Bottega di bellezza - eneabiumi

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Bottega di bellezza

BOTTEGA DI BELLEZZA
Di Guido Bertini
(traduzione dal dialetto milanese di Giuliano Mangano)

La scena rappresenta un ampio locale a pareti chiare e lisce alla foggia delle cliniche o dei saloni da parrucchiere. Sulla parete di fondo due porte: la sinistra conduce al gabinetto della Prof.ssa Crostamagna e agli altri locali dell’Istituto, dalla destra entra il pubblico. Un tramezzo verso sinistra divide la scena a un terzo circa della sua larghezza in modo da creare una specie di gabinetto nascosto da una tenda scorrevole, agli sguardi dei visitatori che stanno a destra. In esso gabinetto una sedia meccanica sulla quale un cliente subisce il supplizio del «Casco di Assalonne». Sulla parte di sinistra uno specchio grande senza cornice. Pochi mobili chiari e semplici.

SCENA I (MENTINA, BERETTA, DALL' OVO)

MENTINA (Si ravvia i capelli davanti allo specchio indi volgendosi alla signora Dall'Ovo che subisce il martirio del «Casco elettrico», avvicina la mano all'apparecchio e la ritrae come se l'apparecchio scottasse) La signora va cuocendo! Se la lasciamo sotto al casco un po’ ancora diventa secca come un baccalà (Passa attraverso la tenda nell'altro locale e si china a raccogliere mozziconi di sigaretta sul pavimento volgendo il dorso alla porta) Mozziconi dappertutto! Sporcaccioni!
BERETTA (compare improvvisamente sull'entrata) Il monteur!
MENTINA (gettando un grido) Ah!... che spavento! Ma non è capace di suonare il campanello?
BERETTA Non devo essere capace? E’ che ormai sono di casa.
MENTINA Sembra anche a me che diventa di casa. Sono già quindici giorni che l’abbiamo tra i piedi! Quando se ne va? lei, i suoi tubi, i suoi rubinetti, le sue valvole?
BERETTA Purtroppo ho quasi finito! Cercavo di tirare in lungo per non staccarmi da lei (tenta di abbracciarla)
MENTINA Che tenga le mani a casa sua altrimenti lo distacco io con una sberla
BERETTA Con una sberla si comincia a stabilire il contatto; dopo la corrente passa di suo piede
MENTINA Ah! Passa di suo piede?
BERETTA Sì!
MENTINA Così? (dà una pedata a Beretta) Non ci tengo a prendere la scossa!
BERETTA E’ perché lei è priva di buon gusto. Non sono mica un bel ragazzo, io? Corporatura snella, muscoli d'acciaio, occhi sfavillanti, naso greco-milanese..
MENTINA Cala, cala, ohei!
BERETTA ...e non ho bisogno di venire nella vostra «Bottega di Bellezza» a farmi aggiustare il muso. Io di bellezza ne ho da vendere!
MENTINA Allora che metta giù il banco alla Fiera degli “oh bej!Oh bej!”
BERETTA Con lei è inutile discutere. Deve avere un difetto nella vista, un principio di cataratta.
MENTINA Che si impicchi!
BERETTA Oggi è venerdì, porta sfortuna ad ammazzarsi di venerdì (c.t.) Allora passo nel gabinetto del Dottor Crostamagna...
MENTINA Un momento... lei che ha i muscoli d'acciaio, si fermi ad aiutarmi a togliere il «Casco elettrico» alla signora Dall'Ovo, che pesa come un demonio.
BERETTA Chi, la signora Dall'Ovo?
MENTINA Ma no, il «Casco d'Assalonne» che fa bruciare i grassi, estirpa i peli superflui, rinfresca la pelle, rinforza il cuoio capelluto e mantiene giovani e belli.
BERETTA Fa miracoli questo casco!
MENTINA Provare per credere! Da quando la signora Dall’Ovo ha cominciato la cura fino ad ora, non c’è paragone! (campanello d'allarme) Il campanello d'allarme! Sono passati i quaranta minuti... bisogna che avvisi il Dottore. Stia pronto per quando la chiamo (Via da sinistra).
BERETTA Sono pronto, sono pronto! (Depone il sacco degli arnesi).

SCENA II (Detti, INGRID, CROSTAMAGNA)
(Ingrid entra da destra con un barattolo)

BERETTA Ciao, biondona !
INGRID Mio nome è Ingrid, no biondona, embescilo! .
BERETTA Va’ in Africa a prendere un po’ di sole, viso pallido da gringa!
INGRID Màssati! (via da sinistra).
BERETTA Fa’ anche tu così!
CROSTAMAGNA Presto, presto, Mentina, via il casco!
MENTINA Signor Beretta, mi dia una mano!
BERETTA (accorrendo) Pronti!
CROSTAMAGNA Adagio, mi raccomando!
MENTINA Lei prenda da lì...
BERETTA Ecco fatto! (depone il casco e scappa nell'altro locale ridendo).
CROSTAMAGNA Come andiamo, signora Dall'Ovo?
DALL' Ovo Benino. Mi pare di aver avvantaggiato. Si sa, in sei mesi, non si può pretendere.
CROSTAMAGNA Certo, ci vuol pazienza. Il bombardamento elettrico ha effetti lenti, ma sicuri. (Crostamagna raccoglie una busta che Beretta ha deposto, entrando su un tavolino apre e ne legge il contenuto).
DALL' Ovo (alla Mentina) Vorrei osservarmi meglio. Favorisca portarmi uno specchio, prego.
MENTINA Ecco!
DALL' Ovo Il viso ha un bell’aspetto uniforme … Mi sento fresca come una rosa
BERETTA Come un uovo, vorrà dire, signora Dall’Ovo
MENTINA Sono i miracoli della scienza, cara signora !
BERETTA Oppure la cataratta del presbite!
MENTINA Sfrontato!
CROSTAMAGNA Si copra, signora Dall'Ovo, dopo il bombardamento elettrico il freddo può far venir meno i benefici.
DALL' Ovo I miei rispetti, dottore
CROSTAMAGNA Allora, a mercoledì. A ben rivederla. Mi saluti suo marito
MENTINA Ecco il suo foulard, si copra che è ancora sudata.
DALL' Ovo (Passa nell'altra camera, e vedendo Beretta) Se non mi inganno, il Signore è meccanico.
BERETTA Debolmente...
DALL' Ovo Quindi farà uso di lubrificanti, emulsioni, vaseline ecc.
BERETTA Naturale!
DALL' Ovo Allora tenga presente... Eccole il biglietto da visita.
BERETTA Leone Dall’Ovo? E’ lei?
DALL’OVO No, no… è mio marito
BERETTA Ah! Ecco! Mi pareva… per un momento ho pensato che il casco d’Assalonne cambiasse anche qualcos’altro
DALL’OVO Osservo che il signore è alquanto scettico nei confronti della scienza esatta
BERETTA Oh! Io d’esatto guardo solo i conti alla fine del mese
DALL’OVO Comunque … tenga presente
BERETTA E’ fabbricante suo marito?
DALL' Ovo E' rappresentante esclusivo della Wuncisciatt -Company di Boston.
BERETTA Ah! Ho capito è piazzista!
DALL' Ovo Tenga a mente: Dall'Ovo...
BERETTA Leone, non vuole che tenga a mente? Sono scettico mica deficiente!
DALL' Ovo Via Spiga ventisette... (Via) Mi raccomando
BERETTA Ventisette... (a Mentina) Ma chi è quella cartolina sbiadita!?
MENTINA Ma vada di là a finire, brontolone! E non si permetta di importunare le clienti
BERETTA Questo è il ringraziamento che l'ho aiutata a scoprire il suo uovo a la coque!

SCENA III (CROSTAMAGNA, BERETTA)

CROSTAMAGNA Lei, signor Beretta, è un uomo pieno di premura. Peccato che un quarto della premura lo impiega nel lavoro e gli altri tre quarti nel presentarmi il conto!
BERETTA E’ stato il mio socio. La pregava di darmi qualcosa d'acconto, tanto per tirare avanti anche noi. Siamo in rosso con una bella somma, e le tratte bisogna pagarle, non ci sono storie che tengano!
CROSTAMAGNA Si, ma prima finisca almeno!
BERETTA Ho finito. Guardi! Ho da attaccare un pezzo di tubo d'un pollice e un quarto alla caldaietta del bollitore e poi siamo a posto. Anzi ho pensato, invece del solito rubinetto a pressione, di mettere un volantino di bronzo che sta molto meglio, c’è il suo manometro bello grande
CROSTAMAGNA Se è grande come i prezzi che mi presenta, sono bell’e che rovinato!
BERETTA capirà: sono tutti pezzi speciali che vengono dall'estero. E’ per questo la pregavamo, se potesse...
CROSTAMAGNA io di soldi adesso non gliene do per nulla. Prima di tutto perché voglio vedere come funzionano gli apparecchi che mi ha messo in opera, poi perché, col suo tirar tardi, m'ha scombussolato tutto l'andamento dell'Istituto. Mi ha obbligato a ricevere il pubblico qui in anticamera, a fare un gabinetto provvisorio lì dietro la tenda….. Il nostro è un mestiere delicato, geloso; ai clienti secca far sapere agli altri per che motivo vengono qui. E poi abbiamo il tempo contato: adesso siamo già in marzo, in piena stagione di brufoli, e io ho tutto il laboratorio per aria. Tra un po’ di giorni, poi, riprenderà il sudore, i vestiti leggeri, il bruciore dei calli… tutta roba che mi serve per dar da mangiare alla mia famiglia, e rischio di vedere saltare tutto il guadagno della stagione
BERETTA Ma se le ho detto che ho finito! Lei può iniziare quando vuole il suo tran tran
CROSTAMAGNA Che incominci a iniziare lei: e non mi stanchi più con le sue chiacchiere! (Beretta via).

SCENA IV
CROSTAMAGNA (Vedendo Lisetta che s'avvia verso l'uscita). Dove va, signorina Lisetta?
LISETTA Vado a farmi cambiare la pelle dal pellicciaio: mi si è rotta. Torno subito.
CROSTAMAGNA Ma sì dai! Tanto e tanto pago io! Paga pantalone! Ma, mi scusi sa?, a lei si rompe la pelle tutti i giorni?
LISETTA E’ capitato ieri nel servire il Cassiere della Bonifica Ferrarese.
CROSTAMAGNA Glielo l’ho già detto tante volte che per le unghie dei cassieri ci vuole la carta vetrata del numero quattro! Lei non impara più a fare la manicure!
LISETTA Ah! Che stupida, dimenticavo: manca anche la brillantina.
CROSTAMAGNA Per oggi scusi con l’olio di ricino, lo trova sul comò in stanza mia: vuol dire che domani comprerò la magnesia {Campanello). {Lisetta via).
INGRID È il commendatore?
CROSTAMAGNA Sta qui che vedrai chi è (via da sinistra).

SCENA V (MENTINA, VANDA, PESSINA, INGRID)

MENTINA S'accomodi! Desidera?
VANDA Volevo parlare con il dottor Crostamagna.
MENTINA Il dottore è occupata, può parlare con me.
INGRID È il Commendatore?
MENTINA Vedi bene che non è lui. Quando arriva ti chiamo (Ingrid via da sinistra).
VANDA Chi è quella li?
MENTINA E’ la nostra Masseuse. Fa il Massaggio pneumatico del Sole a mezzanotte
VANDA Hanno anche la Masseuse? Adesso che lo so...
MENTINA Per le Signore abbiamo il Masseur. Quello arriva dall’Africa… Nero come l’Otello di Verdi:. Adesso è a casa ammalato per uno stiramento che s’è preso nel servire una signora settimana scorsa… Centoventi chili… capirà: ha voluto far tutto da solo
VANDA Ed è bravo?
MENTINA Lo chiamano il bullo dello Zanzibar! Un vero macho! Chi lo ha assaggiato ritorna!
VANDA Però la mia è una faccenda un po’ lunga da spiegarle...
MENTINA Ma che dica: siamo qui per quello (campanello). Chiedo scusa, vado a vedere chi è (via).
VANDA Prego!
MENTINA Ah! E’ il signor Peppino! Avanti, avanti!
PESSINA Buon dì Mentina. C’è la Lisetta?
MENTINA E’ uscita, ma può tornare a minuti. Si accomodi intanto. (A Vanda). Non si preoccupi è il signor Pessina, nostro vecchio cliente...
PESSINA Cliente si, in quanto al vecchio andiamo piano!...
MENTINA Cliente affezionato, volevo dire...
INGRID È il Commendatore?
PESSINA No, non sono nemmeno cavaliere , se è per quello! (Ingrid via).
MENTINA Che barba con quel Commendatore (c.t.). Dunque, diceva signora….?
WANDA Wanda Buskaja.
PESSINA Buscaja? Quella lì è figlia del pescivendolo che c’era in Via delle Spade!
WANDA Io, per dirle la verità, sono piena di voglie….
PESSINA Sfido io! Alla sua età!
WANDA Ce le avevo fin da piccola….
PESSINA Male!
MENTINA Anch’io ne ho avuta una di fambròs… qui su una gamba. La lascio stare perché mi dona.
WANDA Le mie son tutte di verdura
PESSINA Se fossero di carne sarebbe peggio!
WANDA Son ben di carne, e tutte in rilievo! Veramente, più che una voglia è stato uno spavento Adesso glielo racconto…
PESSINA Sentiamo...
WANDA Mia mamma, quando era incinta, s'è trovata in strada...
PESSINA In via delle Spade...
WANDA Prego! Noi abitavamo in Via Torino!
PESSINA A due passi dalla bottega del pescivendolo!
WANDA Macchè! Dunque… Si è trovata in strada mentre si rovesciava una carretta d'ortolano piena di ceste di verdura. Il cavallo a momenti si ammazza, la verdura è andata in terra un po’ da per tutto, a mia mamma è venuto uno svenimento dallo spavento e ci sono voluti i savi e i matti a farla rinvenire. Quando sono nata io pesavo quattro chili ma parevo l'insalata russa dai grandi ortaggi e legumi che avevo sulla pelle.
PESSINA E’ per quello che ha un nome russo.
WANDA Quello è un nome di battaglia: io mi chiamo Delfina Coregoni.
PESSINA Delfina, Coregoni, tutta roba di magro. E lei continua a dire che è non è mica una pescivendola!
MENTINA E le danno fastidio tutti questi affari sulla pelle?
WANDA Il peggio è una melanzana che ho qui sul didietro che quando si volta il tempo mi fa vedere le stelle .
PESSINA E d'altro cosa ha in negozio?
WANDA Un po’ di tutto: prezzemolo, spinaci, barbabietole, una fava che ti vien voglia di prenderla da tanto che è vera: e tutta la pancia piena di ravanelli!
MENTINA C'era un assortimento completo su quella carretta!
WANDA Meno male che non c'erano dei broccoli e dei peperoni di Voghera, se no nascevo un mostro da far vedere alla fiera dei baracconi (Piange).
PESSINA Se poi le capitava un carciofo era rovinata!
MENTINA Dopo tutto, in vista non ha niente!
WANDA Come no? E’ un difetto che mi rovina la carriera…
PESSINA Perché lei è dattilografa?
WANDA Ma che! Sono fotogenica!
PESSINA E’ lo stesso!
WANDA Ma fotogenica in una maniera fantastica, tanto che hanno voluto a tutti i costi che mi dessi all'arte muta.
PESSINA Io l’avevo capito dal suo andare di corpo
MENTINA E io a sentirla a parlare!
WANDA Adesso dovevo girare «La Figlia dell'Abisso» e il mio regista, siccome ho un bel corpo,
PESSINA Ho notato
WANDA mi ha scelto per la parte della protagonista che è una Ninfa acquatica che deve andare dentro e fuori dal mare senza nemmeno un costumino da bagno...
PESSINA Scostumata, insomma!
WANDA Io mi chiedo come possa posare con tutta quella batteria di roba che ho sulla pelle!
MENTINA Si potrebbe nasconderla con uno strato di cerone color carne
WANDA Ma la melanzana?
PESSINA Se si gira davanti non si vede!
WANDA E’ proibito girarsi. E poi devo buttarmi giù da uno scoglio e c'è un Ufficiale della Marina che mi insegue: lui muore nell'abisso, io invece mi salvo perché in mare è come se fossi a casa mia.
PESSINA Sfido io! E’ una pescivendola!
MENTINA Vedrà che il dottor Crostamagna le rimetterà lì la pelle liscia come il raso.
WANDA Che Dio volesse! Sono stata nelle mani d'uno specialista, un professor d'Università, e m'ha fatto una tricromia ma non ho sentito nessun vantaggio.
PESSINA Che si faccia coraggio, signorina. Lei è una bella ragazza e potrà trovare marito anche se le rimangono le voglie. Se poi le capita di imbattersi in un vegetariano, quello pascola fra la verdura e non smette più per tutta la vita! A ben rivederla, a rivederci, Mentina. Vado a farmi un giretto per ammazzare il tempo mentre torna la Lisetta (via).
MENTINA Arrivederci, signor Peppino!

SCENA VI
(DETTE E PINETTA, INGRID)

WANDA Crede che il massaggio mi possa dare beneficio?
MENTINA Quello glielo saprà dire la dottoressa. Il massaggio può magari irritarla e farle aumentare le voglie invece di fargliele andar via (campanello). Mi scusi... vado a veder chi è.
WANDA Faccia pure!
PINETTA Mi ha mandato qui il mio chef...
MENTINA Chi è il tuo chef?
PINETTA E’ il cuoco della «Candidezza», vorrebbe sapere se le servono delle zampe di lepre
WANDA Zampe di lepre?
MENTINA Le usiamo per sfumare il rossetto. (A Pinetta). L’anno scorso mi ha imbrogliato per bene il tuo cuoco, mi ha dato le zampe davanti che sono sottili e graffiano la faccia.
PINETTA No, queste sono di dietro, posteriori garantiti.
MENTINA Quanto chiede?
PINETTA Cinque lire l’una.
MENTINA Digli che è matto!
INGRID È il Commendatore?
MENTINA No, è la cuoca della «Candidezza».
INGRID Cosa essere candidezza?
MENTINA E’ una cosa che tu non puoi sapere cosa sia (Ingrid via).
PINETTA Cinque lire è il suo prezzo
MENTINA Di’ al tuo chef che è malato
PINETTA Glielo dirò (via).
WANDA Ma chi è questo Commendatore?
MENTINA E’ il Commendator Barisoni, un banchiere pieno di soldi.
WANDA Pare che prema alla bionda!
MENTINA Sfido io! Sborsa bigliettoni come un milord!
PINETTA (Rientrando). Facciamo quattro e mezzo... sono belle secche e non puzzano.
MENTINA Due e ottanta, prendere o lasciare
PINETTA Proverò a dirglielo (c.t.). Ehi! C’è gente in anticamera.
MENTINA Di’ loro di venire avanti.

SCENA VII (DETTA, CARLOTTA, JOLANDA)

CARLOTTA Una cuoca! Vuoi vedere, Jolanda, che abbiamo sbagliato porta?
PINETTA No, io sono qui provvisoria. Che restino servite (via).
CARLOTTA E’ questo il Magazzino della Bellezza?
MENTINA «Bottega di Bellezza», cosa desidera?
CARLOTTA Volevo parlare con il dottor Magnacrosta.
MENTINA Crostamagna, vuol dire!
CARLOTTA Già, Crostamagna! Che bestia che sono anch’io, ho preso il nome a contropelo. Sono venuta qui per la mia Jolanda che ha uno sfogo in faccia.
MENTINA Già, vedo...
CARLOTTA Questa povera ragazza ne ha passate di cotte e di crude. Ha iniziato a soffrire quando era a balia: pensi che le davano il pane intinto nel vino invece di allattarla normalmente. Ho potuto salvarla a furia di farle ingoiare acqua e zucchero bevuta a digiuno. A dodici anni m'ha fatto il tifo che dal ventre le è arrivato alla testa, sempre in conseguenza della forte infiammazione che aveva nelle viscere fin da piccola. Dopo il tifo non si è più ripresa. Un po’, le dirò, sono state anche le grandi tribolazioni che le ha fatto passare quell'animale di mio marito, che resterebbe poi suo patrigno…
WANDA Ah, non è suo padre naturale?
CARLOTTA E’ naturale che è un porco, altro che!! Pensi: non è nemmeno capace di lasciar in pace una serva! E’ naturale che, quando lo pescavo, qualche piatto, qualche bicchiere gli arrivasse in faccia...
MENTINA Ha fatto benissimo a tirarglieli! I piatti e i bicchieri sono fatti apposta per quello!
CARLOTTA Non può immaginare quanta terraglia ho consumato in trentaquattr'anni di matrimonio, con quell'uomo li! La bambina, da piccola, si spaventava a morte… adesso si è un po’ abituata, scopa i cocci, e buona notte.
WANDA Non c’è cosa peggiore di uno spavento per rovinare una persona!
CARLOTTA Sono stati appunto gli spaventi che le hanno rovinato il sangue già indebolito dalle malattie. Adesso poi è un disastro. Via un foruncolo una macchia, via la macchia un bernoccolo! Tutte le settimane cambia la faccia tanto che lì in condominio l’hanno soprannominata «L'Amore Illustrato»!
JOLANDA E loro che si pitturano non è peggio?
CARLOTTA Per pitturare te, cara la mia ragazza, non basta il catrame dell’autostrada del sole.
JOLANDA Adesso, mi sembra che esageri, mamma!
WANDA Anch’io sono qui per questo.
CARLOTTA Ma lei dove ha lo sfogo?
WANDA Sotto i vestiti.
CARLOTTA Allora non c’è problema… Può trovare marito quando vuole, e se il marito si lamenta può sempre dirgli: dovevi guardarmi prima. Si metta invece nei panni di un povero uomo che deve dare un bacio a questa ragazza: deve tribolare una mezz'ora prima di trovare un posto libero dove depositarlo. Certe volte ha impegnato anche il collo
MENTINA Oh! Ma le passerà!
CARLOTTA Sono gli anni che passano, cara lei! Oramai la ragazza è matura...
JOLANDA Ce ne sono anche di più vecchie di me!
CARLOTTA Lo so; ma a te a furia di mangiar la crusca, ti sono cresciuti gli speroni come a una gallina. Peccato, neh, perché per la casa è una ragazza d'oro. Lava, stira, cuce, ricama... per la cucina, poi, è una campionessa (campanello).
MENTINA Permesso (via).
CARLOTTA Bisogna assaggiare le zucchine ripiene che fa la mia Jolanda...
JOLANDA E le polpette di verza, mamma?

SCENA VIII
(DETTE, CAMILLA, CROSTAMAGNA,INGRID)

MENTINA (d.d.). Entri, entri pure?
CAMILLA Va,va, va… do e to,to….torno (balbuziente con voce nasale, con il viso che pare una maschera orrenda). (Le tre donne mandano un urlo vedendo Camilla).
CARLOTTA Ma chi è quel mostro?!
JOLANDA Mamma, mamma! Io ho paura!
WANDA Che orrore!
CAMILLA De, de… devo… pa, pa, pa…parlare co,co…co,co..col do, do,… dottore!
INGRID E’ il Commendatore? (Vedendo Camilla). Ah!!! Che brutta! (Via).
CAMILLA Se, se… sei bella tu!
CROSTAMAGNA Desidera?
CAMILLA Mi so, so… sono decisa a,a,a…. venire qui da lei… per… perché vo,vo…vorrei rifarmi il vi,vi..viso
JOLANDA Dovrebbe rifarsi tutta quella lì! Dentro e fuori!
CAMILLA aaa…aaa… adagio!
JOLANDA No, no che faccia presto, altrimenti tiriamo notte
CAMILLA Vaa aaa suuuu… sulla forca!
JOLANDA Con calma, eh!! Con calma (Via). (Campanello - Mentina va alla porta).

SCENA IX (DETTI E COMM. BARISONI)

CROSTAMAGNA Commendatore, i miei ossequi.
BARISONI Buongiorno Professore. Abbiamo clienti oggi, eh?
CROSTAMAGNA Di tutti i tipi (accenna a Camilla).
BARISONI Oh! Chi si vede. Che fortunato incontro! Avevo appunto bisogno di lei. Come sta, Signora Camilla, come sta?
CAMILLA Bee bee beenone, e lei co,co…commendatore?
BARISONI Si vivacchia…. Ma che cos’ha, signora Camilla? Si direbbe che lei, mi scusi, eh, si nota appena, che lei balbetta
CAMILLA E’ il te, te… è il te, te…tempo …. Qua..ndo piove… io ba, ba… ba,ba… balbetto
BARISONI Il tempo?
CAMILLA Oh!!!! quando il tempo e’ ma..ma… ma… hum !
BARISONI ... gnifico !
CAMILLA Io parlo... ehm !... come gli altri.
BARISONI Guarda un po’ !
CAMILLA Mentre all’opposto... quando come adesso piove a ca... a ca ... a ca...
BARISONI A casaccio ?
CAMILLA ... No !... A catinelle !...
BARISONI E’ lo stesso !... Non abbiate fretta.
CAMILLA La mia pipì... la mia pipì...
BARISONI La sua... Suvvia, non abbia fretta, la seguiamo !
CAMILLA La mia pi... pi...ccola balbuzie ricompare.
BARISONI Oh ! che strano ! avere un barometro come questo, a disposizione !...
CAMILLA E quando c’e’ l’u... ragano, nea…nea…neanche una parola !...
BARISONI Muta !...
CAMILLA Per me è una rottura di co... di co...
BARISONI Contatti !
CAMILLA No ! di do, do.. di co.. co…
BARISONI Ah ! si ! si ! Ho capito ! Lasci perdere
CAMILLA Di co... struttive azioni per la mia ca… ca… ca…carriera !
BARISONI Ah ! di co... struttive ! Beh, no ! non era quello che pensavo... Eh, si, in realtà... per una bancaria…. Come fa quando deve parlare ai clienti ?...
CAMILLA Fa… fa… fa…cio tu….tu..tu…tu..
BARISONI Occupato!
CAMILLA Ma no! Tu, tu… tutto scritto
BARISONI Ah! Tutto scritto… eh, già! Sa che abbiamo comperato secondo i suoi ordini?
CAMILLA Ah, ah, ah! Ah, ah ah!
TUTTI A, a,a…
CAMILLA Ah, ah, ah e basta!
TUTTI Ah!
BARISONI Titoli sicurissimi. Passi nel mio ufficio e vedrà. Ella si fa troppo desiderare!
CAMILLA Pa, pa pa… passerò
BARISONI Permetta... anch'io sono un po’ pressato oggi.
CAMILLA Che che che… faccia!
INGRID (A Barisoni) Oh! Cocco mio! Ucci, ucci, ucci!
BARISONI Lo so. Ho le liquidazioni di fine mese, piccola mia!
CROSTAMAGNA (Al Banchiere che si ritira con Ingrid). In bocca al lupo!

SCENA X (CROSTAMAGNA, CAMILLA, MENTINA, CARLOTTA, JOLANDA)

CROSTAMAGNA (Entrando nel reparto di destra). Eccomi a loro. La signora desidera?
CAMILLA Vo,vo,vo…glio farmi bella!
CROSTAMAGNA Faremo del nostro meglio per soddisfarla. Intanto occorre che la signora si armi di pazienza e si sottoponga a un trattamento cosmetico progressivo...
CAMILLA No. Vo,vo voglio fa…fa…fare alla svelta!
CROSTAMAGNA Allora procederemo nell'imbellimento fulmineo di cui alla lettera C delle nostre tariffe. Mentina!... Mentinaaa!
MENTINA Eccomi!
CROSTAMAGNA Prendi nota sulla cedola da laboratorio: amputazione dei peli superflui, una compressa di Canappiol 19 sul naso con abbondante adrenalina, spruzzo deodorante all'essenza di nirvana 20 , la signora ne ha urgente bisogno...
WANDA E come!
CROSTAMAGNA E se, per avventura, la signora avesse dei... seguaci, una buona spolverata di Antigrattòlo Bayer... Tu Mentina mostrale i campioni e vedi se la signora preferisce il tipo Adone, il tipo Apollo o il tipo Narciso. S'accomodi, signora Camomilla,
CAMILLA Ca, ca… ca, ca…
CROSTAMAGNA Prego?
CAMILLA Ca, ca… ca… ca
CROTAMAGNA La toilette è di là
CAMILLA No! Ca, ca… Camilla
CROSTAMAGNA Ah, sì, Camilla, si accomodi nel «Salone delle Grazie» dove sarà servita colla massima diligenza. (Camilla entra a sinistra accompagnato fin sull'uscio da Mentina che ritorna in scena in attesa di ordini).

SCENA XI (CROSTAMAGNA E DETTE)

CROSTAMAGNA Signore, in che posso servirle? Chi è la prima?
WANDA Sono io
MENTINA Era venuta per delle voglie..
CROSTAMAGNA Voglie materne, nei, verruche semplici o di fantasia tanto mobili che permanenti. Ella troverà tutto su questo Atlante illustrato coi relativi prezzi e preventivi. S'accomodi e si compiaccia di osservare. Potrà scegliere il tipo di escrescenza che più le aggrada...
WANDA Io veramente volevo liberarmi di quelle che ho
CROSTAMAGNA Non la consiglio di privarsene. Non si sa quello che potrà esigere la moda tra qualche anno. Ad ogni modo, osservi e mi riferisca (a Carlotta). La signora è già servita?
CARLOTTA No. Grazie al cielo, Non ne ho bisogno. E’ per mia figlia..
CROSTAMAGNA Ah! La Signorina... il caso è piuttosto grave...
CARLOTTA Altro che grave! Gliel’ho fatta vedere a tanti medici e tutti mi hanno detto che è un’eruzione putanea
CROSTAMAGNA Cutanea, vorrà dire. Nessun caso grave resiste ai nostri trattamenti. La sottoporremo alla cura dei Raggi Delta. Intanto sarà bene modificare le condizioni dei tessuti applicando per otto giorni la «Crema di Citerà» alla quale farò aggiungere dell'estratto di Hamamelis.
CARLOTTA Bravo! Se gli mette anche un po’ di Mameli vedo volentieri… mi piace il patriottismo (canta) Fratelli d’Italia…
CROSTAMAGNA Ma no! Che c’entra l’inno … Ho detto Hamamelis, un fiore… (c.t.) Vado io stesso a far l'aggiunta alla «Crema di Citerà» (campanello). Mentina, suonano alla porta. Con permesso (via).

SCENA XII (DETTI, PESSIMA INDI LISETTA)

JOLANDA Un’altra pomata! Io sono stufa!
CARLOTTA Sai cosa dice il proverbio ? «Se la bella vuole apparire, qualcosa deve soffrire».
PESSINA (Sulla porta di destra, trasalendo). Mia moglie!!! Son rovinato!
MENTINA Venga avanti signor... aaa.
PESSINA Stop!
CARLOTTA (Volgendosi). Tu, qui?
PESSINA Io qui! Sì!! Ti secca che t'abbia preso a fare la stupidotta?!
CARLOTTA Ero venuta per la Jolanda... del resto, che male c’è?
PESSINA Voi due nella «Bottega di bellezza»? Volete per caso vendere quello che non avete?
CARLOTTA Sono affari nostri: tu che c’entri? Dopo tutto spendo del mio.
PESSINA Ah! Cosa c’entro? Vuoi che, in grazia vostra, il Pessina diventi lo zimbello di tutta Milano?
WANDA Ah! Ben tornato, signor Pessina!
CARLOTTA Come?! ti conosce?
PESSINA Ma è la pescivendola di via delle Spade che mi dava la frittura.
WANDA Prego, ehi! Io sono una stella dell'Arte Muta!
PESSINA Muta come un pesce, e citto!
CARLOTTA Ben tornato! E’ segno che eri già qui prima.
PESSINA Sono venuto per sorprenderti a rubare sul fico!
CARLOTTA E come hai fatto a sapere che sarei venuta qui?
PESSINA Lo sapevo e basta!
CARLOTTA Ah! Hai imparato ad ascoltare dietro l’uscio, eh! Canaglia!
PESSINA Faccio quel che posso!
CARLOTTA Vigliacco! Approfitti di una povera donna che non ha nemmeno sottomano un piatto, una tazzina, un'insalatiera da sbatterti in faccia!
PESSINA Mica tutti i giorni è festa!
LISETTA (Entra frettolosa da destra). Buongiorno, signor Peppino! Viene di là? Ho fatto cambiare la pelle per servirla meglio.
CARLOTTA Come?! Ti chiama Peppino!? Venga di là, ho fatto cambiare la pelle? Sei di casa allora! Ti ho beccato, brutto assassino!
LISETTA Si calmi, Signora, che male c’è?. Il signor Pessina viene qui ogni tanto a farsi lucidare le unghie
CARLOTTA A farsi lucidare le unghie??! Va’ da un macellaio a farti lucidare le zampe da porco! Il macellaio è l'unica persona che può armeggiate con un animale della tua razza. Suino!
LISETTA Non gridi, signora, che la sentono fino in Piazza Castello.
CARLOTTA Suino! Suino!
CROSTAMAGNA Ma cosa succede, qui?! Prego i signori di ricordarsi che sono in casa mia. E’ una vergogna perbacco. …. Ecco la sua pomata...
CARLOTTA Vedrà la pomata che do a quel signore lì!
CROSTAMAGNA Basta, ho detto!!!
CAMILLA (Coperto da un lungo accappatoio appare tutto trasformato senza barba col naso bianco come la neve). Co… co… co…. ?
PESSINA IL cesto delle uova è da quella parte
CROSTAMAGNA Basta!!! Ammirino piuttosto i miracoli della cosmesi moderna! Con sole duecento lire la signora si è posta in grado di gareggiare coi migliori capolavori di Fidia e di Prassitele.
WANDA Sembra la Duse nella Francesca da Rimini
CROSTAMAGNA È soddisfatta, signora Camilla?
CAMILLA Taaanto! Adesso va, va, va, va…..
TUTTI E va!!!
CAMILLA Vado via (via)
CARLOTTA Vado anch’io… Vieni Jolanda
JOLANDA Sì, mamma
CARLOTTA (a Pessina) Con te faremo i conti dopo (via)
PESSINA Bah!… Quella non è una donna, quella è un caporale degli zuavi!… E pensare che l’ho sposata per amore, contro il volere dei miei! …Vent’anni fa, d’accordo!… Ah! Se si potessero vedere le donne vent’anni dopo, nessuno si sposerebbe vent’anni prima!…
LISETTA (uscendo) Ma signor Pessina io non lo sapevo che era sposato…
PESSINA Che c’entra? La moglie è come un vinello da pasto che si beve ogni giorno.. Tu invece sei lo spumante delle grandi occasioni che dà le vertigini dell’ebbrezza
LISETTA Oh! Lei è brutto… ma sa parlare al cuore d’una donna
PESSINA Che bel complimento
CROSTAMAGNA E no! Nella bottega della bellezza nessuno è brutto… o per lo meno… quando si entra per la prima volta si è brutti, poi…. Tutti diventano belli, simpatici, attraenti
PESSINA Sante parole, dottore, sante parole!
CROSTAMAGNA Ebbene! Per terminare questa giornata così movimentata, facciamo un brindisi…. Alla bellezza… a noi… ai clienti… e soprattutto al pubblico che ha avuto la pazienza di starci ad ascoltare.


CALA LA TELA



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