Bentio Lamantia
“Ho ultimato la godibile lettura di Bosinata. Ne ho apprezzato la lingua
accorta e forbita, il ricorso alla corposità dialettale, la capacità di
vivisezione, la qualità dell’ironia, i riferimenti colti, ma soprattutto il
taglio, questo modo di affrescare per comparti, di realizzare tavola dopo
tavola davanti agli occhi dello spettatore questo tuo polittico via via sempre
più interessante e incisivo. Un modo singolare di costruire un tessuto
narrativo, vincolandone la decifrazione all’accumulo e all’intreccio di segni,
di sensi, di guizzi, di storie. L’efficacia e la vigoria rappresentativa,
inoltre, fanno sì che taluni personaggi e certi scorci della cantata lascino
una traccia non labile nella memoria del lettore (penso a figure come quella di
don Sarti, di Judith, di Zita; a episodi come l’illustre prosapia…) Un’ottima
prova d’orchestra, insomma, tale da convincere, da suscitare consenso.”
BENITO LA MANTIA