va a chiamarlo!
RINA - Ed io vado a dare una mano in cucina...
PAOLINO - Brava anche lei! Vada, vada! (Rina via)
Scena nona
PAOLINO - Così siamo rimasti da soli! Che pace, finalmente! Non ne potevo più... Si respira un tantino... Che tranquillità!
BELZEBÙ - Ci sono stati certi momenti che mi pareva di essere nel come si dice parlamento svizzero
PAOLINO – parlamento svizzero? Perché svizzero?
BELZEBÙ - eh, non potevo mica dire italiano, troppo scontata la battuta(campanello)
PAOLINO - Addio tranquillità! Ricominciamo... Sembra stregata questa giornata! (va ad aprire) (rientrando) Franca, hai qualche centesimo? C'è un frate di fuori che cerca la carità
LALLI - (entrando di furia) Ma che carità! E' il cerusico, dottor Sante Dragone! Venuto appositamente da Napoli per te!
PAOLINO - Allora doveva presentarsi! Vestito così l'ho scambiato per un frate della San Vincenzo, uno dei tanti che sono in giro a cercare per gli orfanelli!
DRAGONE - Pecchè 'o dicce sta fetenzia? Aggio tenuto 'o viagge 'e tre jorni pe' venira in tu ccasa... mò che songo arrivatu sto biello trattamiento aggio a sopportamere...?
LALLI - Non s'arrabbi dottore la prego!
PAOLINO - Ma chi è lui che ha il diritto d'arrabbiarsi in casa mia?
DRAGONE - Statte bbono...! Statte zitto...! Ca tu m'offiendi a mea personalitate...!
PAOLINO - Se l’aggio offenduto io che colpa ne ho? Lei se spiega malamentu!
DRAGONE - Ma è pussibbile ca vuiatte uommene del norde num cappite mai niente?
LALLI - Che si calmi, dottore!... E.. tu, Paolino, lascia agire il dottore qui presente... Io intanto vado a chiamare Franca... Forse è meglio! (via) (Il santone compie nel frattempo strani gesti, girando per tutta la scena, seguito ironicamente da Belzebù e da Paolino...)
DRAGONE - Partenope 'a serena!... Cumà, cumè e comò!... Pizzifalcò 'sta museca doce...! Chiulì sa vo' chiulà!...Zimpete, zampete e zà!
PAOLINO - Parapunzipunzipà!
DRAGONE - Zitte, o guaglione! Chista è 'a dottrina d'u cerusice!... Chista è sapienza 'e Napule! Viva San Gennaro! Vieni, si vo' 'e vède lu paraviso...! Accurre appresso a mia... ma tu te tacere... Pusilleco, Vesuvio, o Margellina..zimpete, zampete e..
PAOLINO - Zàzà! Oei Lalli! Vieni qui subito che c'è stato un pri quo pro! Questo non è uno specialista del paranortmale, è un paranormale lui stesso...! Lalli, oei! Lalli!
LALLI - Cosa c'è?
DRAGONE - Num se puote a travagliari in pace!
PAOLINO - E lei chiama travagliari a tutta sta messa in scena? Nemmeno Nino D'Angelo in concerto fa tanti versi!
LALLI - Che scusi, maestro, la sua ignoranza... Che venga di là, nell'altra stanza... Là potrà lavorare meglio... con più tranquillità...
PAOLINO - Che scusi dottore, se la mia ignoranza non è pari alla sua (via Lalli e il santone, il quale continua a sproloquiare frasi senza senso). (a Belzebù) Hai visto che razza di gente mi portano in casa? Io non sono stato capace di dir di no, anche su tuo consiglio... ma credevo si trattasse di un medico classico... di quelli che in buon italiano ti dicono..."che si sbiotti, signore!… che si tiri via la pancera…che tossisca... prego... che dica trentatrè... e che ti schiacciano lì vicino all’ombelico per vedere se caso mai hai l’appendicite .... Invece m'hanno portato qui un ciarlatano che più che parole senza costrutto non sa pronunciare!
BELZEBÙ - E' stata una sorpresa anche per me... Però per il momento lasciamolo agire... vedremo poi dove andranno a parare
PAOLINO - E poi?
BELZEBÙ - E poi lo prendiamo per la cabeza e...via ! Lo sbattiamo fuori!
PAOLINO - Oh! Non iniziare anche tu a parlare difficile! Che cos'è sta cabeza, qualcosa che si mangia?
BELZEBÙ - cabeza vuol dire testa.
PAOLINO - E parla come si mangia! Da buon demonio!.... Però non vorrei nel frattempo che, sull'esempio di Lalli, facesse qualche cornetto pure a me!
BELZEBÙ - Vado di là a controllare! (via)
Scena decima
PAOLINO - Se non avessi dalla mia Belzebù, chissà che fine avrei già fatto a quest'ora! Al manicomio, certamente! (campanello) Oh! Non è ancora finita la giornata? Avanti, venghino signori...c'è posto per tutti...
LUIGI - Ho portato il dottore professore Joseph Kustly, diplomato in psico...
PAOLINO - Fermo lì! So già tutto
KUSTLY - Mien segretarien diren a mia che vuestra illustrissima reverendissima essere interessata...ja, ja...
PAOLINO - Ja, ja... interessaten, ja
KUSTLY - Oh! Pardonem?
PAOLINO - Pardonatem! E' mia suocera che ha interessen... Adesso io chiamaren e poi voi due parlaren und farem societtatem.... eccetera... eccetera... (verso la cucina, quasi gridando) Rina! Rina! Venga venga che c'è qui un tedesco che la cerca! (al pubblico)Tedesco con tedesca andranno sicuramente d'accordo!
RINA - Eccomi! Non gridare come un pagliaccio!
PAOLINO - Ah! Sarei io il pagliaccio?! E quel tipo che è entrato un momento fa chi sarebbe? Il pastorello del presepio?
RINA - Ogni tanto mio genero non sa quel che dice!
KUSTLY - Essermene accorten!
RINA - Le carte sono tutte pronte?
LUIGI - Ecco! (Rina prende, annuisce, sfoglia, sta per estrarre il libretto degli assegni...)
Scena undicesima
(Entra il Santone. Luigi e Kustly danno un balzo seguito da esclamazioni varie )
LUIGI - Ma lei cosa fa qui e vestito in questa maniera, poi?
KUSTLY - Che pagliacciata è mai questa?
DRAGONE - Ah! Vi ho preso finalmente! E i miei soldi? Che fine hanno fatto i miei soldi? Brutti porci ladri! Delinquenti!
LUIGI - Che si calmi che le spiegherò tutto! Del resto questa non è casa sua e non può urlare in quel modo, liberamente!
DRAGONE - Che si calmi lei piuttosto! E che mi dia quello che mi aspetta! Ladro, imbroglione che non è altro!
KUSTLY - L'imbroglione sei tu, che hai tradito la nostra buona fede! Che hai cambiato le carte in tavola!
DRAGONE - Ah! Sarei io l'imbroglione?! Sentitelo! Ma io faccio chiamare la questura e ti faccio portare a San Vittore, qui sui due piedi, insieme con i tuoi complici! (succede un po' di parapiglia. Intanto escono tutti sulla scena. I tre tentano di venire alle mani )
PAOLINO - Oè! Oè! Oè! Che cosa state facendo, cosa succede?! Questa fino a prova contraria è ancora casa mia!! (Al Santone) Ma lei non è il Santone di Napoli?
DRAGONE - Macchè! Mi sono diciamo travestito in questo modo per accontentare la mia amica Lalli che, a sua volta, voleva far contenta sua moglie, poverina...
PAOLINO - Accontentare di qui... far contenta di là e .. e... e fregare me?!... E lei... lei non è il dottore professore di psichiatria Joseph Kù...Kù...Kù...
KUSTLY - Ma neanche per idea!... Io sono il ragionier Mario Formenti! (estrae un biglietto da visita che Paolino getta via)
PAOLINO - E il motivo di tutta questa mascherata?
KUSTLY - Deve sapere che sono un grande giocatore di poker, e incallito per di più. Sa, giocando un euro oggi un euro domani, e perdendo un euro oggi
PAOLINO - Un euro domani
KUSTLY - No! Mille euro domani, mi sono indebitato fino all'inverosimile, proprio con quel signore lì che a sua volta s'è travestito da santone...
PAOLINO - Don Sante Ricchione...
DRAGONE - Dragone!
KUSTLY - Dicevo... essendo pieno di debiti fino al collo, ho pensato, così in via del tutto provvisoria, di usare quel piccolo trucchetto per venire in possesso almeno di qualche migliaia di euro e non essere più perseguitato dal qui presente Sante Dragone...
PAOLINO - E quindi di venire in casa mia per imbrogliarmi, porco demonio! (sta per scagliarsi contro di lui, ma Belzebù lo ferma) E voi due... tu Luigi e tu Lalli come entrate in questa storia... Anche voi volevate legarmi come un bel salame?
FRANCA - Già! Come avete potuto tradire un'amicizia?
KUSTLY - Si sono fatti prestare dei soldi da me! E ancora non me li hanno restituiti!
RINA - Già! Intanto s'è prestato al gioco dei quattro cantoni! Non capisco più niente! (stringe il suo libretto di assegni)
FRANCA - Ma chi l'avrebbe mai pensato?! Siamo finiti in una bella combriccola di ladri. Ruba tu che rubo anch'io.
BELZEBÙ – L’ho detto io che mi sembrava di essere al parlamento svizzero
PAOLINO - Già! Chi l'avrebbe mai pensato...! Ebbene...! Sapete adesso che cosa penso io?!... Io penso che (irato) che in primo luogo dovreste andar fuori tutti da casa mia... E alla svelta! Altrimenti la questura la chiamo io, la chiamo!... Via!.. Via tutti!... Lei, Santone delle mie scatole... Sante Ricchione...
DRAGONE - Dragone, prego, Dragone! (via)
PAOLINO - Lei signor finto professore dei matti! Ku, ku, ku… (Kustly via) Tu Luigi, che avresti dovuto essermi amico e invece ...Via!
LUIGI - Ma lascia che ti spieghi...!
PAOLINO - Non c'è nulla da spiegare! Via, via! (via) E tu, Lalli, anche tu... bella amica ti sei dimostrata per mia moglie!... Un cornetto su, uno giù... E volevi continuare la tresca in casa mia con il tuo amante Ricchione!...
LALLI - Dragone! (via)
PAOLINO - Dragone o ricchione o imbroglione è uguale! Non cambia la suonata! Via! Non vi voglio più in casa mia! Qui resto solo in compagnia di mia moglie, alla quale voglio un bene da morire, e anche... anche in compagnia (tosse) di mia suocera... sì... anche lei può rimanere... perchè dopo aver tirato tutte le somme, è sempre stata sincera... e anche se qualche volta non siamo andati completamente d'accordo, beh! non ha mai cercato d'imbrogliarmi! Abbiamo litigato, è vero, ma mai con cattiveria.... Erano litigi che ...in fondo in fondo... ma proprio in fondo...erano a fin di bene...
Scena ultima
PAOLINO - Sono andati via tutti ? (pausa, si guarda attorno, non ancora persuaso) Che pace! Come si sta bene accanto alle persone a cui si vuole bene!... Ma scusate un attimo, donne, per l'ultima volta, ve lo giuro, è proprio l'ultima volta veramente, lasciatemi sfogare.... Vorrei parlare da solo, se permettete!
FRANCA - Ma che sia veramente l'ultima volta
PAOLINO - Giuro! (a Belzebù) Oei! Belzebù! Cosa pensi di questo mondo? Come è andata a finire la tua inchiesta infernale?
BELZEBÙ - E' fallita miseramente!
PAOLINO - E perchè mai?
BELZEBÙ - Ho quasi vergogna a dirlo. Ma non è vero che tutte le colpe siano da addossare alle donne. Anche gli uomini hanno le loro responsabilità. Se in questo secolo il mio capo non trova più favori presso il gentil sesso, le cause vanno ricercate altrove, non certo nel comportamento delle donne. Non è giusto classificare tra i cattivi le donne e tra gli onesti gli uomini... C'è buono e cattivo nella stessa misura, sia tra gli uomini che tra le donne!
PAOLINO - E ora cosa farai?
BELZEBÙ - Tornerò all'inferno e riferirò al mio capo le mie impressioni... quello cioè che ho potuto constatare in casa tua, grazie anche alla tua collaborazione...
PAOLINO - Dunque, mi lasci?
BELZEBÙ - Credo ormai di non aver più bisogno di te...
PAOLINO - Ma... ma... Franca?
BELZEBÙ - Quella rientra nel patto...Te la lascio come si chiama in eredità. La parola è parola... Ma ...
PAOLINO - Ma?
BELZEBÙ -Non lamentarti dopo, eh!?
PAOLINO - Certo che no! Mi hai tolto un peso dallo stomaco.
BELZEBÙ - Arrivederci!
PAOLINO - Che arrivederci?... Addio! E.. per sempre!... Almeno... spero! (alle donne) Bene! Ho finito di parlare da solo! Voglio proprio festeggiare per essermi liberato di tutte le diavolerie che sono entrate in questa casa! (Si alza, prende una bottiglia e tre bicchieri, ritorna a sedersi) E' vino buono questo! E' vin santo!
FRANCA - (mentre Paolino versa da bere) Adesso che sei ritornato normale... che ti sei calmato... voglio raccontarti quello che mi è capitato una notte... Si vede che avevo mangiato troppo e non avevo ben digerito... verso le tre, tre e un quarto, mi sveglio e, girando gli occhi dalla tua parte... mi è parso d'aver visto un brutto muso, tutto nero, così nel dormiveglia... mi è parso anche d'averlo per sbaglio sfiorato... e mi pareva che scottasse... come un tizzone ardente... e tra l'altro, in fondo alla schiena, mi è sembrata d'aver visto una piccola coda che scodinzolava felicemente...
PAOLINO - Dove hai detto che era questa brutta bestia?
FRANCA - Nel nostro come si chiama letto, naturalmente...
PAOLINO - O Signore...! Ho bisogno di parlare un'altra volta da solo! (via)
CALA LA TELA
UN DIAVUL PAR MARÌ
Scherzo in tre atti
di GIULIANO MANGANO
La scena rappresenterà per tutti e tre gli atti un salotto di modesta eleganza di una famiglia piccolo-borghese.Nel fondo la comune ed una finestra, sul lato opposto alla finestra una credenza, sotto la finestra un divano, al centro un tavolo e un paio di seggiole. Da un lato ci sarà la porta che conduce nel salotto.
Il prologo rappresenterà l'inferno, con nel mezzo un trono.
DRAMATIS PERSONAE
PAOLINO MOIOLA, ul spos
FRANCA, la miee
RINA, mama dol Paolino
MYRIAM, sorela dol Paolino
LUIS, on amis
LELLA, ona amisa
MARIA, la suocera
JOSEPH FRANZ KUSTLY, profesor de psichiatria
DON SANTE DRAGONE, cerusigh
CONSUELO, colf
BELZEBU', diavol de segonda categoria
LUCIFERO
PROLOGO
(Lucifero -Belzebù)
Lucifero
A ghè on quaicoss che 'l quadra mia. Da on poo de temp in scià ol mè inferno al sa riempiss pù come 'na volta.
Belzebù
La sarà la crisi, come se ciama, demografica. Tasso di natalità: sotazero.
Lucifero
Credi no. Anca parchè i oman - i mas'c, voeuri dì - a vegnen giò a frott.
Belzebù
E alora se te ghet cos'è de lamentass?
Lucifero
Hinn i donn che se fann pù vidè da chì part chì! Suìtan a diminuì in continuazion.
Belzebù
Ona, come se ciama, crisi de vocazion, donca.
Lucifero
L'è propi inscì. Hinn passà chi bei temp dol Medio Evo, quand gavevi la supremazia su la maggioranza di donn.
Belzebù
Vera. Da quand ghè sta scià, come se ciama, l'inquisizion, i donn a te i hann gremà su tucc: strij e mia strij...
Lucifero
E pur, in quel secol chì, con tutte le femministe che ghè sta su la terra, i donn a hinn comincià a vegnì giò in gran quantità, comè in dol Medio Evo. Seri adrè a ciapà 'na bella rivincita in confront de quel de su là... e inveci...
Belzebù
E inveci?
Lucifero
E inveci i sondagg a disen che mò la mia personalità l'ha gà avù pres a i donn on calo dol 40%... Ehi! disi! dol 40%!
Belzebù
Cert che se se va avanti, come se ciama, inscì, a ghè de sta fresch!
Lucifero
L'è ben par quest che ho pensà a tì... In primo luogo perchè tì te set amis de tutti i professoroni de informatiga... e perciò te set pratigh de numer, de percentual e de sondagg... In secondo luogo tì te ghet ona gran esperienza, se me sbali no, de donn e de cose amorose...
Belzebù
Quest l'è vera! Sont ol guardiano dol girone de gli amanti! ( breve pausa) Donca, se devi fà?
Lucifero
Va' in su la terra, ciapa on bel giovin tra quei ch'hinn semper adrè a pensà de mazass a causa di donn, prometigh tutt quel ca'l voeur e cerca de fà on inchiesta ben fada. Inscì podarò finalment savè perchè ho perdù on mucc de simpatij pres i donn. Adess va'. Perd mia temp.
Belzebù
La toa volontà l'è anca la mea!
Lucifero
In bocca al lupo!
Belzebù
Ca'l crepa!
ATTO I
scena prima
( Paolino - Madre - Myriam )
( Paolino entra in scena rincorso dalla madre e dalla sorella. Compie due o tre volte il giro del tavolo)
Paolino
Mì a ga la foo pù. A l'è ona sofferenza troppa granda. Voeuri fala finida e par sempar!
Madre
No! Paolino no! Par amor de la toa mama!
Myriam
No! Paolino no! Par amor de la toa sorela!
Paolino
Sì! Paolino sì! Par amor de la Franca!
Myriam
Sù! Fatt coragg! Trass giò inscì l'è inutil: è inutile, dico. Te ghet on fioeu matt!
Madre
L'è tutt ol sò papà! Da mì l'ha ciapà nagott!
Paolino
E già! L'è bell parlaa quand s'è mia provà...
Myriam
Oei! disi! Te set propi matt in dol coo! Possibil che ona sottana la t'abbia traj inscì scemo?
Paolino
Te riesset no a capì quel che gò chì in dol mè coeur! A me par che te l'abbiat mai provà se 'l voeur dì vess innamorà...
Madre
A mì me par che l'amor al t'abbia annacquà ol cervell!
Paolino
Sì: Va là! Annacquà ol cervell...! Te dovarissat capì inveci cossa proeuvi dentar de mì, dopo che la Franca, per l'ennesima volta, la m'ha refudàà la soa mann...La ma voeur no, la ma voeur no... Me par de rivedè la scena.... Intant che s'eromm adrè a specià la corriera... la enne, quela dol vial Belfort: che coincidenza...s'eromm lì, visìn visonent, che quasi quasi se usmavom ol fiaa... mì ghe disi...in buon italiano...senti Franca mì sont cotto de tì...E lee che la m'ha faa: va' là, Paolino, cata mia scià di storij...lassa buj che l'è mej: restom amis e basta...Gò mia voeuja de impegnam con tì... (sconsolato ) Te savessat, cara mamma, ol mè coeur come l'è andà sù subit de gir! Tanto che, varda, l'è conscià e sbattù pegg d'ona resomada...
Madre
Va ben, capissi! Ma chisti chì in robb che prima o dopo passan...
Paolino
Franca! Franca! Parchè te m'è lassà? Al so che adess te ghe stet adrè al Ricardo, perchè lù l'è bell, l'è fort, l'è pien de danè fina al cupìn...
Myriam
Via! Ghè mia domà ona Fanca a sto mond chì! A disen i statistich che on omm al gà a sua disposizion nientemen che sett donn...
Paolino
Ball! Hinn tutt bal i statistich! Mì sarò l'eccezion che conferma la regola...
Madre
Te devet savè che i donn a hinn come i taxi: te ne perdat vùn, riva scià subit quall'alter...
Paolino
Sa l'è par quell, mì sont semper rivà a cà a pè!
Madre
( tenta di rubargli la rivoltella)
Damm a mì quell'arma, prima de fass mal in sul seri!
Myriam
Obediss a la mama! Dai! Se de no, te me obligat a mett in sù la toa tomba perfin on epitaffio, che al sonerà pressapocch inscì....stà a sentì...qui giace ol Paolìn Moiola, che invan seguendo ona sottana, s'è sparato un colpo di pistola, dimostrando a voce e per iscritto d'essersi del tutto rinciulitto!
Paolino
Via! Se da no ve mazzi anca vialter!!
Myriam e Madre
Ah!
( Myriam riesce a strappargli la rivoltella)
Paolino
Ridamm la pistola!
Myriam
No!
Paolino
Ridamm la pistola, t'ho ditt!
Myriam
A mì me par che te set già tì on pistola!
( dopo una breve collutazione Paolino riesce ad impossessarsi nuovamente dell'arma)
Paolino
L'è inutil! Se me lassè no mazamm, farò on sproposit ammò pusseè grand!
Madre e Myriam
Sares a dì?!
Paolino
( puntando il revolver verso il pubblico) A mazzi tucc! A mazzi! (Nella collutazione che segue parte un colpo di rivoltella) ( la scena si oscura)
scena seconda
( Paolino e Belzebù )
Paolino
( Il dialogo si svolge solo tra Belzebù e Paolino. Madre e sorella rimangono immobili per tutto il tempo, come svenute)
Oh! Signor Madona! Te set già chì a toeumm!?
( si rianima un po' )
Ma mì sont nammò da morì!
Belzebù
Al soo che te set nammò mort. Del rest, chì semm in cà toa, minga, come se ciama, nella palude stigia...
Paolino
( ebete ) L'è propi vera ...( si guarda attorno ) A l'è la mè cà! Lì ghè la mia mama, povera mama! E lì la mia sorella...
Belzebù
Dunque: venendo a noi... Tì te se domandaret come mai ol Belzebù in persona al sa sia scomodà, come se ciama, par vegnì da tì...
Paolino
( ancora un po' ebete ) Mì me domandarò... come mai...
Belzebù
La mea presenza chì, in cà toa, la voeur vess, come se ciama, ona visita de affari, de interess... de interess in affari...
Paolino
( inizia a riaversi ) Oh bella! Ma che interess al po avegh on demoni do la toa fatta per la mea persona? Riessi mia a capacitamm... E poeu... mì sont on fioeu religios... hoo persina faj ol cereghett da piccol!
Belzebù
Comprendi ol tò, come se ciama, sbigottimento inizial, ...In effetti l'è mia da tutti i dì trovass in cà on demoni come mì...
Paolino
Infatti...Infatti...Gò bisogn d'on attim de ripensament... Specia che voo a toeu on quaicoss de fort par pudemm tiraa sù... ( si alza ) Te podi offrì anca a tì on cichett? Gò chì on amaro...! L'è ona roba de frà, ma scometti che la te piasaria anca a tì!
Belzebù
Portal scià che 'l proeuvi... anca se in servizzi podaria , come se ciama, no bevv...
Paolino
Al t'ha po mia faa mal...Oei! Mì so no come faghen a fal...Ma l'è talment bonn! Quand al t'ha va giò al par che in di busecch, insema al liquor, te gabiat mandaa giò ol demoni....Pardon...Del rest, se sa, i fraa e i donn ne sann vùna pussee dol demoni...
Belzebù
( tra il divertito e il risentito ) Ades se ved che t'è passà completament, come se ciama, ol stremizzi...
Paolino
Se faa par dì...senza offesa... se capiss! ( beve avidamente e con rumore ) Ades che hoo tirà sù ol fiaa, spiegass mej, voeuri propi savè ben ol motiv do la toa improvvisa comparsa in cà mea...
Belzebù
Il mio interessamento, come se ciama, alla toa persona, al dipend dal fatto singolare che t'è capità e che 'l t'ha portà sull'orlo dol suicidi...
Paolino
( sospirando ) Eh!
Belzebù
I traversij che t'è passà, i tò come se ciama, conflitti intestini, i tò travaglij, come se ciama, amorosi...
Paolino
( al pubblico ) Come al parla ben: sentì, gent! al par on avocatt, 'sto demoni chì! On politigh, talment al te incanta...! Quasi, quasi... ( A Belzebù ) Ma a mì m'è passà la voeuja de suicidamm...
Belzebù
( secco ) Beh! Se t'è passà la voeuja, addio! Sarom sù bottega e ol come se ciama, l'affari al se faa no! Tanto ghè sempar on quaivùn sù 'sta terra che al vurarà suicidass, come se ciama, par amor: Andrò da lù...L'è mia nemmen difficil troval: ol mond l'è pien de Jacopo Ortis e de Werter, genìa de matt!
Paolino
No,no! On moment! Disevi inscì par dì! Vidèmm prima de che affari se tratta. Vist che te set scomodà par mì, cùntom sù la rava e la fava. Voeuri mia piantà garbùj par nagott... Mettom al corrent do la situazion, inscì podarò anca mì faa i mè pass, vidè ol pro e ol contra... e de conseguenza tirà la somma final...
Belzebù
Bravo! Inscì te me piaset! Te parlat, come se ciama, come on vero varesott: quand se tratta de faa sù i cùnt in tuta oregia e ghe scapa nanca on cavorìn!
Paolino
I afari hinn afari, se sa...
Belzebù
E vegnèm ai nostar de afari, alora...Dunca: ol mè arriv chì in casa toa al dipend appunto da on afari, come se ciama, da ona specie de patto, fra mì e tì...
Paolino
Calma, scior demoni! I patti col diavol me sann tant de gremà... A mì me par, caro ol mè Belzebù, che cont tutt i tò "come se ciama" te set adrè a fammm pirlaa par ben...Inanzitutto, poeu, la faccenda dol patto l'è ona roba vegia come ol Carlo Codega... Sa la gà de dì tutta sta gent? L'è vegnuda chì credendo de vidè ona bella novità e inveci la sa troeuva in dol piatt ona minestra super riscaldada...In segonda, se me sbagli no, la faccenda dol patto, come te sevet adrè a dì tì, l'è ona tragedia e mia ona commedia... A ghè ona bella diferensa crepaa in d'on fiumm de lacrimm - che te sgorghen giò a fiott quand te asistat a ona tragedia - puttost che crepà in on lagh de pisa - che te riessat no a tegnila d'ol ridd che te fann faa i comedi brillant -. Sicchè mancaria anca de faa piang tuta sta gent e alora sì che podarissom scapaa giò all'inferno... e sensa bisogn de faa di patti da nissùn genar...
Belzebù
Ma se te me lassat mia finì de parlaa, sa spiegom pù, benedetto fioeu...Adess capissi, sia detto tra parentesi, come mai tì te siat on tipo, come se ciama, sfortunà cont i donn, le quali te voeuren mia, come se te fudessat on lebbros...Sfidi mì...cont tutta la toa lapa a te ghe robet ol mestè...
Paolino
Mo' tasi... Parla tì!
Belzebù
Ben! Ol patto de cui parlavi, prima che tì te me intorrompessat cont ol tò sproloquio insensà, l'è mia de queij che te credat tì...Ol patto al consist in quest: mì vegni dentar, come se ciama, in dol tò corp... e tì te podaret faa toa, e par sempar, la Franca, per la quale, pochi istant faa, te serat adrè a suicidass...
Paolino
A conti fatti, me par, che gabbia nagott da perd... Anzi... Te voeurat nanca la mea anima...
Belzebù
No! Quela no! L'anima d'on pistola che se mazza par, come se ciama, amor, la ma interessa mia...
Paolino
Ma ... te staressat dentar tanto in dol mè corp?
Belzebù
Starò dentar ol temp necessari, fin quand, come se ciama, avrò risolto la mia inchiesta... Per quanto riguarda ol rest, come se ciama, te devat mia preoccupassan...
Paolino
Come se ciama, come se ciama, come se ciama... E no! Diavol bestia! Me preoccupi sì, e come! Caro ol mè diavoletto bello!
Belzebù
Belzebù... par vess in del giust! E poca confidensa!
Paolino
Belzebù sensa confidensa, va ben inscì? Te credat propi de fammm zurlaa in dol manigh come te voeurat tì? Solo parchè te set on angiol - sia pùr de segonda categoria, e infernale par giunta - e mì inveci domà on pover innamorà sensa speransa e sconsolà...
Belzebù
A te set da catà, come se ciama, cont la moeuja rossa, tel disi mì...
Paolino
Se ghè de faa on patto, i robb a van s'ciarì bell'e che subit: mia trovass, par cas, e a conti fatti cont ona man davanti e ona in sul de drè!
Belzebù
( risentito) Basta! A voo! Hoo mai vist in gir de tipi come tì! Cosa te credat cos'è? Che sont vegnù chì par imbroiatt? Te sa fidat no da mì?
Paolino
Insomma...
Belzebù
D'accordi... Gò no ona fama, come se ciama, da onest... però me par che te esagerat on cicinin ...Via...!
Paolino
Te me devat comprend... A m'è mai capità ona roba compagna...
Belzebù
Beh! Va'! Femm finta de nagott...
Paolino
Naturalment, la Franca la sarà tutta mia...e...par sempar!
Belzebù
Naturalment!
Paolino
Alora ghè stò!
Belzebù
enissim. Destendat giò chì in sùl divan che foo, come se ciama, ol trapasi in dol tò corp...
Paolino
Oei! Calma, calma...Come distendat giò? In che modo al vegn sto (imitando )...come se ciama...trapassi?
Belzebù
Attravers, come se ciama, ona penetrazion...
Paolino
Penetrazion?
Belzebù
Dol tutt spiritual, se l'è quest che te preoccupa... e indolor...
Paolino
Me preoccupa sì...
Belzebù
Ma, ripeti, se tratta de roba tutta spiritual...de pùra materia, come 'l dis ol scior Aristotele, imità poeu anca dol Alighieri Dante, che al riguardo de fantasia ghe ne mancava propi no...
Paolino
Ma semm sicuri? Mia dopo de trovaa ona quaj sorpresa?
Belzebù
Dai,dai! Parola de Belzebù...( spazientito ) L'è ona roba tutta de come se ciama, spirit, inocua... indolor... dai!
Paolino
Ma...ma...Sperem in ben...Varda l'amor se'l te fa faa!
Belzebù
Tass, ades! Cala che l'esperiment al falissa....Concentrass, sù! A te set bon de concentràs?
Paolino
Sì...( incerto )...Sì...
( Si spengono le luci, s'ode un botto ed un urlo. Si riaccendono le luci e Belzebù è scomparso )
A mì mepar d'avè fà on brut sogn...seri lì cont la rivoltella in di mann e ...ma l'è stà on sogn o l'era la realtà? ( pausa ) On sogn, certament...Stà attent che ol demoni in persona al se scomoda par mì, par tiramm foeura dai pastizzi che me sont cascià...e dai pastizzi amorosi par giunta...( pausa) Epùr, l'era on sogn ma al pudeva vess anca la realtà...No,no! L'era on sogn.. Ma...gò ona specie de sensazion...ona roba, come spiegamm?, dentar chì...in dol mè corp...( pausa ) Oh Signor! Sta attent che l'era mia on sogn...ma ol Belzebù in persona, tal e qual ...( pausa ) Oh,già! Cosa sont drè a dì mai? Sperem che m'abbia mia sentì nessùn, se da no ma ciapan par matt...e me portan drizz drizz a Bigioeugiar... ( rivolto al pubblico ) E vialtar fee finta de mia avè sentì ona stupidada compagna, scancelè tuscoss, scancelè in pressa...( fa il gesto del cancellare ) Pover Paolin, cone te set conscià! ...Che raza de scherzi al te fa faa l'amor! Al fa immatì anca on sant!...( pausa) Epùr...epùr...me senti ammò i busecch risciass, come se in dol ventar gavessi on gran foeugh, on foeugh infernal...O mama! ( spaventato ) ades regordi...Regordi ben!Sì!...A l'è mia stà on sogn, ciombia! L'è roba de tra via ol coo! Che stupidada l'è ch'hoo faj? ( pausa ) Ma via! Comincia no...! Lè stà tutt on sogn, dai! Anca chi sciori chì...( al pubblico) a podan confermaa...che l'è stà on... a confermann nagott! ...anzi...paren stremì anca loor...come mì... pegg de mì... donca!?... Calma, calma e gess! Vedemm on poo de ricapitolaa tutta quanta la borlanda...! Mì seri chì...No chì...! Ecco, inscì! ben!...Cont ona rivoltella in mann......( si guarda in giro e scopre che il revolver è ancora posato sul tavolo, come dimenticato) Eccola,eccola!...Ol corp dol reato! ... e la mea mama la me diseva... e la mea sorela la ma inseguiva.... D'improvvisa on colp... de rivoltella, sì de rivoltella...e me se para
davanti on diavol... intutta la soa maestà, in tutta la soa possanza, in tutta la soa pompa magna... con ol trident in mann... ona spusa de rost brusà... e...e...al me parlava d'on patto... a mì... Paolin Moiola...
d'ona proposta... d'on affari... d'ona penetrazion...e in cambio... in cambio...Oh! Signor?! L'è vera? Cossa hoo mai faa? Paolin dimm ca l'è mia vera...! ( pausa )... L'è vera!...Purtroppi l'è vera!
( La madre e Myriam si svegliano )
Madre
Ehi! Se te fet cos'è col revolver in di mann?
Paolino
(stordito) Nient! Nient!
Myriam
E alora metal via che te podet fas maa...
Madre
Pensa che ho sognà che te serat adrè a mazass
Paolino
Podi no mazam, ades...Ho ciapà on apuntament...
Myriam
E con chi?
Paolino
Con la Franca, no?
Myriam e Madre
Con la Franca?
Paolino
Sì, parchè?
Myriam
Te set cert?
Paolino
Come no? Ma l'ha ditt ol come se ciama...
Madre e Myriam
Ol come se ciama...?
Paolino
Nient! So mì e basta!
Myriam
Te set matt
Madre
L'amor al gà travià ol cervell
( campanello )
Scena quarta
( Luigi e detti )
Paolino
( mentre madre e sorella si rimettono un po' a posto, guardandosi allo specchio. Suona di nuovo il campanello)
Ma andè no a dervì?
Madre e sorella
Be!? Ol temp de mettas on poo in ordin!
Paolino
Ma vardei lì! E poeu a dann dol matt a mì! Par andà a dervì a deven faa la toilette!
( Paolino va ad aprire)
A vegni...a vegni...Che pressa ghè? Chi l'è?
Luigi
(d.d.) Sont ol Luis!
Paolino
(al pubblico) Che ol Belzebù a l'abbia sbaglià persona? Mì speci la Franca mia ol Luis! (pausa) Vegn, vegn avanti, Luis, cosa te me contet?
Luigi
Gavarissa in di mann on affari de quej...
Paolino
Al sarissa ol segond incoeu...
Luigi
Se te ditt?
Paolino
Nagott...! Parlavi in de per mì...Ma... se tratta de affari dove ghè de ciapaa o ghè de daa via? Parchè mì de dà via...basta... sont già mò stuff!
Luigi
De ciapaa e de daa via in del medesim temp...
Paolino
E no! Te me la contet mia giusta! o al ciapi o al doo via! O sont chì o sont là: podi no vess chì e là in de 'l medesimo temp! Gò mia ol dono de l'ubiquità! Me sa che l'è mia ona proposta de quej giust la toa...
Madre
Stal a sentì prima de refudaa...! Conta, conta!
Luigi
Se tratta de costituì ona società, sensa fini di lucro, almen sù la carta, e in on primo moment...dopo, in seguit, on quaj franch al podaria scapà giò in la sacogia...
Myriam
Domà on quaj franch? L'è on poo pocch!
Luigi
Ma hoo ditt che se tratta de ona società sensa fini di lucro... al voeur dì che ol guadagn l'è pressochè moral...Infatti, pussee che altar, la società l'è destinada alla divulgazion e volagarizzazion do la
psicanalisi in genar e do la psichiatria in specie...
Myriam
E parchè t'è pensà propi a nùm? Te ciapà la nostra famiglia par on manicomi?
Madre
Al par però che l'è rivà in d'on moment giust
Luigi
Lassè a buj chi robb chì! Cossa tirè foeura mai? L'è ona società mia on manicomi!
Myriam
Già! parchè t'è mai provà cossa al voeur dì vess iscritt a ona società!
Luigi
Parchè tì te ghet esperienza d'ona quaj società, divolt?
Myriam
E come! Te se regordat pù che s'eri iscritta, on quaj ann faa, alla società filodrammatica "Buvisiense"?
Luigi
E cont quest?
Myriam
Beh! Se l'era mia on manicomi quella filodrammatica lì, mì so no se l'è on manicomi!
Luigi
Ades va mia a toeu la filodrammatica, che te vet foeura de argoment...Stemm in tema...Anca parchè la società che ve proponi mì l'è da tutt'altar genar... Alora Paolino se ten disat?
Paolino
Ma mì...insomma...propi al savaria no...devi pensagh sora...
Luigi
Tì te set sempar incert in di robb...A l'è on vero afari quest chì! Sù ...dimm de sì...!
Paolino
Ma... in sto moment...l'è mej rimandà la question...Proeuva fra on para da mes... quand me sarà andà in port on altar de afari... alora... forsi...ades podi propi no!
Luigi
Sent: te set sa foo? Voo a ciamaa ol professor, che al saria poeu ol president do la società... Te foo parlaa direttament cont lù,almenn te se convinciaret de l'importanza e dol scop benefich e divulgativo d'ona simil società... Va' ben inscì?
Paolino
Va ben!
Myriam
In sto moment chì ol Paolino l'è on po foeura de testa
Luigi
Me sont corgiù. Ben! Arrivederci! Torni col professor...
(Madre e Myriam accompagnano all'uscita Luigi)
Paolino
Arrivederci... Fra on para da mes...
Scena quinta
(Paolino, Franca)
Paolino
(rimasto solo in scena)
Speremm che 'l sia vera quel che 'l m'ha ditt ol Belzebù, parchè i effett dol patto ammò se veden mia... (campanello)
( Paolino rimane un po' incerto, poi va ad aprire)
Franca
( entra )
Meno mal che te set ammò viv, Paolino! In carne ed ossa! Te'l chì ol mè bel Paolin! ( lo abbraccia e bacia )
Paolino
Sont ammò viv, in carne ed ossa...l'è vera...Ma se te speciavat on poo ammò te me trovavat in brugna, mia chì!
Franca
Dì no inscì! Dì no stupidà! E lasa che te guardi, Paolino! Che te rimiri! Come te set bell! Ma... che stremizzi che te me faj ciapà!
Paolino
Stremizzi!? e de cossa?! Dato che mì a te interessi no!
Franca
Via, Paolino! Quel che ghè stà ghè stà! Bisogna cambiaa la sonada...
Paolino
Speremm che la cambia in mej...
Franca
E come la podaria cambiaa se no? Ol don Antoni al m'ha accennà...
Paolino
Oh! Che ruffian!
Franca
No! La faa par ol tò ben! Al m'ha ditt che te vorevat suicidass par causa mea...oh! Paolino...No!...Podevi no avegh in sol stomigh ona siffatta responsabilità... e alora sont corsa chì, come te vedet...par impedit ona matucada compagna...Pardonom, Paolino... A l'è sta tutt on sbalij ... Me sont lasada tra via dai mercedes, dai danè, dai vill... Ma mò sont chì... Te me voeurat ammò, Paolino? Te voeurat la toa Franca?
Paolino
E come no. Ho fa tutt on popò!
Franca
Se te faj cos'è?
Paolino
On popò!
Franca
Sares a dì?
Paolino
On macell, on rebelott, ona confusion...
Franca
On bordel...
Paolino
Sssst!... Se disan no sti paroll in teatar...
Franca
Fa mia ol sant ades! Che 'l sann tucc che te daresset via l'anima al diavol par otegnì ol to scopo!
Paolino
Chi te l'ha dì?
Franca
Cos'è?
Paolino
Che hoo vendù l'anima al diavol
Franca
Ma nissùn, no? Hinn parol ca sa dis inscì, già bel e che faa
Paolino
Meno maa! (al pubblico) Anca parchè mì hoo vendù domà ol corp, mia l'anima. Sont mia scemo!
Franca
Se te ghet da borbotà in de per tì?
Paolino
Nient! Ogni tant, me pias parlà on poo de per mì!
Franca
Ma ades ghe sont chi mì! Te podat parlà con mì! Te me voeurat già pù?
Paolino
Certo che te voeuri! Vegn chì! ( si abbracciano di nuovo, effusioni a soggetto ) ( campanello ) (proseguono come se niente fosse nelle loro effusioni) ( campanello) Al dev vess ol Luis col sò professor di matt. Andemm de là che chichinscì ma vedan e ma sentan tucc, e mì, come se
ciama, sont on fioeu vergognos (via)
scena sesta
( Madre, Myriam, Luigi e prof.Kustly )
Luigi
Vist che sij come sant Tomas, v'hoo portà direttament dall'Austria ol professor, dotor, Joseph Franz Kustly, laureà in psichiatria e psicanalisi, membr effettiv do la Real Casa Accademica Viennès di Scienze Naturaj, Umanistigh, nonchè president de la Società de...
Myriam
Basta! Hoo capì. Fermes chì se da no tiromm nocc!
Prof. Kustly
Molto onoraten de faaaare fostraaa conoscienziaaa! (batte i tacchi sull'attenti )
Madre
Onorata anch'io me! (inchino )
Myriam
Onorata! Ja!
Professore
Mio sekretario cvà Luighìn Cossaaa...
Luigi
Cosa, professor, Cosa, cont ona esse domà
Professore
Cossa, cont ona esse domà... dire che fostra inlustrissima siknorìa folere conoskere pene, ja, fondazione tella nostra socìeta Psico-Psica, und volere spiegazionissime supitissimamente,etceteràààà, etceterààà...
Myriam
Insomma...Lù che l'è on luminari de la scienza, che al me illumina on cicin anca a mì che sont domà perita aziendal...
Professore
Par exempi?
Madre
Ghem no ciar...non abbiamo ciara la storia de la pisichiatria...Che'l favorissa ona spiegazion, rasionale, analitica e sufficiente...
Professore
Essere proprio par la ciarezza, ja, che der sekretario und io dare spiegazione. Nostra socìeta, ja, essere molto importante, ja, dato il casso...
Luigi
Il caso, il caso, cont ona esse domà, professor...
Professore
Il casso, cont ona esse domà, dicefo, d'una fita quotidiana tanto farnetica, ja, quanto stressante, ja!
Madre e Myriam
Ja! Ja!
Professore
In cvesto frankente, ja, noi raccolghere fonti ti tenaro par la difulgazione...
Madre
E quanto la vegn a costà la raccolta dei fondi?
Professore
On milione a cranio, ja...
Myriam
Ciombia! E hinn afari segond lù?
Professore
Ma se tratta... (colpo di tosse) ja, essere soci fontatori, ja!
Madre
Pussee fondà d'inscì...!
Professore
Ma per il pene dell'umanità......
Myriam
Sul bene, ol bene (rimarcato), de l'umanità sont d'acordi...Ma ol fatto l'è che par ol moment ghem mia de milioni da buttà via...Amici come prima, scior professor...
Luigi
Ma ghè no ol Paolino? Magari lù...
Madre
Tira mia dentar ol Paolino in di pastizz, me raccomandi! T'hoo ditt che l'affari al se conclud no ...Quindi ciao tencia!
Professore
( visibilmente risentito ) Se fostra siknorìa non folere concludere, ja, io antare: und afere àltri impegni pussee importanti. Audfidersen! (via)
scena settima
( detti, Paolino, Franca e Maria )
Luigi
(rincorrendo il professor e poi rientrando) Ma professor ca'l speta, ca'l vaga mia via inscì. (alle donne) Al s'è rabbià. Mah! Me dispias propi che avì mia conclus l'afari...par mì avì fa mal...
Madre
Semm in boleta, caro ol mè Luis...
Paolino
(rientrando) Ho sentì parlà de afari... Ghe n'avarìa vun anca mì de afari..
Myriam - Madre
Quale al saress?
Paolino
Sti chì e sentì (esce un secondo e rientra con Franca) Te chì ol mè affari! ( meraviglia di tutti)
Luigi
Oei! A quand i binis?
Madre
Me par che sa cora on poo tropp!
Paolino
Quest l'è giust... ma intant podom festeggiaa ol fidanzament...
Franca
Paolino!
Paolino
Franca!
Luigi
( al pubblico ) Che bela cobia de colombi! E come cipissen ben! ( campanello ) ( Myriam va ad aprire, mentre i due continuano a soggetto nelle loro effusioni )
Maria
( entrando di furia ) Ah! T'hoo trovada finalment! E in che post te set daja giò! Ma come? Ades te ascoltet pù nanca i consili do la toa mama? Quanti volt t'hoo dit de mia frequentà certa gent? Certi pioeucc diseredà?
Madre
Via! La nostra la sarà ona cà da povaritt! Ma dignitosa!
Myriam
Brava!
Paolino
Sont mia on pioeucc come la voeur faa cred!
Myriam
Bravo!
Franca
Ma...
Maria
Ma cossa? Te voraressat mia dì par cas che te set innamorada d'on piogiatt simil? ( Franca sta per rispondere,viene interrotta ) Parla no! Cerca mia di scus! Tant e tant so giò quel che te voeurat dìmm... Incoeu tì te ghè daj on grand dispiasè, on grandissim dolor a la toa mama. Ol Signor le sa la fana che gò chì 'dol coeur! L'è ona fana che la me porta drizz a la tomba! l'oltim ciod de la mè bara l'è stà piantà ben ben! Mò podi morì, me resta nagott in sù la terra! Nanca pù ona tosa! ( si accascia desolata su di una sedia )
Franca
Ma l'amor...
Maria
L'amor? Quale amor? Cosa gò mai da sentì?
Franca
Sì, l'amor! L'è mia come te pensat tì... Mì voeuri no dat on diaspiasè...Mì ol Paolin a l'ami verament...
Paolino
E mì al ricambi sincerament...
Myriam
Bravo!
Franca
Donca partecipa anca tì, mama, a la nostra gioia, a sta granda felicità...
Maria
Ma che gioia! Che felicità d'Egitt!
Luigi
Sciora, ca la me scusa se m'intrometti...Ma voraria associam ai parol de la soa tosa... Mì ghe vedi nagott de mal nè de disonest 'dol amor del Paolino por la soa tosa…
Maria
Lù che'l tasa par piasee! Che'l me tira mia foeura di strasc! Caro ol mè scior Cossa! Parchè lù l'è bon de faa ol miscè cont le minorenni: altro che!
Luigi
Ades la me ofend!
Franca
Dai mama!
Maria
Vardè che razza de pastizz...! Te stada trà dentar in on lacc e te se corget no do l'imboeuj?
Paolino
O ol mondo al gira sott sora o mì sont matt! Ades a l'amor a ghe ciamen imbroeuj!
Maria
Sì! Imbroeuj! E me fermarò mia chì! A impedirò ol matrimoni con tutt i mè forz...Vialtar quatar ve farò finì ai Miogn e che la matoca chì l'andarà in d'on psichiatrich...
Paolino
Se la rivava prima gh'era chì ol president...
Franca
Dai mama! Me par che te esageret!
Maria
Gà n'hoo ammò de sentì?
Paolino
Lee la pò dì quel che la voeurm ma mì hoo mai imbrojà nissùn...
Maria
Ah no?! Alora al voeur dì che ol sò amor par la mea tosa l'è dol tutt sincer? e sensa interess de nissùn genar?
Paolino
Certament!
Maria
Ma che'l me faga mia ridd on bott! Almen davanti a mì, a ona dona esperta de sti robb chì, che disa mia di bosij par carità!
Paolino
Sont no bosard!
Luigi
Par vess esperta, l'è esperta de sicur la sciora Maria! Dopo che l'è rimasta vedova per ben cinqu volt de fira! Oei: disi cinqu volt, eh!
Maria
Quattro, prego!
Luigi
Ah! già! Desmentegavi!...Ol quint marì l'è mia mort...a l'è scappà do la disperazion!
Maria
Perdù drè ai sotàn d'on entreneuse...
Paolino
Tè! Questa l'è bela! la savevi no! Che mi consenta, neh!? sciora, che mi consenta! Voueri informam anca mì sol sò cùnt, dopo che lee la s'è permessa de informass sù de mi? Come l'è andada, Luis, cùnta, cùnta che sont corios!
Luigi
Ol sò primm marì l'è stà ol Pierin di Goeubb: dopo trij ann che l'era sposà a l'hann trovà bell'e che mort in d'ona roeugia bertonica...
Paolino
E vùn!
Luigi
Ol segond marì al se ciamava, se me sbagli no, Richeto...Ol cognom al savaria no dì...Fatto stà che questa l'è resistù domà cinqu ann...Mort d'infarto fulmineo!
Paolino
E dù!
Luigi
Ol terz l'era ol Carletto Pizzett...Quest chì a l'ha battù ol record de resistenza: l'ha sopportada par sett ann de fira, dopo di che... requiem l'è passà ai quondam...
Paolino
E trij!
Luigi
Ol quart a te l'è cognussù anca tì: al saria poeu ol papà do la Franca...
Paolino
E quater!
Luigi
Ol quint, certo Battista Poggi, vist la mala parada, l'ha pensà ben de poggias da ona quaialtra part...
Maria
Cont ona sgualdrina de cabaret...
Luigi
Comunque l'è scappà!
Paolino
E questa la saria la sò esperienza? Congratulazioni sciora! Se ghè fudess on olimpiadi de matrimoni la riverebb prima certament!
Maria
Hoo comulà tanta esperienza da pudè capì quand on omm l'ama verament, da quand inveci al nascond sotta la parola amor tutt altar interess...
Paolino
Alora l'ha capì nagott!
Myriam
Bravo
Franca
Il Paolino al gà nissùn interess nascondù...
Myriam
Brava!
Maria
Ma alora te ghet dù bej fett de salam sui oeucc, cara tì! Te set no corgiùda che quel scior lì al mira domà ai tò danè e minga ai tò oggion verd, bella mia?! Hinn i tò proprietà edilizi che ghe fann gora, mia la tò belezza...Matocca!
Paolino
No,no! L'è foeura de strada! A parte ol fatto che mì al savevi no dei sò proprietà edilizi e di sò ricchezz in genar mì gà ribadissi che ol mè amor par la Franca l'è sincer e onest... Anzi, par dimostraghel
verament, la sa se foo? A rinunci pubblicament a tutti i sò proprietà... Va ben inscì? Mantegnerò la soa tosa domà cont i mè brasc... e soratutt col mè amor... mia cont i sò danè...Ecco!
Franca
E mì te accetti inscì...come te set...poar e strasc...
Myriam
Brava!
Maria
Ma che la lì la sa dì domà "Bravo"?! Comunque.... Mì me lassi mia fa sù dai bej parol...la parlantina la ghè manca no... ma ripeti solennement che sto matrimoni al s'ha farà mia... al sa dev mia faa...L'è nammò de nass chi me ciapa par ol nas a mì!
Paolino
E mì ghe disi che'l se farà sì!
Maria
Hoo ditt de no! Chi vivrà vedrà! ( esce )
Franca
Ghe n'è sempar ona quajvùna... Quand te credat de trovaa on toch de felicità, subit la te scappa via mè on pezz de savon in di mann bagnà...
Madre
Ma mi credi che on quaj rimedio ...on quaj argoment in foavor al se podaria troval...
Paolino e Franca
( all'unisono ) E quale saria?
Madre
Ve ne parlarò dopo...Par ades preoccupeves no! Vialter dù! Se da no i mamm se gh'hinn de faa? Andè avanti a cipì come prima, quand l'arpia l'aveva nammò faa la soa comparsa in scena!
TELA
ATTO II
scena prima
(Franca e Lella)
Franca
A l'è già mò on para da mes che me sont sposada, ma, in confidensa, riessi no a capì come me sont trovada dentar in dol lascc...
Lella
Te riessat no a capì come te faj a sposat? Ma dinn pù de scemà! Se andì inscì d'accordi, tì e ol Paolin: come fradel e sorela...
Franca
Ecco: l'è propi chì ol punto...
Lella
Dimel no.... Dimel, dimel!
Franca
Insomma... mè marì...
Lella
Dimel no.... Dimmel, dimmel!
Franca
Paolino l'è...
Lella
Dimel no... Dimmel,dimmel!
Franca
Ferma on bott! Tel disi o tel disi mia?
Lella
Dimel, dimel!
Franca
Oh! Ol Paolino al sa comporta con mì propi mè se fussi soa sorela!
Lella
Te voressat mia dì che ol matrimoni...( gesto significativo) ratto e non consumato!?
Franca
Voeuri dì, sì...a voeuri dì propri che la roba lì....
Lella
Ma va!? Ol Paolin al me pareva on giovin inscì a post... e innamorà do la soa Franca!
Franca
Innamorà, sì...anca smanios...ma...ma se fermom lì...Gò perfina suggerì de andà a faa ona visita specialistica, se sa mai, al po vess on fattore psicologico... l'è tant emotiv sto povar fioeu...!
Lella
E lù sa l'ha ditt?
Franca
Ghe l'avessi mai propost! Al m'ha faa ona scenada! Ma ona scenada che quasi quasi me sont pentida d'avel toeuj par marì...
Lella
Ma va!? Dopo tut i tacalid che t'è faj con la toa mama par pudel spusà! Ades te ghe det rason?
Franca
Me speciavi no ona roba compagna! Devi ammèt che forsi l'era mia del tutt campà par aria ol discors de la mea mama..."sposal no " la me diseva...E mi credevi che la parlava a vanvera...sensa cognizion de causa...Inveci...tè chì! ...A devi dagh reson...Mia tutta neh!?...Mia tutta!...Ma on poo de rason a ga l'aveva anca lee...Domà che, te vedat, lee la sera taccà al fatto di danè...La pensava che ol Paolino al vureva i mè danè e basta...inveci...
Lella
Inveci?
Franca
Inveci da che'l lato lì l'è on fioeu a post...al gà propi nissùn difett....al me lassa faa quel che voeuri, spend e spand...al me compra tutt quel ca voeuri...anca la luna, s'al vuressi....Al m'ha fa arrivà anca ona domestica dal Perù, ona brava tosa, par avegh on piccol aiut in cà...
Lella
Oh! Alora tegnal d'acùnt...L'è rari on omm che ghe vùsa tucc i vizi a la soa miee...
Franca
Ma mì hoo mai ditt che'l voeuri mia tegn...Anzi...Sont ona tosa religiosa... mia ona voltagabana ...Me lamenti domà di sò stranezz, dol sò comportament mia del tutt normal...
Lella
E tì portal in d'on quaj specialista, ma sensa fass corgg...
Franca
E come podi faa?
Lella
Dai Franca! On poo de fantasia! Num donn ne semm vùna pussee d'ol diavol...Donca! Adess che me vegn in ment....Mì cognossi giusta on dotor molto in gamba... L'è on napoletan, ma onest... Tel farò cognoss anca a tì: te se ritrovaret ben...Intant...hoo sentì che in sti casi chì, cioè quand ol marì al faa l'indifferent davanti a la miee, s'usa fagh mangià scigol e pucia: disan che rinforzan ol coito...
Franca
Eh! Hoo provà anca quest! Ma ghè stà nient de faa! Anzi...ona sera che forsi avevi on attim esagerà, ghè n'hoo faj mangià pussee dol necessari, l'hoo sentì giras e rigirass in dol lecc... e al faseva anca di brutt sogn... parchè in dol dormiveglia al sùtava ciamà: Belzebù, Belzebù... e altar paroll che hoo mia reussì a capì ben...Ma!? Al parlava anca di afari...d'on patto...L'avrà faj ona quaj scommessa sensa che mì ne sappia nient...
scena seconda
(dette, Paolino, Consuelo )
Lella
A senti di pass...Ghè forsi chì tò marì...Te levi ol disturb...
Franca
Te podat restaa se te voeurat...
Lella
No...E poeu gò ammò da faa la bogada...
Paolino
Te la chì la sciora Lella! Come la sta?
Lella
Mia mal! e...( lo guarda stranamente ) e lù?
Paolino
Oh! Benone! Me senti on galett!
Lella
( ridendo verso il pubblico ) On capon, al voeur dì!
Paolino
Sa la gà de rid inscì de san?
Lella
Oh nagott...Sont allegra par mè cùnt...
Paolino
( al pubblico ) A la mè pareva adrè a rid sora i mè spall...Che la Franca la gabbia rivelà ol nastar segreto? Sperem de no...
Lella
Mi scappi...Arrivederci a tutti e dù...
Paolino
Arrivederla., sciora Lella
Franca
Arrivederci...
(Lella via )
Paolino
Te vist che faccia la faj in dol vidèmm?
Franca
Che facia te voeurat che l'abbia faa...l'era la soa!
Paolino
No,no! L'era mia la facia dol solit: la me pareva ona facia de vùna che la se ciapa gioco di personn...
Franca
Te se sbagliat...
Paolino
Voeuri propi sbagliam... Parchè tì cont i tò manij de confidà tuscoss a la toa amisa Lella, a te rivelat anca i nostar intimità... e quest al me secca... A semm intes?
Franca
E se gò de confidà de inscì tanto intimo? Sentemm...
Paolino
Domandavi...Sa po pù domandaa ades?
Franca
Se poo domandaa, ma se i domand hinn giudizios...
Paolino
Parchè la mea, la te pareva ona domanda sensa giudizii?
Franca
La me pareva ona domanda d'on omm sospettos...
Paolino
Ghè altar che avè sospet! Dopo quel che te m'è faj in di sti mes!
Franca
Al sarissa di volt colpa mea?
Paolino
Se tratta no de colpa...se trata de savè speciaa on cicinin...
Franca
Oei! Bello! L'è già mò dù mes e mezz che speci... mia on cicinin...
Paolino
L'è question de dì...
Franca
E dai! L'è dù mes e mezz che te disat: l'è question da dì...Te ghet propi mia la nozion dol tempo molto precisa...
Paolino
Ben...! Lassèm a bùj par ol moment...M'è vegnù on poo d'appetit... Sa ghè de mangià?
Franca
On bel piattin de scigol in ùmid...
Paolino
Questa sì che l'è ona novità! Da quand semm sposà hoo provà nagott d'altar che scigol in umid ...Via! on poo de fantasia la guasta no 'ndol matrimoni e in sù la tovola...
Franca
Me par che la fantasia la te manca a tì...e in dol lecc...
Paolino
Ricominciomm?...Parla mia inscì! Fammm mia scaldà la pissa, parchè cala che la me se scalda... dopo so pù sa foo! Anzi te ghe fa imparà a la Consuelo domà chi disnà lì. A proposit: Consuelo, Consuelo!
(entra Consuelo) tegn! T'ho comprà on librett de ricett. L'è scrivù anca in spagnoeul, inscì tel capissat ben... E soratutt ghè mia sù de ricett con aij e scigoll!
Consuelo
Grasie! Segnora, segnore (via)
Franca
L'è ona brava tosa. Però l'ha monanca de imparà l'italiano
Paolino
E tì faghel imparà
scena terza
( detti e Maria )
Maria
( entrando ) Buongiorno ragassi!...
Paolino
Oh tè! Mò se ùsa pù picà a la porta...se riva in cà di altar sensa domandà permes! E magari l'era già lì da on poo de temp a pus a l'ù'sc par scoltà quel che serom drè a dì...
Maria
Stavi no scoltando...S'eri drè domà a passà par cas... e par cas hoo trovà la sciora Lella, che par cas la m'ha ditt certi robb...e par cas hoo sentì rebeccà...e par cas...
Paolino
E par cas che la vaga a fass benedì che l'è ora!
Maria
Oela! l'è inscì che s'ha ricev la toa segonda mama?
Paolino
Che la faga mia la sentimentala, ades! Che de mama ghe n'ho avuda vùna sola...e la m'è vanzada...
Maria
Sentìl mè l'ofend! Ma mì sont bon de s'cepat ol firon de la s'cena, te'l set?
Franca
Via! Calmevas vialtar dù!
Paolino
Me calmi ma.. ad ona condizion sola...
Franca
Sentìmm...
Paolino
Voeuri savè se te ghè ditt a Lella sora de mì...
Franca
Cossa gò d'avegh ditt?
Maria
La verità!
Paolino
Sares a dì?
Maria
Che tì...( gesto significativo )
Franca
Mamma!?
Paolino
Alora ol mè sospett l'era vera! Varda se me doveva capitaa?! Ades tutt ol paes, in on battibaleno, al savrà la mea disgrazia...Sont bel'e che rovinà!
Maria
Sa l'è par quel te sevat già rovinà prima!
Paolino
( rivolto al pubblico, dimenticando completamente le due donne che una regia di luci dovrebbe far rimanere nell'oscurità )
Sont rovinà! Me pareva de savel che i cont i sò "disèm" ol Belzebù al ma voreva toeu in gir...Tè chì se m'è capità! Poar Paolin! Maledissi quel dì che t'hoo incontrada ( alla Franca, che rimarrà impassibile, mentre un fascio di luce la illuminerà un istante ) E maledissi quel dì che hoo faa ol patto col demoni credendam de faa on afari! Sto lendenon d'on Belzebù! L'è entrà dentar de mì, in dol mè corp e poeu al s'è faj pù sentì! L'ha faa come certi amis che se fann prestaa fior de quattrini e in d'ol pussee bel se la svignen via, sensa dit nè bè e nè tè!...Lù poeu, ol Belzebù, s'è faa prestà ol mè corp e, cittus mucci, l'ha ùsà la tattica dol silensio stampa...Oei!... Nanca ona parola, nanca on cenno, nanca on starnudìn! Nagott!...Come se nanca al fudess dentar de mì...Infrattant, mì sont restaa chì mè on cial! Eh già! Credevi da fregaa la Franca fasendo ol patt col demoni e inveci...ol fregà sont stà mì! ...L'è no ona roba facile da dì! Nè tanto meno facile da faa...Ma...ma mì, cont la scusa che in dol mè corp ghè ol scior demoni, gò ona paura malarbetta... ona stramaladetta paura!...E se par sbalij al post de mett al mond on bel fiolìn foo nass on brutt demoni?... Come la mettom?...Eh! se sa...me sont fidà ona volta, la segonda...ciao Pepp! me fidi pù!...Se ol Belzebù l'è ancamò dentar de mì, se fa prest a dil, l'è bon de giogàm on quaj altar scherz...e...e in dol frattemp, in sùl pussee bel, citto citto, sensa spesa, quel brutt demoni al sarissa bon de met incinta la mè miee invece mia!...Avì capì ades? L'è ciar e sottintes che ona spiegazion compagna ghe la podi mia dà a la Franca...nè tanto men a quell'arpia do la suocera...Che Dio me scampi!...Inscì, se ol Belzebù l'ha decidù de prolongaa ol sò silensio stampa mì me troeuvi sbregà come on borin pena scioscià!..Ma.. o de rif o de rafa voeuri fornila foeura sta borlanda...parchè, caro ol mè demoni, ol Paolino al gà tegn testa anca al Belzebù, se'l te se no!...E se'l te savevat no, mò te'l set...Tè, tè e tè...! ( gestacci a piacere )
( si riaccendono tutte le luci - l'azione ritorna regolare )
( Paolino brontolando si avvia verso l'attaccapanni da dove acchiappa la giacca e il berretto )
Franca
Dove te vett?
Paolino
Voo foeura!
Franca
Se te vett foeura a faa che 'l faa anca frecc, incoeu?
Paolino
Gò necessità d'ona boccada d'aria fresca...Sa respira pù in sta cà!
Franca
Sta mia in gir tanto!
Paolino
Vedarò, se sa mai! ( calcandosi la coppola sugli occhi ) Sperèm che nissùn al ma recognossa, sa da no pover mì! (via)
scena quarta
( Franca, Maria, Luigi, Consuelo )
(rientra Consuelo spolverando i mobili)
Franca
A la m'è capitada grossa...Dio che cros!
Maria
On'altra volta te me daret a trà!
Franca
Disi la verità: tutt i tort te ghè i avevat mia...No! Però l'è mia necessari dagh a contra al Paolo inscì tant! Anca parchè al ma lassa faa tutt quel che voeuri...
Maria
Già! Al tè conced tuscoss, tranne...ol come se ciama, da sira, nell'intimità...
Franca
Sstt! Dì mia sti parol chì davanti a Consuelo (inchino di Consuelo)
Maria
Ma se la cognos nammò l'italiano?
Franca
Sì, ma ol come se ciama l'ha imparà subit s'al voeur dì! ( inchino di Consuelo) Parlèmen pù de sta faccenda: la passarà...
( campanello ) A sonan...Chi sarà?...Consuelo va a dervì...!
Luigi
( entrando ) Permes?
Franca
Che'l se comoda, scior Luis...
Luigi
Buongiorno!
Maria
( freddamente ) Giorno...
Luigi
Dovevi incontràm col Paolino...Al m'ha telefonà disendom che'l se tratava d'ona roba urgent...inscì sont corù chì de pressa...Ma... al vedi no...L'è mia a cà?
Franca
L'è andà foeura propi on attim fà...Possibil che la mia incontrà?
Luigi
No! Hoo incontrà domà on mezz delinquent che 'l gaveva ol berretin ficcà in sui oeucc...On tipo stran...al sarà stà vùn de quij ligera de Porta Cicca: al m'ha faj perfina paura...Intra de mì hoo ditt...quest chì o l'ha massà on quaivùn o 'l va a massà la suocera...
Maria
Tiè!
Franca
Mò che gà pensi... quel tal che lù l'ha vist...al sa regorda par cas come l'era vestì?
Luigi
Al gaveva sù ona giacca de velù, marron, se no ma sbagli...
Franca
E ol berret?
Luigi
Color trasù di ciocch...Al gaveva anca, mo' me vegn in ment, ona sciarpa rossa lusenta...
Franca
Ma alora l'era ol mè Paolin...Come l'ha faa a mia cognossal? ( campanello )
Luigi
Ma...a mì me pareva no ol Paolin... ( campanello )
Maria
Consuelo... Va a dervì de neuv, va!
Luigi
( tra sè ) Questa l'è bela: hoo nanca recognossù ol mè amis...
scena quinta
( detti e Lella )
Maria
( andando verso la comune) Buongiorno sciora Lella. Novità?
Lella
( entrando ) Buongiorno a tucc!...Ho vist ol Paolino cont ona piva addoss...mocc,mocc...sloffi, sloffi...
Luigi
Ma sa poo savè quel che è success?
Lella
Ma...al sa ammò nagott?
Luigi
Mì vegni giò dai nivor...
Lella
( guardandosi intorno circospetta ) Al sa no tutta la storia?
Luigi
Quale storia? La sa spiega mej... la me lassa mia chì col fiaa sospes...
Franca
Via, Lella...l'è mia ol cas...
Lella
L'è ol cas sì! Che al senta: ga la cùnti ciara e netta!( prende in disparte Luigi e gli racconta tutto sottovoce, scene di esclamazioni, di meraviglia, di sorrisetti...)
Maria
Dispèrat! T'è vist cos t'è capitaa a mia daa a trà a la toa mama?
Franca
( scuote la testa, poi va da abbracciare la madre ) O mama, mama!
scena sesta
( detti e Paolino )
( Paolino rientra bianco in volto, attorcigliato su se stesso, le mani se le passa in continuazione sullo stomaco e sulla pancia )
Franca
Te set rientrà?
Paolino
M'è vegnù adoss on mal de ventar, tal che na podi pù! O Dio che sconquass in di busecch!
Franca
E sì che t'è mangià nagott incoeu!
Paolino
A saran staj tucc i tò scigol e pucia...Dù mes e mezz de fira a i hoo tra giò in dol gargaroeuz...
Luigi
A te set bianch come on pagn de bugada...T'è ciapà on quaj stremizzi di volt?
Paolino
L'è on poo de mal de ventar... ma...ma ades al m'è quasi passà...
Lella
Fagh on poo de ris in bianch che 'l restring i busecch...
Paolino
Gò mia famm...
Lella
On poo de the al limon..
Luigi
O ona bela limonada calda... ghè no come ol limon par fermà ol demoni che 'l ruga in la panscia...
Paolino
Ol demoni? Ol demoni? ( come in delirio ) E già! Me n'eri desmentegà! Belzebù in persona...in dol mè corp...!
Luigi
Ma se te disat cos'è?
Paolino
( uscendo arrotolato su se stesso ) Ol demoni...ol demoni... ( Franca lo segue )
Luigi
Ghè no come i dolor de ventar par faa certi dann ( fa segno la testa )
Lella
Sperèm che sia naggott de grave...
Maria
Se vorì ca'l sia? On pù de mattaria che la ghe spasseggia sù e giò...
Luigi
La sciora par daa via i sassà l'è fada aposta...
Lella
Beh! Mì devi andaa...Tiri sù ol fabrian e scapi...Caso mai passarò pussee tardi.. a vedè come stà ol moribondo... ( via )
Luigi
Macchè moribondo d'egitt! Par on poo de mal de ventar!...Beh! Scappi anca mì...Arrivederci!
( affacciandosi alla porta della camera ) Mì voo! Se ghè bisogn de mì ciamèm! ( via )
scena settima
( Maria, Paolino, Franca )
Franca
Al s'è calmà on attim...Sperem che sia nagott de grave...
Maria
Mò calmes anca tì....Te ghe n'è bisogn! Mì torni a cà mea...Chì gò pù nient de faa...E sta mia in penser par on ostrega compagn...! Al guarirà...e pussee svelta de quel che te credat...
Paolino
( rientrando un po' curvo ) Me senti mej, decisament...
Franca
Ma te dovevat stà butà giò...Inscì te ciapet frecc par nagott!
Paolino
L'è mia necessari...Me senti mej, ades... Intrattant me sgranchissi on poo i gamb....
Maria
Mi voo! Rivederci ( via )
Franca
Ciao, mama!
Paolino
Addio! ( guarda nella credenza ) A m'è vegnù famm...L'è segn de pronta guarigione...Ghè on quaicoss de mett sota i dent?
Franca
Mì avevi preparà on poo de scigol in umid...
Paolino
Manzionom mia i scigol...che ghe n'hoo pien la scuffia!
Franca
Voeur dì che andarò giò da la Rosmarì a toeut on poo de companatigh...Se te preferissat cos'è? Strachìn, robiola, pansceta, brisaola? Ona bella pagnota francesa...?
Paolino
Ved on poo tì quel che ghè...Par mì me bastaria anca domà ol strachìn...
Franca
Hoo capì...A voo, ma... moeuves mia da chi, eh? E se te risentat i dolor ciama la Lella che la abita visin al zerusigh...on quaj rimedi al se troeuva sempar... ( Franca sta per andarsene, ritorna sui suoi passi ) Desmentegavi! Ol numar de la Lella l'è dentar in do la rubrica verd, sotta al nomm Camperini...
Paolino
Caprini...
Franca
Camperini, Camperini...! Mia Caprini! ( via )
scena ottava
( Paolino e Belzebù )
Belzebù
Hinn andà via tutti?
Paolino
Sì!
Belzebù
Meno mal...podarèmm parlaa come se ciama, pussee liberament...
Paolino
Oei! Ma te'l set che te me l'è combinada bela? Diavol bestia!
Belzebù
Vosa no! Che hoo già sentì,come se ciama, i mè da chi di dovere!
Paolino
E mì se devi dì alora?
Belzebù
Basta che te disat mia sù i solit scemà, parla pùr come se ciama liberament! Come se te fudessat mè fradel...
Paolino
Pian cont la parentela! Mì sont nammò de andà giò all'inferno...
Belzebù
Sa faa par dì...
Paolino
Ma spieghem on poo come mai te rispondevat mia, cont tutt ol ciamà che hoo faj in di stì dù mes e mezz chì! Parchè te se fasevat no sentì? Disi mì: in scherz da tiramm...?
Belzebù
L'è mia staj on scherz...Ol fatto l'è,come se ciama, che me sont addormentà...
Paolino
E te dovevat indormentass propi dentar de mì? Te gavevat mia on parent pussee prossim?
Belzebù
L'è staj ol pranzo dol tò sposalizi...Troppa roba...Trop vin, trop, come se ciama, spumante...troppi liquori...e tucc mes'cià insema...a m'hann faj ciapà la dorma! A te faj on asciolvere degno d'on re! Che disi? D'on papa!...e che ol Lucifero al me perdona!
Paolino
Sfidi mì! Al m'è costà lira de Dio...Ma... te dovevat dormì dù mes e mez firà?
Belzebù
A questa segonda domanda l'è difficil, come se ciama, daa ona risposta....Riessi no, a ben pensagh a sora, come se ciama, a rendom cùnt...Dopo on para de dì, mì seri adrè a disedàm...ma quand che hoo incomincià a dervì i oeucc, improvvisament, m'è parù de vess finì, come se ciama, in d'ona navascia, talment che ghera intorna ona spuzza... ma ona spuzza... Ona specie de gas mortifero, pestilenzial, che'l m'è penetrà in do la gora e da lì in di polmonn...Tant'è vera che me sont riaddormentà de bel noeuv...Hoo fina pensà,come se ciama, de vess finì in do l'Olona e mia in do la tò panscia...Soo no che cossa pò vess staj...
Paolino
Ona grand spuzza t'è dit? ...A eren i scigol in umid, sont sicur!
Belzebù
Ma tì te ghè domà stà roba de mangià?
Paolino
A l'era la mè donna che la me dava tutta stà porcheria!
Belzebù
E parchè mai?
Paolino
Quest ta'l spiegarò in privà...
( si sentono dei passi )
Belzebù
Hoo sentì sbatt la porta ...la dev vess la tò miee...
Paolino
Via, via! Che se la ta troeuva chì gà no pù do la bona... ( Belzebù via )
scena Nona
( Franca e Paolino )
Franca
Con chì te parlavat?
Paolino
In de per mì...
Franca
Mò te parlat anca in de per tì? O Signor! Chi sont andada mai a sposaa!?
Paolino
Te se lamentat anca? Dopo tutt quel che tì, e sottolinei tì, te me faj passà....
Franca
Me par che gavarìa ben ol diritto de lamentamm...dato che dopo dù mes, e sottolinei dù mes, mì sont ancamò...
Paolino
Citto, citto! lasèm a bùj che la storia chì di dù mes... Tira foeura puttost quel che t'è comprà che voeuri faa on bel pastegg...
Franca
Da strachìn ga n'era pù...Hoo pensà de toeut on quaj etto de panscetta e ona focaccina...
Paolino
Liscia...
Franca
Cont i scigol...
Paolino
( in escandescenza ) Basta! Basta! Voeuri pù nanca sentì numinaj!
Franca
Lassa a stà la focaccia e toeu sù la pansceta...
Paolino
A m'è passà la famm....
Franca
Intant che te gà pensat sù se disnaa o saltaa ol past, mì voo de là a faa sù ol lecc... Sperem che stasira...
Paolino
( irato ) Basta hoo ditt! Sa te suguitat a rugaa in la cacca col legnett?!
Franca
Ih! Che caratterin! ( via )
Scena decima
(Belzebù e Paolino)
Paolino
( mentre Belzebù si affaccia dal fondo, guardandosi attorno, quasi circospetto ) A t'è sentì? La ma ditt: che caratterin! Questa l'è bela! Dopo tut i sò scalmann d'incoeu!
Belzebù
Ma a mì me par che la gabbia mia, come se ciama, tutt i tort...
Paolino
Oei! Disi! Da che part te stet? Te voeurat faa anca tì come certi politigh: dù part in commedia?
Belzebù
I doveri coniugali...
Paolino
Ma quali doveri coniugali? E se dopo, cont tì in dol mè ventar, me naseva on demoni de la toa fatta?
Belzebù
T'hoo già spiegà che ona roba simil, come se ciama l'era no possibil che la se verificassa...Mì s'eri dentar de tì cont ol mè spirit...Del rest, se te me vedat, come se ciama in carna ed ossa, l'è domà par semplificà i robb...Mì sont mia faa de carna come on povar essar mortal...! Sont on angiol, mì, sia pùr borlà giò all'inferno...e come se ciama de segonda categoria...!
Paolino
Sarà...
Belzebù
Ma vegnìmm ai robb pussee seri...
Paolino
Saress a dì?
Belzebù
Saress a dì che gò bisogn de ampliaa la mea inchiesta sui donn...In dol frattemp hoo cognussù come se ciama la toa miee, ma l'è no assee...Gavarissi bisogn de faa, come se ciama, la conoscenza anca d'ona quaj altra donna...
Paolino
La mè suocera, me par, la faa al caso tò!
Belzebù
Ben! Ma...l'è necessari ciamala chì...
Paolino
Eh no! Già ghe n'hoo pien la scuffia de lee! L'è sempar tra i pee! E poeu l'è no necessari ciamala...
Belzebù
Parchè?
Paolino
La se intrufola sempar in cà mea, quand meno te la specet...e ...quand la daa pussee fastidi...
Belzebù
Beh! Sperem che la càpita chì prest...inscì finirò svelta come se cima l'inchiesta...Prima me liberi da stì donn mej a l'è!
Paolino
Mò te l'è dia giusta!
Belzebù
Oh bela questa! Ma se te favat inscì ol matt fina a tentaa ol suicidi par pudè toeun sù vùna?
Paolino
Savevi no se'l voreva dì...S'eri sensa esperienza...Mò che hoo faj questa scemada, me lassi pù toeu in dol lacc...
Belzebù
Bravo! Ma te podevat pensagh sora prima!
Paolino
Gavevi di cattiv consilier...Soratutt ol coeur! ( campanello )
Belzebù
A sonan! Magari l'è la toa suocera...
Paolino
Quest l'escludi certament! L'è la sona mai!
scena undecima
( detti, Lella e Franca )
( campanello )
Paolino
Ma te stet chì? Te sparissat no?
Belzebù
No. Tant la gent comune la ma ved mia. Domà tì te ghe 'sto, come se ciama, privilegio... e ( al pubblico) lor... ( campanello )
Paolino
Te set sicur de quel che te fet? Combinom mia on altar scherz...
Franca
( rientrando di corsa irata ) Ma te sentat no che sonan? Te stet lì mè on cial a parlaa in de per tì! Ma se te ghet ados incoeu? Mena almanc ol feton, diavol bestia!
Lella
( entrando ) Senti vosaa... alora ol Paolino al stà mej!
Franca
Al stà mej sì...ma al me par ancamò on poo rembambì dal dolor...
Lella
Ma va?
Franca
Al sa comporta stranament...
Lella
E tì dagh on quaj ricostituent...
Paolino
Basta che 'l sappia mia da scigol... ( il diavolo intanto tiratosi da parte annota tutto quanto )
Lella
Tra l'altar, sempar par sta in argoment, mi a cognosaria quel tal ceruzigh, napoletan...in via del tutto eccezionale al podaria fagh ona visidina specializzada....
Paolino
Ghè nanca da parlann de stì robb chì! ( il diavolo a cenni lo convince ad accettarre )
Lella
Ma l'è on omm discreto e al gà ona reputazion ottima!
Franca
Te sentat?
Paolino
Sont mia storno! Ma... insomma...vedrem.. ( il diavolo gli dà una scrollata alle spalle ) Va ben!
Franca
Ma la costa tanto sta visita chì?
Lella
Se l'è par quell te devat mia preoccupass...L'è onest in di costi...Anzi, te disarò, ma va mia ingir a dill, on quaj annetto fa l'è staj ol mè amante... ( il diavolo si frega le mani soddisfatto )
Franca
Ma te parlat in sul seri? E ...e ol Sandro?
Lella
Ol Sandro al sa nagott! Oh! Me raccomandi cittus muci! Par on cornett sù e giò l'è mia poeu la fin d'ol mond!
Paolino
( a Belzebù ) Varda tì che purscela! Tanta e tant l'è mia la fin d'ol mond istess...on quaj cornetto sù e giò! ( a Lella ) E sò marì al dovaria vess content... in sù la crapa a ghinn spontà i corni, sì, ma hinn corni dol tutt specializzà!
Scena dodicesima
( detti e Maria )
Maria
( entrando ) L'è permess? Podi vegnì avanti?
Paolino
Ghè mia bisogn de domandaa permess, ormai chì l'è cà soa...
Maria
Buondì a tucc!
Paolino
Contaccambio con riverenza!
Maria
Come al stà ol moribondo?
Franca
Al stà mej, grazie a Dio!
Paolino
Fina a pocch istant faa al stava mej...Quand l'è vegnù dentar lee, ol moribond l'ha incomincià a peggioraa... E ades ghe se rivolta ol stomigh sott sora
Franca
Te pudaressat vess on poo pussee gentil con la mea mama!
Paolino
L'è toa de mama, mia la mea... Mì sont mia staj inscì sfortunà... e poeu ol Signor la ditt de rispettà i propri genitor, mia quej do la miee! Anzi... Te set parchè ol sant Pedar l'ha tradì ol Signor? ... Parchè al gaveva guarì la suocera... ( al demonio ) E tì segna giò, lassa mia scappà nanca ona virgola: me
raccomandi! Chi la materia la ghè... e come!
Franca
Ma se te ghet de parlaa sempar in de par tì?
Lella
L'è drè a invegì prima d'ol temp...
Maria
Chi invegiss, immatiss...
Paolino
Sent chi parla!... E poeu... on omm che 'l parla in de par lù, l'è no vegg... l'è onest! La dis anca ol Manzon che la saveva longa! ( al demonio ) Intant gò dà anca dell'ignoranta!
Lella
Cambiand discors... Franca se t'è decidù coss'è? Podi telefonà al mè amis dotor? T'assicuri che l'è on specialista!
Paolino
Se l'è bravo come a incornà i marì, se poo tentà!
Franca
Al fenn ciamà, Paolino?
Paolino
E tì fal ciamaa!
Franca
Sicur? te cambiat mia idea dopo?
Paolino
Sicur! Caso mai se bastassen mia i danè, la sciora Lella la ghè farà ona quai moina in pù, on quaj basìn, tant par condil via on cicinin... E se ghe bastass no anca quest, ghemm sempar pronta la toa mama che cont la soa esperienza...!
Maria
Oh! Ma se te credi che mi sia disposta a pagare anca per te, ti sei sbagliato de grosso!
Paolino
La s'è metuda drè a parlà talian par ess pusse sicura de fass capì che l'è mia disposta a pagaa par mì...Ma mì intendevi mia cercagh i danè... Mì intendevi domà desliberam de lee...dandola in pegn, come recompensa, cioè, al scior ceruzigh...!
Lella
Allora restomm intes inscì...Mì me foo premura de ciamal...Arrivederci... ( via )
Paolino
( con un profondo inchino, imitando le corna ) Ar-ri-ve-der-ce-la!
Franca
Mò te se metat adrè a faa ol paiasc!?
Paolino
In cà mea foo quel che voeuri mì! E poeu a paiàscia se rispond de paiàsc...
Maria
Tucc i volt che vegni chì troeuvi sempar ona quaj novità...
Paolino
E lee che la se sparmissa de vegnì chì, inscì i novità i a incontrarà mai pù!
Maria
Scapi parchè podi pù sopportal! ( via )
Paolino
L'è ona roba reciproca! Ma mì scappi no, parchè chì l'è cà mea! ( affacciandosi alla comune ) Che la cora mia tropp, che l'è vegia! E la ri'scia de borlà giò ... La faga attetnzion ai scar ch'inn ripid...!
( rientra )
Franca
Te l'è tratada malament incoeu la mea mama!
Paolino
L'è lee che la mè incita!
Franca
Ma te set stà tropp maleducà! Esagerà!
Paolino
Beh! Forsi sì! Ma ogni tant, certi donn, l'è necessari strapazzai on poo! Cala de faa la fin de quel mè amis de Porta Cicca che al vosava e criava mè on matt...se sa faa mia inscì cont chì donn chì...se sa faa mia inscì!... e intant a l'era adrè a ciapai sù a Dio bela! E propi da la soa miè! Altar che!
TELA
ATTO III
scena prima
( Paolino, Belzebù, Franca )
Paolino
A te comincett a vegnì a capo de quaicoss o no?
Belzebù
Ades sont on poo pusse pratich de tutt i ciaciar di donn, di sò sotterfugi, di sò malefizi. Insomma,come se ciama, a pocch a pocch me corgi che, chi oman che se lamentan di donn, tucc i tort ghè i hann mia...
Paolino
Alora la toa relazion la va a gonfie vele!
Belzebù
Mia mal! Te disarò che stò mettendo giò ona borlanda de quej che, quand la leggeran all'inferno, la gà de faa, come se ciama, l'effetto d'ona bomba atomega!
Paolino
Ol mè servizzi, donca, l'è sta ben faa...Podi sperà in ona quaj benemerenza?
Belzebù
Sù quest ghè no dubbi! Ol nostar resgiò al sarà quel che 'l sarà, ma i merit a i a sa recognoss!
Paolino
Ma... quell'altar resgiò, ol resgiò de tucc i resgiò, al ma darà on premi o no?
Belzebù
Par avè collaborà cont on demoni? Questa l'è bela! Ma te'l set no che semm mè can e gatt?
Paolino
Se c'entra quest? La mea l'è stada mia domà ona collaborazion infernale! De rifless hoo vùtà anca ol paradis! Ona inchiesta la po vess de destra o de sinistra, ma quand l'è faja cont i carismi de la scienza, la resta neutral...
Belzebù
La po vess anca gialda mè on pett... ma tì, caro ol mè tos, t'è collaborà cont mì...Ora te set, come se ciama,coinvolto con l'inferno... e... mia tirass indrè!
Paolino
Me stremissi mia istess!... Par ol moment!...Anca parchè me divertissi on mond a vidè la storia cont i oeucc dol mond de là...
Belzebù
E se tì te se divertissat, mì gò piasè...l'è bel vess circondà de gent alegra e che la lavora in allegria... Ona volta tant sont foeura dai pianti, dai lament e dai stridoor di denc...che hann reso famos ol
nostar inferno...
Paolino
( mettendo una mano all'orecchio ) Ghè scià la me dona...A senti la sò pedana...Se la ma sent parlà con tì dopo la ma rinfaccia de vess a drè a discors de par mì... gà no pù do la bona...!
Belzebù
E ti lassa che la te rinfaccia... tant e tant l'è mia la verità istess...
( Franca si affaccia scuotendo la testa )
Paolino
Ma...te set come hinn faj i donn
Belzebù
Ai donn la verità bisogna mai digala...tant e tant, come se ciama, te credaran mia istess...
Paolino
Quest l'è vera!...Ona volta che gò ditt a la Franca de vess stà a balaa con la Gineta Sguerscetta, la m'ha mia credù...E l'era vera! ...On'altra volta che gò ditt che hoo faj tardi parchè me s'era sbusà ona roeuda do la machina,...e l'era la verità...l'ha ma cusà de vess staj in gir cont ona sangueta che avevi tirà sù in autostop...! Varda on poo tì!?
Franca
Ma cossa l'è che te biascicat sempar... ol rosari?
Paolino
Sont mia inscì religios...
Franca
E te dovarissat vessal inveci!...Almenn te passarian tucc i stranezzi che te ghet ados!
Paolino
( al diavolo ) Andemm de là che se parla mej!( via lui e Belzebù )
Franca
A mì me daa di preoccupazion, sto fioeu chì! Se l'amassi no, e se ghe fudess mia on poo de religion e de fed a fermamm, l'avarissa già piantà d'on pezz...Ades poeu, l'ha ciapà sto brut vizi de parlaa in de par lù...! Sò no come la sia stada, sò no da chi l'abbia imparà!...Sò domà che 'l se mett lì e al stà drè di mezz giornà a ciciarà... a ciciarà...E ol bel do la faccenda l'è che riessi no a capì nanca ona parola de quel che'l dis...Se fudessi bona de entrà 'dol discors che'l faa, magari saria anca bona de faghela mucaa...Inveci...nagott! Come se tra mì e lù ghe fudess de mezz ona paret, o ona persona...ona quaj diavoleria, insomma, do la qual riessi no a fornì l'ascia...!( Paolino entra canticchiando con gioia )
Se te ghet mò de cantaa?
Paolino
Parchè ades se poo pà cantaa?
Franca
Te ne domandavi ol motiv!
Paolino
Ol motivo l'è che sont content!
Franca
Meno mal: a l'è content! A me se rinfranca ol coeur...al fudes sempar inscì!
Paolino
Al sarà sempar inscì...te vedaret ( via canticchiando )
Franca
Riessi pù a capil! On bott l'è rabbià mè on espas, on bott l'è alegher come on sgarzunscell..
( campanello )
Scena seconda
( Luigi, Franca e Paolino )
( Belzebù entra in scena e sparisce a suo piacimento, sempre con un calepino tra le mani sul quale segna in continuazione)
Franca
Che sia già chì ol zeruzigh?( campanello ) ( Consuelo va ad aprire ed introduce Luigi)
Ah! L'è lù, scior Luis!
Luigi
In persona! Al ghè ol mè amis?
Franca
Sì, sì! Al bala in gir par la cà mè on fringuell de tant l'è content...E...so no ol motiv de tanta soa contentezza...!
Luigi
Oei! Paolino! Doe te set? Vegn foeura che gò de parlatt! Se tratta de on affari important!
Paolino
(d.d.) Se se tratta de afari sont pront in d'on baleno! Voilà!
Luigi
Oh! Te parlat anca frances ades?
Paolino
Frances, ingles, brianzoeul, turco! Tucc i lengu de sta terra...Del rest, basta stagh a drè on poo pussee ai donn e la lengua te imparat subit a fala andà!...E polito!
Luigi
A noti che te set in vena de scherzaa incoeu! E se vùn l'è in vena de scherz al voeur dì che'l stà ben... nel moral e nel corp...
Paolino
Te ditt ona grand bela novità! La savevi no! A me la marcarò giò chì sul calepìn, inscì doman me foo bel disendola mì, sta panzanega...Te voeurat par cas i diritti d'autore?
Luigi
Tegnassej par tì!
Paolino
Meno mal! Parchè costen on oeucc dol coo! Basta vardà i compagnij de teatar come hinn strepenà!
Luigi
Par fala brev...te disarò...Se trata de quela benedetta società par la divulgazion do la psicanalisi...Te me la det sì o no la risposta? ( il diavolo che nel frattempo era entrato fa cenno di sì )
Paolino
Specia on moment...( si avvicina al diavolo ) Ma.. te set sicur che l'è on afari?
Belzebù
Sicur al cent par cent no! Ma al farem diventà,come se ciama, on afari, damm a trà!
Franca
Quand se trata de ciapà ona decision importanta ol mè marì l'ha ciapà l'abitudin de boffonchià in de par lù!
Luigi
Lassal boffonchià!... Al guarirem in pressa!
Paolino
Ben! Alora mì ghe stò! Te ditt che la spesa inizial... la quota associativa l'era...
Luigi
On milion...
Paolino
( consultandosi con Belzebù ) Mì ghe n'hoo no de milioni da bottaa n'dol navascè!
Belzebù
Fatej prestà do la suocera...
Paolino
Sì! t'è trovà quela giusta!
Belzebù
Te vedaret che par quej afari chì i danè i a tira foeura. Scomettom!?
Paolino
Tentar non nuoce! Pari l'è mè, dispari l'è to! Bim bum bam... Te m'è fregaa on'altra volta! Ghe i e cercarò!
Luigi
Alora?! T'è decidù?
Paolino
Hoo decis...Ghe stò!...Ben intes ( guardando fisso la moglie ) se riessi a trovaa ol contante...
Luigi
Bene! Alora voo a toeu ol contrat, tel porti chì in on bott...e...e te set bel'e che sistemà!
Paolino
Sont bel'e che ciulà!
Luigi
Torni indrè subit! Sortiss mia...Speciom! ( via )
scena terza
( detti e Maria )
Maria
Hoo trovà avert... e sont entrada...
Paolino
( a Belzebù ) Lupus in fabula!
Maria
( a Franca ) Hoo vist andà via ol Luis.. S'al voreva quel cacazibett lì?
Franca
L'è vegnù in gir par propon on affari al Paolino...
Maria
Eh, già! A nessùn d'altar al podaria rivolgess! Nissùn l'ascoltaria...Domà ol tò Paolino al gà daa a trà aon brentador compagn...!
Paolino
A resti in botta a sentila parlà inscì! L'ha monanca de sentì de cossa sa tratta!?
Maria
Gò mia bisogn de sentì! Quand i afari arriven da ona certa part... hinn sempar cattivi afari! Punto e basta!
Paolino
O diavol! A rifom ol bim bum bam?!
Belzebù
Specia a parlaa, borich! E good la scena!
Maria
( a Franca ) Che afari l'ha poeu propost ol Luis?
Franca
Ma!?... Hoo mia ben capì!...So che 'l parlava de milioni...
Maria
Oh! L'ha cambià mestè ol Luis? Sa l'è diventà? Ol rochetè de Porta Vigentina? E poeu?...Dopo i milioni de cossa descorevan i per-ve-nù?
Franca
Ol Luis al parlava d'on psichiatrich e... e di volgarità...
Paolino
Te set andada a scoeura al giovedì e a la domeniga tì? Che psichiatricch d'egitt! Che volgarità d'inferno! Se tratava de costituì ona società par promoeuv, divulgaa, volgarizzaa...- cioè: spiegagh a la gent...- la psicanalisi e la psichiatria! Vialtar donn capì sempar Roma par Toma... ghè nagott de faa...A sii irrecuperabili!
Maria
I ball in bon de faa buj...! Comunque...sto affari te disarò che al ma interessa anca a mì...!
Franca
Eh!?
Belzebù
Se t'hoo ditt?
Paolino
E alora se la gaveva prima de dagh inscì a contra al mè amis e de zabettà inscì par nient?
Maria
Me sont sbagliada...Podi no sbagliàm?
Paolino
( a Belzebù ) Segna, segna! Ciapa on registrador! A l'è on avvenimento storico quest chì!
Belzebù
Tass! A sò anca mì qual è ol mè mestè! Gò mia bisogn, come se ciama, d'on aiuto-diavol...Va là!
Paolino
Consuelo, Consuelo! Porta scià on para de bicer, mi portarò chì on vinell special par festeggiaa l'avvenimento...
Maria
Quale avveniment? L'affari?
Paolino
No! Ol fatto che l'haa recognossù d'avè sbaglià!...
( Consuelo entra con i bicchieri)
Maria
Ma...
Paolino
Contrordine! La suocera si ritira! Porta indrè i bicer (Consuelo esegue)
Franca
Ma chi l'ha mai ditt? Consuelo riporta pur scià i bicer che festeggiom!(Consuelo rientra)
Paolino
Me pareva, vist che bisogna versà on para de milioncin...!
Maria
Cert che in che'l cas chì mì andarò coi pee da piomb...
Paolino
Ecco parchè la striscia sempar i sciampitt quand la camina! Consuelo riporta indrè i bicer!
( Consuelo esegue)
Maria
Innazitutt voeuri vidè ben de cossa se tratta, in modo pussee dettaglià...
Paolino
Quest l'è giust! Però ades a mì m'è vegnù voeuja de festeggià istess! Consuelo, riporta scià i bicer!
( Consuelo esegue)
Franca
Forsi l'è mej specià quand se ne savarà on poo da pù... Consuelo riporta via i bicer...
(Consuelo esegue)
Paolino
No! Voeuri brindà ades! Consuelo i bicer! ( Consuelo esegue)
Maria
L'è mej speciaa! Consuelo riporta via i bicer( Consuelo stanca finalmente posa i bicchieri sul tavolo e manda alla malora tutti quanti)
Paolino
Ben! Se podi no brindà in cà mea, andarò foeura a brindaa, insema ai barboni dol Pont Rott!
Franca
Ma ol Luis l'ha raccomandaa de mia sortì!
Paolino
Mi sorti istess!...In barba a tì, a lee e on poo anca al Luis! ( via )
scena quarta
( detti e Luigi )
Franca
A riessi pù a capil!
Maria
A l'è matt comè on caval de corsa!
Franca
Ma tì spiegom on poo come t'è faj a vidè on afari in di propost dol Luis...
Maria
Te i e leget no i giornaj? Te set no, cara la mea tosa, che la psichiatria e la psicanalisi l'è roba d'alta borghesia? E mì voeuri mia restà foeura dol gir! ...A ditt la verità so no spiegamm come ona roba compagna la sia capitada in di mann dol Luis...ma...comunque... par ol moment... starem a vidè...Sto chì sul chi va là...!( campanello )
( Consuelo fa entrare Luigi)
Franca
(alzandosi e andando verso la comune mentre Luigi entra)
A seromm drè propi a discor de lù! Chel vegna avanti ( entrando ) chel se comoda! Ol mè marì l'è sortì on attim, ma al torna prest...
Luigi
L'è sortì? Oh che testa! Gò ditt ancasì de mia andà via che tornava immediatament col contrat!
Maria
Prima al sa setta giò chì, scior Luis! Poeu al me faga dà on'ogiadina anca a mì a stò contrat... Vedemm on poo de cossa se tratta...( prende il foglio e legge ) Interessant...oh!...L'è propi vera...al manca... al manca...interessant...sì! l'hoo sempar ditt anca mì...! gà voeur ono stimolo...mia mal...( a Luigi ) Se podaria no vegh ona copia anca par mì? La ma interessa sta faccenda...
Luigi
A resti pussee che compiaciuto de on simil interessament...Me farò in quater par daghel...Anzi...se propri la insist ghe podarò dagh ol mè personal, tant l'è nammò firmà, nè nient...
Maria
E ol conquibus?
Luigi
Par quell, pussè prest al ghè, mej l'è, sciora Maria...Sa, l'è ona roba che la interessa on mucc de gent ... E chi primo si accomoda, come dis ol proverbi....
Maria
Quel l'hoo ben capì durante la lettura...Ma lù, cal scusa la mea curiosità, come la faa ad avegh in di mann ona robba simil?( campanello. Consuelo va ad aprire )
Luigi
Al sarissa ona borlanda tropa lunga da spiegaa...Tirerem nocc...On'altra volta, magari...in d'on altra occasion...Magari quando se incontrarem davanti al nodar, prima de mett la firma...
scena quinta
( detti e Lella )
Lella
L'è mia in cà ol Paolino?
Maria
La ved bè che l'è mia chi!
Lella
Ma a momenti al sarà chì ol cerusigh, don Sante Dragone, al riva fin de Napoli...Oei! Mia de fal vegnì chì par nagott,eh!? Dopo bisogna pagal istess! L'è mia vùn che'l se scomoda per nient!
Luigi
Al speciarà on moment, come del rest sont adrè a faa mì!
Franca
I personn important se fann sempar speciaa!
Maria
Te voraressat mia dì che ol tò marì l'è ona persona importanta!?
Franca
Par mì l'è comunque pussee important d'ol ceruzigh
Lella
Anca parchè ol don Sante Dragone l'ha faj ol gir dol mond?
Luigi
In ottanta dì, scometti! Andata e ritorno!
Lella
Ghè nient de scherzaa! E poeu... e poeu...vidarè che sapienza ... che ... comportament ... che...alùre...che...dignità....che...
Maria
Che la spantega mia giò trop, ades!
Luigi
Sentivi già ona certa spuzza...
Franca
Ma vers che ora l'ha ditt chel sarà chì sto ceruzigh?
Lella
De precis l'ha no ditt...Ma de solit al riva in gir vers l'ora dol disnà...
Maria
Mia stupid ol Napoli, eh!?
Luigi
E la ma disa on poo, sciora Lella, ol mangià l'è compres nel prezzi o l'è a part?
Lella
Quel al dipend dai conoscenz che 'l gà...
Luigi
Alora, cognosendola lee, podom stà tranquill...ol disnà l'è compres! Va ben inscì?
Lella
Pensi che al dovarissa no lamentass....se ol disnà a l'è da so gradiment...
Franca
Oh! Se l'è domà par quest, ghe pensi mì a faa on mangiarino coi fiocchi par mia scontentaa ol dotor...
Luigi
E la dotoressa!
Lella
Voo a special in cà mea...l'appuntament l'era lì...( via)
Maria
Che la vaga pùr! Nùm de chì sa moeuvom mia...
Luigi
M'è vegnù in ment, sciora Maria, a proposit dol contratt, d'andaa a ciamaa ol nodar...Inscì prima l'è fada, mej a l'è...
Maria
Mì vedi no tutta sta pressa...però se lù al stà pù in do la pell, che 'l vaga pùr a ciamal sto nodar ... Gò giusta chì ol librett di assegn...firmarò...e quel che ghè faa l'è faa...
Luigi
Ben detto! Oh, che brava! Lee sì che l'è intellingenta...Torni subit, donca...Arrivederci...( via )
scena sesta
( Maria e Franca )
Franca
Me par che te gabiat vù on poo de pressa in de faa sto afari...tìhoo mai vista inscì prima d'ora...
Maria
A voeuri mia famel scapà! Se tratta de entraa nel gir dell'alta borghesia milanes...Te capissat?
Franca
Capissi... Ma al me par on poo tropp precipità sto afari chì!
Maria
Tì pensa al disnà, va! Che mì pensi ai danè!
Franca
Ben! Voo de là a preparà on poo de roba bona da mett sota ai denc...Se riva ol Paolino, fa no la scorbutica, come al solit...Trattel ben, me raccomandi!
Maria
Gò no bisogn de consili... e tant meno de tì...
scena settima
( Paolino, Maria, Belzebù,Consuelo )
Paolino
A t'è capì? Carissim Belzebù? Scusa se t'ha dò dol carissim! A t'è capì come hinn faj i donn?
(intanto entra Consuelo per le solite pulizie)
Belzebù
Te disarò che me speciavi no tanta malizia...tanti sotterfugi...E par contra tanta,disemm, ingenuità, quasi santa, da part di omen!
Paolino
Sent che odorin! ( a Consuelo ) Se l'è adrè a faa de bon la mea miee?
Consuelo
No he entendido
Paolino
Noè che cosa?
Maria
Noè en dido... A l'è on disnà dol sudamerica. Ignorant!
Belzebù
(a Paolino) No he entendido al vouer dì che la mia capì
Paolino
Ah! E poeu a saria mì l'ignorant!? (a Maria) Ma ca la me faga ol piasè!
Maria
Parchè?
Paolino
Parchè no he entedido al voeur dì che la capì nagott! Capito? Ignoranta al quadrato!
Maria
Sa devi savè mì?
Paolino
Almen la savarà par chi hinn sti gran preparativi...parchè mai sto gran daffari?
Maria
Vegnerà chì ol ceruzigh, da Napoli...
Paolino
Ah! Hoo capì...Ol viagg ghe mett appetenza...
Maria
La dis la Lella che l'è on grandissim specialista...
Paolino
Nel mangià?
Maria
Macchè! Nel visità la gent!
Paolino
E nel fass pagà? L'è specialista anca in quell?
Maria
Savaria no...Però, dato i conoscenz, la diss la Lella che se po condil via cont on poo de disnà...
Paolino
Scommetti che par contorno ghe dispiasarian no i cornitt...
Maria
La Lella la assicura che l'è on grand omm!
Paolino
Nel mett i corni ! Appunto !
( campanello )
scena ottava
( Detti e Luigi )
Paolino
Avanti...l'è avert!
Luigi
( entrando ) Ah! Te set tornà? Ma ades l'affari te l'ha soffià la suocera!
Paolino
Fa nagott! Al resta sempar in familia!
Maria
E ol nodar?
Luigi
L'hoo mia trovà in cà! Però in compens sont reussì a trovà ol president do la società costituenda...Se la voress faa la soa conoscenza...Ghel podi portà chì?
Paolino
Porta, porta! Tant on piatt in pù o in men l'è istess... quand se tratta de mangià a va ben tuscoss! tranne i scigol in umid,quej no!
Luigi
Alora voo a ciamal! ( via )
Paolino
Bravo, va a ciamal!
Maria
E mì voo a vùtà la mea tosa...
Paolino
Brava anca lee! Che la vaga!( Maria via )
scena nona
( Paolino, Belzebù,Lella, cerusico )
Paolino
Inscì semm restà in de par nùm! Che pass, finalment! Na podevi pù...Se po respirà on zichinin...Che tranquillità!
Belzebù
Ghè stà certi moment che me sembrava,disemm, de vess al parlament del Perù, tanta l'era la confusion!
Paolino
Al parlament del Perù!? Perché del Perù?
Belzebù
Pudevi no dì de l’Italia… troppo scontato!
( campanello )
Paolino
Addio tranquillità! Ricominciomm...La par striada sta giornava! ( va ad aprire ) ( rientrando ) Franca, te ghet lì on quaj cent lira? Ghè chì vùn che cerca la carità
Lella
Ma che carità d'Egitt! A l'è ol ceruzigh, dottor Sante Dragone!
Paolino
Alora al doveva presentass! Vestì inscì a l'hoo scambià par on barbon, vùn di solit zingar che ghe trà a cercotà!
Cerusico
Pecchè 'o dicce sta fetenzia? Aggio tenuto 'o viagge 'e tre jorni pe' venira in tu ccasa...mò che songo arrivatu sto biello trattamiento aggio a sopportamere...?
Lella
Non s'arrabisca dottore la prego!
Paolino
Ma chi l'è poeu lù che al gà ol diritto d'arrabias in cà mea?
Cerusico
Bbono! Bbono! Statte bbono...!Statte zitto...! Ca tu m'offiendi a mea personalitate...!
Paolino
Se aggio offenduto mì ca colpa gà n'hoo? Lù al sa spiega malament!
Cerusico
Ma è pussibbile ca vuiatte uommene num cappite mai niente?
Lella
Che si calmi, dottore! ...E...lù, scior Paolino, che 'l lassa faa al dotor qui presente...Mì intant voo a ciamà la soa miee...Forsi l'è mej! ( via )( il cerusico compie nel frattempo strani gesti, girando per tutta la scena, seguito ironicamente da Belzebù e da Paolino...- a soggetto )
Cerusico
Partenope 'a serena!...Cumà, cumè e comò!...Pizzifalcò 'sta museca doce...! Chiulì sa vo' chiulà! Zimpete, zampete e zà!
Paolino
Parapunzipunzipà!
Cerusico
Zitte, o guaglione! Chista è 'a dottrina d'u cerusice!...Chista è sapienza 'e Napule! Vieni, si vo' 'e vède lu paraviso...! Accurre appresso a mia... ma tu te tacere...Pusilleco, VVesuvio, o Margellina ..zimpete, zampete e..
Paolino
Zàzà! Oei Lella! La vegna chì subit che ghè sta un pri quo pro! Quest chì l'è mia on zeruzigh, ma on carneval...! Lella, oei! Lella!
Lella
Sa ghè?
Cerusico
Num se puote a travagliari in pace!
Paolino
E lù al ghe ciama travaià a tutta sta messa in scena compagna?
Lella
Che scusi, dottore, la sua ignoransa...Che vegna di là, nell'altra stansa...Là potrà lavorare eglio...con più tranquillezza...
Paolino
Che'l ma scusa se la mia ignoranza l'è mia pari alla soa!( via Lella e cerusico, il quale continua a sproloquiare frasi senza senso )( a Belzebù) A t'è vist che razza de gent me porten chì in cà? Mì sont mia sta bon de dì de no, anca sù tò consili...ma credevi chel se tratava d'on ceruzigh classich...de quej che in buon taliano te disan...:" al se sbiotta, scior! chel tira via anca la pancera...chel tossisca...prego...chel faga trentatrè..." e che te schiscian lì visin al bomborin par vidè se caso mai te gabbiet la pendìce ...Inveci m'ham portà chì on ciarlatan de vùn che pussee de dì parol sensa costrutt al faa no!
Belzebù
L'è stada ona sorpresa anca par mì...Però par intant lassemal agì... videmm doè cal va giò a trà e poeu...
Paolino
E poeu?
Belzebù
E poeu al ciapom par la cabeza e...via di ball! Al sbattom foeura!
Paolino
Te parlat mè on demoni! Però mi voraria che infrattant, prendendo l'esempi do la Lella, al se sbattessa mia giò in sù la mea miee!
Belzebù
Voo de là mì a controllaa! ( via )
scena decima
( Detti, Luigi, dr Kustly )
Paolino
Se 'l ghe fudess mia chì ol Belzebù a damm ona mann, chissà doe saria già finì a quest'ora! Al manicomi, certament!( campanello )L'è nammò finida la sonada? Avanti, venghino signori...ghè post par tucc...
Luigi
Hoo portà ol dottor professor Franz Joseph Kustly, diplomà in psico...
Paolino
Fermass lì! Sò già tuscoss
Professore
Mio sekretario dire che fostra illustrissima referendissima eccellenza essere interessata...
Paolino
Sont mia mì l'interessà...L'è la mè suocera...Adesso io chiamaren e poi voi due parlaren und farem societtatem....eccetera...eccetera...( verso la cucina, quasi gridamdo ) Maria! Maria! La vegna scià che ghè chì on tudesch che la cerca!( al pubblico )Tudesch con tudesca anderan certo d'accordi!
Maria
Eccomi! Vosa no mè on paiasc!
Paolino
Ah! Sarissa mì ol paiasc?! E quel tipo che ghè rivà on moment faa chi al saria, diolami? La monina dol presepi?
Maria
Ogni tanto mio genero al daa fuori on poo di lui!
Professore
Essermene acorgiuto...!
Maria
I cart hinn tutt pront?
Luigi
Ecco!( Maria prende, annuisce, sfoglia, sta per estrarre il libretto degli assegni...)
Scena undicesima
( detti, cerusico, Lella, Franca )
( entra il cerusico, accompagnato da Lella, e Luigi e il professore danno un balzo seguito da esclamazioni varie )
Luigi
Ma lù cosa al faa chi? E vestì in che la manera, poeu?
Professore
Che paiasciada l'è mai questa?
Cerusico
Ah! V'hoo ciapà finalment! E i mè danè? Che fin han faj i mè danè? Brutti porci ladar! Delinquent!
Luigi
Che 'l se calma che ghe spiegarò tutto! Del rest l'è mia cà soa, questa, e al po no vosà come al faa, liberament!
Cerusico
Che 'l se calma lù puttost! E che 'l me daga quel che me speta! Ladar, imbroion che no l'è altar!
(rientra anche Franca)
Professore
L'imbroion te set tì, che t'è giogà su la nostra bona fed! Che t'è cambià i cart in tavola!
Cerusico
Ah! Sarissa mì l'imbruion?! Ma mì foo ciamà la questora e te foo portà ai Miogn, bel'e che subit!
( succede un po' di parapiglia, a soggetto, i tre tentano di venire alle mani )
Paolino
Oè!Oè!oè! Sa l'è tutta sta storia?! Questa chì fina a proeuva contraria l'è ammò cà mea!!( al cerusico ) Ma lù al senti parlaa milanes...l'è mia ol ceruzigh de Napoli?
Cerusico
Macchè! Me sont travestì in che la manera chì pa faa contenta la Lella che, a soa volta, la voreva faa contenta la soa miee, povarina...
Paolino
Faa contenta de chì...faa contenta de là e...e... sbiotamm mì?! ...E lù...l'è mia ol professor dottor de psichiatria Joseph Kù...Kù...Kù...
Professore
Ma neanca par idea! ...Mì sont ol ragionier Peppin Formenti! ( estrae un biglietto da visita che Paolino getta via)
Paolino
E ol motiv de tutta sta mascherada?
Professore
Al dev savè che, essendomi indebitato al gioco, per un para de milion, propi con quel scior lì che'l s'è travestì de ceruzigh...
Paolino
Ol don Sante Ricchione...
Cerusico
Dragone!
Professore
A disevi... essendo pien de debit fina al copin, hoo pensà, inscì in via dol tutto provvisoria, de ùsà quel mezz truchett chì par pudè vegnì in possesso almen d'on quaicoss e mia vess continuament perseguità dal scior Sante Dragone...
Paolino
E quindi de vegnì in cà mea a imbruiamm, porco demoni!( sta per scagliarsi contro di lui, ma Belzebù lo ferma) E tì...tì..Luis, come te entrat in sta borlanda...anca tì te me vorevat faa sù mè on salam?
Franca
Già! Come la podù tradì on'amicizia?
Professore
L'ha faa on debit con mì! Sempar de gioco, se capis!
Maria
Mì capissi pù nient! ( stringe il suo libretto di assegni )
Franca
Ma chi l'avaria mai pensà?! Me par da vess in parlament
Paolino
Chi l'avaria mai pensà! Ol Luis...l'amis di mè barbis...! E ben...! Savì se pensi mì!... Mì pensi che (irato) che dovarì andà foeura tutti de cà mea...E alla svelta! Altriment la questura la ciami mì! Altar che!
...Via!..Via tutti!...Lù, scior cerusico di mè ball...Sante Ricchione...
Cerusico
Dragone, prego, Dragone! ( via )
Paolino
Lù, scior finto professor di matt! ( Professore via )Tì ...anca tì...Luis...che te credevi on amis ... inveci...Via!
Luigi
Ma lassa che te spieghi...!
Paolino
Ghè nient de spiegà! Via, via!( Luigi via )E lee, sciora Lella, anca lee... bella amisa la s'è dimostrada!...Che la voreva continuà la tresca in cà mea col sò amante Ricchione!...
Lella
Dragone!( via )
Paolino
Dragone o ricchione o imbroglione l'è istess!La cambia no la sonada! Via! Ve voeuri pù in cà mea! Chì a resti domà in compagnia do la mè miee, alla quale ghe voeuri pusse ben de prima, e anca ...anca in compagnia do la mea suocera...sì...anca lee la po restà...parchè dopo avè tirà tucc i somm, l'è sempar stada al mè fianch...e la ma mai imbruià! ..Anca se ona quaj volta emm resià...faa nagott! L'è mia on resià de cattiveria...ma on resià de quej che...in fond in fond...ma propi in fond...se voeuren ben...
scena ultima
( Franca, Maria, Paolino e Belzebù )
Paolino
Hinn andà via tutti? ( pausa, si guarda attorno, non ancora persuaso ) Che pass! Come se sta ben accanto ai person che se voeur ben!... Ma scusè on attim, donn, per l'oltima volta, vel giuri, a l'è prpi l'oltima volta da bon, lassem spujà ol goss on poo de per mì!( a Belzebù ) Oei! Belzebù! Cossa ten disat tì de sto mond? Come l'andada a finì la tò inchiesta?
Belzebù
L'è finida in ona come se ciama gran ciolada!
Paolino
E parchè mai?
Belzebù
Sont vegnì a capo de nagott! L'è propi vera che i donn ne sann vuna possè dol diavol. Sont restà, come se ciama, senza parol.
Paolino
E mò se te faret?
Belzebù
Tornerò giò all'inferno e ghe disarò al mè resgiò i mè impression... quel cioè che hoo pudù costatà in cà toa, grazie anca a tì...
Paolino
Inscì te me lasset?
Belzebù
Credi che te gabbiat pù necessità de videmm...
Paolino
Ma...ma...la Franca?
Belzebù
Quela l'era in dol patto ch'emm faj...Te la lassi,disemm, tutta par tì...La parola l'è parola...Ma
Paolino
Ma?
Belzebù
Lamèntass mia, dopo, eh!?
Paolino
Certo che no! Te m'è levà ona preja dol stomigh!
Belzebù
Arrivederci!
Paolino
Che arrivederci?...Addio! E..par sempar!...Almeno...sperèmm!( alle donne )Ben! Hoo finì de parlà de per mì! Voeuri propi festeggià de vessom liberà de tutti i diavolerij ch'hinn entrà dentar in stà cà!
( si alza, prende una bottiglia e tre bicchieri, ritorna a sedersi )L'è vin bon, quest chì! L'è vin santo!
Franca
( mentre Paolino versa da bere )Mò che l'è passà tuscoss... che te set calmà... voeuri prpi cuntat sù on
quel che m'è capità ona nocc...Se ved che avevi mangià tropp... vers i tre or, tre e on quart, me desedi e, girando i oeucc da la toa part...a m'è parù d'avè vist on brutt moson,tutt negar, inscì 'ndol
dormiveglia...a m'è parù anca d'avel tocà...al ma pareva chel scotass perfina... mè on tizzon ardent... e tra l'altar, in fond a la s'cena, a m'è pars d'avè vist on cudìn scodinzonent...
Paolino
Doe t'è ditt che 'l stava sta brutta bestia?
Franca
In dol… come se ciama… nostar lecc, naturalment...
Paolino
O Signor...! Scusè, donn, gò bisogn de parlà on'altra volta in de par mì! ( via )
CALA LA TELA